
Autore: Jack London
Pubblicato da Iacobellieditore - Ottobre 2009
Pagine: 263 - Genere: Classici
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Graffiti
ISBN: 9788862520836

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“Le impressioni non sono generate da quello che c’è fuori, ma da quello che sta dentro di noi. Se dentro non avessimo nulla, i paesaggi non ci direbbero nulla. Il vero è dentro, e quel ch’è fuor non muta, qualunque sia la cosa che tu creda.”

Sarà verissimo che le anime possono avventarsi l’una contro l’altra, ma se i corpi non riescono a soppor-tarsi la loro sarà una felicità costruita sulla sabbia.
La figlia delle nevi è il romanzo d’esordio di Jack London, pubblicato per la prima volta nel lontano 1902, ambientato nello Yukon in Alaska, nella seconda metà del 1800. Il fulcro di questo romanzo è Frona Welse, una bellissima giovane ragazza che fa ritorno, dopo anni lontana da casa, nel suo paese natale. Figlia di Jacob Walse, uomo facoltoso e potente che regge l’intera comunità.
Il suo arrivo attirerà su di lei le attenzioni di tutta la comunità. Subito farà sfoggio dei suoi modi schietti e non tarderà a far parlare di sé, dando scandalo grazie alla sua amicizia con una prostituta.
La sua caparbietà, la sua intraprendenza e determinazione distingueranno Frona dalle altre donne di quel periodo. Determinata a tal punto di rifiutare una proposta di matrimonio con un semplice “restiamo amici”.
Frona Welse, non ha paura di niente, non si fa problemi a parlare con gli uomini usando un tono autoritario, non ha nessuna intenzione di farsi mettere in un angolo da una società che a quel tempo lasciava ben poco spazio alle donne. Una forza della natura, una vera eroina.
Cosi Jack London la disegna. Crea su di lei un personaggio con caratteristiche ben poco consoni al quel periodo.
La figlia delle nevi è un romanzo basato sull’orgoglio delle proprie radici e delle proprie origini, aspetto che troviamo per gran parte del libro.
In questo romanzo, Jack London racconta una storia semplice, in maniera troppo pesante. Il modo che ha di descrivere i fatti, il suo dilungarsi troppo, non invoglia a continuare. La trama del libro è tutto sommato carina, ma non abbastanza avvincente. Questo aspetto penalizza l’intero romanzo, facendo sì che il lettore non si senta coinvolto abbastanza.
La struttura è semplice, il lessico utilizzato rispecchia il periodo in cui è ambientato.
Approfondimento
Come si può apprendere dalla mia recensione, non ho amato particolarmente questo romanzo. L’unico aspetto che più ha colpito la mia attenzione è il personaggio di Frona Welse.
Jack London ha pensato per questo personaggio delle caratteristiche sconosciute al genere femminile di quegli anni. Una donna che non si fa scoraggiare dei pregiudizi e da quello che la gente pensa, a tal punto che inizia a frequentare un uomo mal visto dall’intera comunità e a stringere amicizia con una prostituta.
Ha cucito su di lei intraprendenza, forza ma soprattutto il coraggio. Il coraggio di lottare in quello per cui crede, il coraggio di dire no, il coraggio di rifiutare una proposta di matrimonio. Il coraggio di solcare le acque gelide dell’Alaska, pur di salvare la vita di un uomo. Un’ esempio. Un’ eroina.
Ahimè, soltanto questo ha attirato la mia attenzione. Ho letto altri libri dello stesso autore, molto belli, ma purtroppo La figlia delle nevi, proprio non mi ha colpita. Non ha suscitato niente in me, non mi ha coinvolta. Non sono riuscita a sentirmi parte integrante della storia, come spesso capita con altri romanzi. Questo romanzo, purtroppo, non è per me.
Se non avete mai letto nessun romanzo di Jack London, provate con questo, magari riuscirete a cogliere quel particolare che io non sono riuscita a scovare. Se invece vi siete già imbattuti in altri suoi libri, questo non ve lo consiglio.
Lea Bellino