Autore: Rowan Hisayo Buchanan
Pubblicato da Codice Edizioni - Ottobre 2019
Pagine: 357 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788875788469
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Può l’arte dare sostegno? Può forse supportare una fragilità emotiva? Probabilmente sì. Yuki ne è l’esempio calzante. La sua vita non è semplice, è fatta di solitudine, di affetti insicuri e volubili. Ma sarà la sua continua ricerca di una personale identità artistica a dare un senso a tutto quanto. Senza essere però innocua per gli altri.
La vita di Yuki e quella di Jay sembrano scorrere parallele. Questi due protagonisti ci vengono presentati in Innocua come te fin da subito, dando loro un nome e svelandoci i loro ruoli di madre e di figlio. Ma qualcosa di ciò che li porta a incontrarsi ci sfugge. È per capire questo che nel corso del romanzo i due personaggi si alternano in sequenze temporali differenti, che entusiasmano il lettore dando modo di affezionarsi alle due personalità, tanto fragili quanto magnetiche.
Yukiko Oyama vive la sua giovinezza in un’eclettica New York di fine anni ‘60. I genitori giapponesi, trasferitisi nella Grande Mela per il lavoro del padre, stanno pianificando da tempo il ritorno in patria di tutta la famiglia. Viaggio dal quale la figlia Yuki, non particolarmente integrata, non intende esimersi. Finché però fa l’inaspettata conoscenza di Odile, una ragazza emancipata, ribelle e intraprendente, anch’essa solitaria e caratterizzata dalla medesima misantropia di Yuki. Divengono così amiche e confidenti. È quindi di primaria importanza scongiurare la partenza per il Giappone. Odile e la madre Lilian, scrittrice di romanzi rosa, malinconica e alquanto lasciva, si propongono di ospitare Yuki a casa loro. I genitori accettano. Così Yuki intravede finalmente la libertà di poter almeno aspirare a diventare un’artista. Si tratta del primo abbandono di una lunga serie, che caratterizzerà la sua vita. Ma questo più di tutti gli altri ha il significato profondo della liberazione dalle costrizioni e dalle restrizioni culturali e tradizionali della sua famiglia. Yuki è ora libera di scegliere da sé e per sé.
Yuki fissava la pagina con i costi di iscrizione e frequenza e sapeva che non era una cosa fattibile. Suo padre non le avrebbe mai pagato una scuola d’arte. Lui continuava a sperare invano che Yuki avrebbe deciso di andare alla Radcliffe, come aveva fatto suo cugino più piccolo. Lì avrebbe conosciuto e poi sposato un dottore di Harvard, oppure sarebbe diventata lei stessa un medico. Molte ragazze di buona famiglia diventavano dottori di quei tempi
Presto però Odile si allontanerà di casa per cercare di diventare una modella di successo. Yuki, rimasta di nuovo sola, e lasciata la scuola per un impiego che le consente di mantenersi, si trova a vivere una storia d’amore emotivamente sconvolgente e una precarietà affettiva destabilizzante. Ma la sua aspirazione a diventare un artista rimane la costante, nonostante gli ostacoli che si troverà ad affrontare.
Ripensò a come tutto le era crollato addosso. Al dolore che le mani di Lou le infliggevano sul volto. A quello del loro materasso sottile sulla schiena. E a come, quando lui non veniva a letto fino alle due o alle tre, era la mano del tempo a colpirla, ancora e ancora.
Contemporaneamente l’autrice Rowan Hisayo Buchanan ci svela anche la vita del figlio Jay. È un giovane uomo dei giorni nostri. Ha una vita apparentemente soddisfacente. Il lavoro nella sua galleria d’arte a New York, l’amore consolidato per la moglie Mimì e quello inaspettatamente complicato per la figlia appena nata, sono i capisaldi della sua vita. Ma a minacciarli e a rendere precario il suo equilibrio è la morte del padre Edison. È grazie a questa figura, a questo personaggio a tratti misterioso, che ritroviamo sia nei ricordi di Jay che nella vita ormai passata di Yuki, che il lettore si sente realmente partecipe delle vicende, trovandosi quasi a prenderne parte e a sentirsi emotivamente coinvolto.
Approfondimento
Rowan Hisayo Buchanan con abile destrezza riesce a rendere tangibile la complessità e la fragilità dei personaggi del romanzo. La loro potente sofferenza interiore emerge chiaramente, grazie alla fluidità del testo permeato di ruvidità espressiva e di una terminologia a tratti rude, ma mai banalmente esplicita.
Yuki è una donna fragile. Sembra sprofondare nella sua debolezza d’animo, senza riuscire mai a essere davvero appagata e felice. E inspiegabilmente non lo è nemmeno quando la vita le offre finalmente la normalità di un amore sincero e di un focolare domestico. A lei ci si affeziona. Sembra quasi di giustificare, come vivessimo al suo fianco, ogni sua caduta e tutti i suoi errori.
Ma Yuki era certa che appena avesse sentito quel luogo come casa sua, in quello studio immerso nella pace avrebbe capito che aspetto doveva avere la sua arte. Edison era d’accordo con lei. Era un uomo gentile. Non riusciva più a pensare a lui come a un ragazzo; non si può sposare un ragazzo.
L’autrice riesce a smuovere gli animi e a lasciare il segno. Innocua come te è un romanzo splendido, in grado di catturare il lettore, che si ritroverà a sentire la mancanza dei personaggi una volta terminata la lettura. Consigliatissimo.
Margherita