Autore: Carmen Mola
Pubblicato da Salani - Luglio 2023
Pagine: 496 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: Romanzo
ISBN: 9788831016896
ASIN: B0C8TTHF6Y
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Non suonano più neanche le campane a morto perché, secondo il governo, lo scampanio funebre riempie la gente di malinconia. La regola ora è il silenzio, le campane non devono più annunciare nessuna vittima. Sono troppi i morti di questa epidemia di colera che devasta la città da un mese.
La bestia non è il solito romanzo thriller, è un insieme di storicità, verità e leggenda, ma anche una forte critica sociale al passato avvenente e alle ricchezze del clero, uno sguardo sui conflitti politici tra i carlisti e i sostenitori della nuova regina Isabella II, una valida immagine infine della potenza distruttiva del colera.
Siamo a Madrid, pochi anni prima della metà dell’800, in una città terrorizzata dalla presenza di qualcosa che uccide bambine, il cui corpo viene martoriato e la testa decapitata e dove imperversano le guerriglie del popolo contro il clero, nella convinzione che questi sia la causa del colera.
La Bestia è un insieme di terrore e avventura, l’artefice di una selettiva carneficina di bambine non è un animale come si pensa inizialmente, ma bensì un uomo in carne e ossa, che ha ben chiaro il suo obiettivo e di cui capiremo meglio solo verso il finale, benché gli indizi siano chiari già dai primi capitoli, ma forse è proprio questo il bello del romanzo, non interessa al lettore capire chi sia la Bestia, ma scoprire come i personaggi principali ne usciranno, cosa diventeranno e dove andranno.
Le scene che si palesano leggendo sono magistralmente costruite e ci si sente realmente in pericolo tra i vicoli di Madrid, tra il delirio degli uomini che si distruggono l’un l’altro e la moria di vite semplici e ingenue.
La crudeltà con cui la maggior parte della narrazione è impostata è implacabile e commovente allo stesso tempo e solo la speranza di riscatto illumina il destino dei personaggi, tra cui spicca Lucia, una poverella di quattordici anni, rimasta orfana e con a carico una sorella più piccola, Diego (El Gato Irreverente), un giornalista avventuroso, Donoso, un poliziotto accecato, Ana, una nobildonna gentile, La Leona, una matrona sensibile e orgogliosa, e anche numerosi frati, teologi, abati, l’uno più astuto dell’altro, tra cui frate Braulio, e poi lei, la Bestia. Mentre Lucia cerca di sopravvivere facendo la prostituta, ripagata per la bellezza e la fulvida chioma, Diego si arrabatta a scrivere articoli di giornale per L’Eco del Commercio indagando a suo modo sulla strana evoluzione delle morti, Donoso insiste a credere che la Bestia sia un animale famelico e Ana sgattaiola dalla sua ricchezza per aiutare i più poveri.
Le vite di tutti questi personaggi si intrecceranno indissolubilmente, garantendosi la sopravvivenza, nel momento in cui Clara scompare e Lucia uccide il Gigante, un uomo dal volto bruciato e di una altezza immensa, che non vedeva l’ora di catturarla.
Sullo sfondo degli omicidi un simbolo composto da due martelli incrociati segna la scena e appare collegare non solo gli efferati delitti, ma anche una casta.
Ci troviamo davanti a un imperturbabile enigma che verrà sciolto a poco a poco tra innumerevoli fuochi di artificio, la scrittura densa e scorrevole rende questa una lettura incredibilmente rapida e il finale sarà completamente diverso da come lo si possa immaginare. Alla volta di una minuziosa ricerca prenderà parte non solo Lucia, ma anche il lettore stesso che cercherà di seguire una pista dopo l’altra per non perdere anch’esso le speranze di vedere Clara viva.
Approfondimento
Per prima cosa c’è da dire che il senso di questo romanzo è qualcosa che non è giocato tutto sulla volontà di celare e anche illuminare il grottesco di un sottobosco morale. Lo stesso scrittore è uno pseudonimo, ancora meglio, si tratta dello pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz Cortés, Agustín Martínez e Antonio Santos Mercero e da questo si può ben comprendere come la trama fitta e articolata si presti benissimo ad una concretizzazione cinematografica.
L’origine dell’opera è senz’altro frutto delle tradizioni e del folklore spagnolo, non a caso la letteratura ispanica è ricca di mostri dal corpo deforme dediti a rapire i bambini per farne carne da macello, ma trova interessanti paragoni con romanzi storici che raccontano la peste e le divergenze politiche spagnole. Argomenti come povertà, disuguaglianza, ottusità di clero e nobiltà, guerra e medicina pionieristica sono concime fertile alla scrittura, ma la capacità del trio è stata quella di amplificarne la gettata fornendone una rappresentazione prolifica e attrattiva. La Bestia piace e sconvolge insieme, arrendevolmente.
Infine, a volte il lettore appare trovarsi dinanzi alla recente pandemia di Covid e alle sue rigide restrizioni, che oggi leggendo del colera non sembrano essere così distanti dalla realtà
Malgrado i divieti imposti dal governo sulle adunanze di più di dieci persone, il colera non potrà mai uccidere la tradizione più madrilena di tutte: le riunioni nei salotti delle case più importanti. Ricevere in casa propria è segno di prestigio e ogni persona con molte amicizie può sceglierne diverse ogni pomeriggio: si parla di politica, di filosofia, di musica, di poesia, di spettacolo, ma soprattutto si spettegola gli uni degli altri.
Nausicaa Baldasso