Autore: Caterina Mazzucato
Pubblicato da Il Saggiatore - Giugno 2020
Pagine: 240 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: La cultura
ISBN: 9788842827757
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Dopo la scomparsa di una ragazza vicino alla Scogliera degli Angeli ed il ritrovamento delle sole scarpe ad essa appartenute, un uomo appassionato di immersioni subacquee decide di cercarla in acqua finendo però a cercare sé stesso.
Dopo prove e peripezie, riuscirò a scorgere la Bella Addormentata nell’abisso? Riuscirò infine a farla riemergere dal buio?
Siamo di fronte ad una operazione di salvataggio estremo, che si sviluppa in tre fasi: discesa – fondo – risalita.
Il protagonista di Io sono il mare, un sub esperto e appassionato di biologia marina, parte alla ricerca del corpo di una ragazza scomparsa che nemmeno conosce, iniziando la discesa nel profondo blu, scoprendo che anche lui deve elaborare un lutto personale.
Durante la discesa infatti, ripercorriamo la sua storia d’amore come in un film, da un inizio felice traboccante di passione, al desiderio di creare una famiglia ed un futuro assieme, fino al tragico finale e l’impossibilità di superare una perdita molto importante.
Il nostro protagonista si troverà però di fronte alla morte stessa e dovrà tenere i nervi saldi, per riuscire a trovare una via d’uscita, dal quale partirà poi la conseguente risalita e rinascita.
Si dice che nel faro trovino rifugio tutte le anime delle persone disperse in mare, e che i sibili del vento che fanno scricchiolare gli infissi siano in realtà le voci dei naufraghi fantasma che non trovano pace.
Approfondimento
Io sono il mare è stata una lettura abbastanza particolare.
Arrivata alla fine, mi sono chiesta quale fosse la reale trama e il messaggio che vuole trasmettere. Probabilmente possiamo leggerci la voglia di riscatto dopo un fallimento, ma anche la ricerca di redenzione.
Dopo aver letto la premessa infatti, mi aspettavo un thriller o comunque un giallo, ciò che invece che ci ritroviamo tra le mani è il racconto di una delusione d’amore che resta fin troppo impressa nella mente del protagonista e un’analisi approfondita dell’animo umano.
La scrittura del libro è molto complessa, racconta e descrive specificatamente le specie marine oltre alle attrezzature o modalità subacquee. Per un lettore che quindi, non conosce o comunque non è così interessato al mondo marino risulta una lettura abbastanza difficile, dovendo soffermarsi più volte per andare alla ricerca delle creature descritte o del significato delle terminologie usate.
Come esplicato in precedenza, Io sono il mare è a mio parere un viaggio completamente introspettivo e metaforico del protagonista che trovandosi immerso nell’abisso e affrontando alcuni imprevisti, si trova a pensare e analizzare la sua storia d’amore passata, i momenti belli ma anche dolorosi e l’impossibilità di affrontare alcune situazioni importanti assieme.
Mentre il protagonista si immerge sempre più in profondità nell’abisso, allo stesso modo si immerge nei suoi ricordi, che continuano ad essere vividi quasi ossessivi. La struttura del ricordo e il contenuto è spesso simile, sembra quasi un autocompatimento, che a lungo andare stanca il lettore essendo presente un solo punto di vista.
C’è chi dice che le correnti marine siano il moto perpetuo delle anime intrappolate sotto l’acqua, Questo mare reclama il nostro sangue, almeno nella stessa misura in cui noi pretendiamo il suo.
Michela Pavanello