
Autore: Lorenzo Marone
Pubblicato da Einaudi - Febbraio 2020
Pagine: 296 - Genere: Autobiografico, Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788806245870

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L'autore mette a nudo le sue ansie e fobie, si rivela un vero ipocondriaco con autoironia ed umorismo.

Ho deciso di parlare di ipocondria, del mio rapporto con una fobia che mi toglie il fiato ogni giorno, perché penso che condividere le paure possa servire a destabilizzarle, perché noi ipocondriaci sappiamo che fare gruppo aiuta: vedere che c’è un altro che soffre delle tue stesse ansie ti fa stare meglio, c’è poco da fare.
Molti autori sia nel cinema che nei libri hanno raccontato le loro ansie, in questo libro c’è il giusto mix tra il proprio stato emotivo nei confronti delle paure e casi generici di fobie che pochi conoscono.
L’autore racconta di se stesso in prima persona, la scrittura sembra l’unico modo per superare le sue ansie, raccontare può essere terapeutico, ma soprattutto condividere con altri. La moglie diventa la vittima preferita per sfogare i suoi dubbi su un neo sospetto, andare dal dottore sembra impensabile eppure quando accade mobilita amici dottori al sabato sera, incontrandoli al ristorante e rovinando a tutti la serata. Ci sono piccoli aneddoti davvero divertenti in cui l’autore si mette a nudo senza paure. Racconta il suo ingresso titubante dallo psicologo, il modo in cui il portiere lo guarda, il suo tentennamento di svelare lo scopo della sua visita in quel palazzo. Lo stesso psicologo sembra dare degli esercizi inutili: scrivere le sue paure giornaliere su un quaderno, non parlarne a nessuno, riuscire a non cedere alle sue fobie. Il trattamento non serve visto che non c’è nessuna cura alla sua fobia. L’ipocondriaco sa benissimo di essere sano, ma il dubbio si insinua e non riesce a pensare che a quello. Ha paura anche di prendere l’aereo e di altre piccole cose che nella sua vita pesano.
Si prende in giro da solo, ma sa di non essere l’unico con dei problemi: c’è chi ha paura dei ragni, chi degli spazi chiusi, chi degli spazi aperti e mille altre fobie che non conoscevo. Tra una riflessione personale e l’altra, si descrivono anche vari aneddoti storici e statistiche che riescono ad incuriosire e arricchiscono un bagaglio culturale su paure, fobie e ansie. Dopo la lettura si sta quasi meglio, accettando le proprie debolezze e rimanendo increduli di fronte a quelle degli altri.
Perché mai dovremmo preoccuparci di una nuova pandemia? E, infatti, l’apprensione per una grande epidemia globale non rientra fra i timori principali degli italiani. Siamo un popolo che bada al sodo noi, altro che paure irrazionali, abbiamo da pensare alle cose serie.
Approfondimento
Lorenzo Marone nasce a Napoli, classe 1974, è stao avvocato e dopo si è avvicinato alla scrittura con romanzi di grande successo. Questo libro mantiene la sua vena leggera e facilmente leggibile. A volte resta frammentario, come tanti racconti uniti dall’unico filo rosso dell’ipocondria e si perde la voglia di arrivare alla fine, in qualche modo intuibile dall’inizio. Consigliato a chi ha paura di tutto, specialmente in questo periodo di pandemia. Tra l’altro nel libro c’è un piccolo paragrafo inerente alle pandemie che nella classifcia delle paure in Italia è addirittura dietro a quella verso l’immigrato: sembra profetico.
Gloria Rubino