
Autore: Winston Graham
Pubblicato da Sonzogno - settembre 2017
Pagine: 336 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Sonzogno - Romanzi

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Il terzo volume della saga di Poldark ci accoglie nella Cornovaglia del 1790. Ross Poldark, sconvolto e distrutto per la morte della figlia Julia, sarà posto sotto processo con l’accusa di avere istigato la popolazione al saccheggio di due navi naufragate. Al suo fianco, seppur investita da dubbi e incertezze, la moglie Demelza si mostrerà pronta a sostenerlo, sopportando con lui il peso delle avversità.

“Non è forse la verità ciò che si cerca di appurare in un processo? Lo scopo è fare vera giustizia oppure dare ascolto alle menzogne che i testimoni andranno a raccontare in aula?”
Il 1790 per il capitano Ross Poldark è un anno cupo, un anno in cui la sorte sembra essersi accanita su di lui e sulla sua famiglia. “Sua figlia era morta, suo cugino lo aveva tradito, il progetto della fonderia a cui aveva dato tutto se stesso era ridotto in cenere”.
A questo si aggiunge l’accusa mossa contro di lui dalla Corona per aver incitato numerosi cittadini alla rivolta e al saccheggio di due navi in difficoltà. Con il vento caldo della rivoluzione che soffia impetuoso dalla Francia, essere visti come un fomentatore di folle e bollato come giacobino può diventare incredibilmente pericoloso: sulla testa di Ross pende, infatti, una triplice accusa che potrebbe portarlo all’impiccagione.
Il capitano Poldark non sembra però intenzionato a trovare un alibi capace di giustificare la sua condotta, ostinandosi ad attaccarsi al concetto stesso di verità. Non cerca una via d’uscita semplice: non vuole abiurare né nascondersi dietro una momentanea forma di instabilità mentale causata dalla morte della figlia. Va incontro al suo destino, qualunque esso sia. O, almeno, questo sarebbe il suo proposito originale. Poi però si ricorda di Demelza, la giovane moglie che segue con spavento e apprensione le diverse fasi del processo. Non può comportarsi come se lei non ci fosse e non facesse parte della sua vita anche se questo vuol dire dover ritrattare la sua posizione, rimettendo tutto in discussione. Ma è davvero un sacrificio che compie solo per lei o anche per sé stesso? Si tratta di una forma di amore per la donna che ha sposato o di semplice autoconservazione?
Con questi dubbi aggrovigliati nella mente, Ross ascolta le risposte dei testimoni chiamati a deporre durante il processo. Ma quale sarà la sentenza? Sarà un uomo libero, prigioniero o destinato alla morte? A questo interrogativo si aggiunge la consapevolezza della natura incerta e imprevedibile del futuro che fa del vivere un’implicita accettazione di una serie infinita di rischi. La vita non è mai una somma di certezze o di giochi calcolati. Ma Ross sarà ancora disposto a rischiare?
Approfondimento
Jeremy Poldark è il terzo dei dodici romanzi ambientati da Winston Graham in Cornovaglia tra il 1783 e il 1820. In questo terzo volume si respira costantemente un’atmosfera soffocata dalla cupezza e dallo sconforto. C’è un sottofondo stabile che rimanda i protagonisti ad un senso di resa e sconfitta. Sono personaggi che la vita ha cercato di piegare, colpendoli nei loro affetti più profondi e nelle loro iniziative più importanti. Ma loro non si abbattono e provano a rialzarsi: accettano compromessi, trovando la forza di perdonare e dimenticare. Vanno avanti. Osservano da lontano quella Francia che sembra quasi incitarli a non mollare, seguitando a lottare per ciò in cui credono.
Perché la Rivoluzione francese può fare paura, ostentando la sua incontenibile sete di cambiamento, ma può anche essere un invito a non sedersi, a non cedere. Un invito a continuare a credere in un possibile miglioramento. Una spinta a continuare a sperare. Sperare sempre, nonostante tutto. Combattere, rischiare, forse anche soffrire nella consapevolezza che la vita può essere anche questo. Ma solo così si potrà dire di aver provato a costruire qualcosa, contribuendo alla propria e all’altrui felicità. Solo così si potrà dire di aver vissuto davvero.
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