Autore: Giorgia Meloni
Pubblicato da Rizzoli - Maggio 2021
Pagine: 326 - Genere: Autobiografico, Saggi
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Saggi italiani
ISBN: 9788817154680
ASIN: B0946V1RFF
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"Ho visto troppa gente parlare di me e delle mie idee per non rendermi conto di quanto io e la mia vita siamo in realtà distanti dal racconto che se ne fa. E ho deciso di aprirmi, di raccontare in prima persona chi sono, in cosa credo, e come sono arrivata fin qui."
Giorgia Meloni parla per la prima volta di sé a tutto tondo. Delle sue radici, della sua infanzia e del suo rapporto con la mamma Anna, la sorella Arianna, i nonni Maria e Gianni e del dolore per l'assenza del padre; della passione viscerale per la politica, che dalla "sua" Garbatella l'ha portata prima al Governo della Nazione come Ministro e poi al vertice di Fratelli d'Italia e dei Conservatori europei; della gioia di essere madre della piccola Ginevra e della storia d'amore con Andrea; dei suoi sogni e del futuro che immagina per l'Italia e per l'Europa. Ma affronta anche, con la schiettezza e la chiarezza che la caratterizzano, temi complessi come la maternità, l'identità e la fede. Un racconto appassionato e appassionante, scandito nei titoli da quel tormentone nato per essere ironico ma diventato un manifesto identitario. Passato, presente e futuro del leader politico sul quale sono puntati gli occhi di molti, in Italia e non solo.
Queste pagine non sono neanche un’autobiografia, in fondo, dato che spero di non morire domani e le autobiografie hanno più senso verso la fine del proprio cammino su questa terra.
Questo libro è un modo per fissare chi sono e in cosa credo, qui e ora. Per chi avrà la pazienza di leggerlo, e per me stessa.
Oggi parliamo del libro autobiografico Io sono Giorgia, del personaggio e leader politico Giorgia Meloni. Senza voler in alcun modo mostrarsi sostenitori dell’una o dell’altra ideologia, rimanendo su un piano squisitamente umano e personale, possiamo cominciare col dire che, nel suo genere, ci viene presentata una storia di vita che può aiutarci a comprendere la “donna” Giorgia Meloni, celata dietro alla “maschera” del personaggio istituzionale di cui siamo abituati a sentir parlare nel contesto politico.
Possiamo definire molto toccanti i punti in cui descrive, con accuratezza e partecipazione emotiva, gli eventi chiave, spesso funesti, che ne hanno segnato la vita, ma anche forgiato la forte personalità.
Lo stile del libro è scorrevole e appassionante, e riesce a comunicare empatia e voglia di essere conosciuta, oltre il pensiero politico.
Si va dal rapporto con la sorella e con la madre, fino al conflitto relazionale con un padre praticamente inesistente, passando, naturalmente, per le esperienze avute con i colleghi di partito e non. Inevitabile poi, il confronto, durante la lettura, con l’ideologia che ne ha segnato il percorso politico: Ideologia che può trovarci più o meno concordi, ma esposta con coerenza, convinzione, e con argomentazioni intelligenti, che denotano la sua grande preparazione in materia.
Un libro scritto molto bene, soprattutto se considerato in prospettiva del lato umano, dove Giorgia Meloni non fa mancare, come sarebbe lecito aspettarsi da una biografia, curiosi aneddoti relativi alla sua infanzia, che contribuiscono ad una fruizione più interessante e vivace.
Approfondimento
L’accusa di razzismo mi perseguita dal primo giorno. Te la strillano in faccia per tapparti la bocca e chiudere il discorso prima ancora che inizi; insieme a «fascista», di cui ha progressivamente sostituito e inglobato il potere intimidatorio e diffamatorio, è l’epiteto con il quale ti squalificano rendendoti indegna di una risposta, di un minimo di rispetto. Se sei razzista, ovvio, i tuoi argomenti non meritano di essere nemmeno presi in considerazione, non si spreca tempo a ragionarci sopra, a valutarli. Vanno solo condannati. Meglio ancora se ti impediscono proprio di esprimerli, con la censura preventiva applicata, questa sì, a te e a tutti quelli della tua «razza».
Per quanto riguarda l’espressione dei punti salienti, mi sono soffermato su ciò che questa lettura può lasciare in termini di valori: ritengo infatti, che essa possa aiutare ognuno di noi a guardare oltre le apparenze, al di là di un eventuale pregiudizio ideologico, indirizzandoci verso un pensiero più aperto e tollerante. Insegnamenti questi, che ognuno dovrebbe imparare a far propri, a prescindere dal legittimo “colore” del pensiero politico.
Difatti, il rispetto del pensiero altrui dovrebbe essere collocato tra i principi fondanti di una Democrazia, e possiamo affermare che Giorgia Meloni, – sfruttando molto argutamente l’assist fornito da un tormentone musicale a lei indirizzato – è riuscita, in queste pagine, a fornirci una visione inedita.
Visione che, giocoforza, non è possibile scorgere soffermandoci soltanto sull’immagine restituita dal contesto mediatico.
Alessandro Testa