Autore: Fiona McIntosh
Pubblicato da Newton Compton - Marzo 2021
Pagine: 480 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: 3.0
ISBN: 9788822750426
ASIN: B08WH3TGY9
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Katerina è una giovane donna ebrea scampata alla barbarie nazista, nella Praga occupata.
Scoprirà presto che il passato diventa passato solo quando decide di affrontare i demoni che la tormentano e lotterà per riprendere a vivere, senza dimenticare.
Voglio che tu sappia che stasera mi vergogno di essere tedesco.
Katerina è una giovane donna ebrea sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia nella Cecoslovacchia invasa dai nazisti. Sono trascorsi poco più di due decenni da quel tremendo periodo, lei vive a Parigi, dove cerca di ricostruirsi un’esistenza normale, lavora al Louvre ed è un’esperta in arte e cultura ebraica. Vive ogni giornata protetta dal suo guscio impenetrabile cercando di tenere a bada i fantasmi del passato, ha pochi amici, nessun fidanzato e non ha mai raccontato a nessuno la tua terribile esperienza.
Fino al giorno in cui la piatta esistenza di Katerina viene stravolta dall’apparizione di un preziosissimo oggetto appartenuto alla sua famiglia, che risveglierà in lei sentimenti contrastanti di paura, odio e vendetta, ma anche la determinazione ed il coraggio necessari per liberarsi definitivamente dai suoi demoni.
Mentre cerca di stabilire quale sarà la sua mossa, apparentemente per caso, incontra Daniel, anche lui proviene da una famiglia ebrea e anche lui ha delle terribili esperienze alle spalle. Katerina, incontro dopo incontro, inizia a fidarsi di lui e sceglie di raccontargli i suoi segreti, mentre lui tiene per sé i suoi.
Insieme cercheranno di percorrere la migliore via per giungere a una conclusione della vicenda, coinvolgendo anche, suo malgrado, uno stimato e affascinante avvocato londinese; Katerina sarà capace di lottare per ricostruirsi una vita di affetti e serenità e per cancellare per sempre gli incubi che l’hanno tenuta prigioniera per lunghi anni.
La ladra di perle è una storia interessante, soprattutto nell’ambientazione, ma poteva essere più coinvolgente se l’autrice fosse riuscita a creare maggiore partecipazione nel lettore.
Approfondimento
La storia di Katerina è quella di milioni di persone che in quella buia epoca storica, hanno dovuto subire atrocità di ogni genere per il semplice fatto di essere ebree, lei è sopravvissuta e può ritenersi fortunata, ma prima di trovare il coraggio per ricominciare un’altra vita, ha dovuto combattere contro la tentazione di lasciarsi andare.
La sua è anche la storia di migliaia di famiglie, separate dalle deportazioni, che speravano in un ricongiungimento che, nella maggior parte dei casi, non è mai avvenuto.
La convinzione di essere l’unica della sua famiglia a essere sopravvissuta, la condiziona a tal punto da non consentirle di avere una vita sentimentale e una famiglia tutta sua, vive per il lavoro e non pensa ad altro che a relegare i suoi incubi in un angolo recondito della sua memoria. È certa che sia la strategia migliore per continuare a vivere.
Ma prima o poi è necessario fare i conti col passato e l’occasione di presenta quando riappare un gioiello raro e prezioso appartenuto alla sua famiglia. Lei intuisce chi può essere l’artefice di questa apparizione improvvisa e la sua vita passa da uno stato di torpore a una serie di vicissitudini e pericoli che la porteranno infine a un bivio dal quale dipenderà il suo futuro. In questo percorso a ostacoli saranno fondamentali l’aiuto ed il sostegno di uomini che, a diverso titolo, entreranno a far parte della sua vita per sempre.
La ladra di perle è una storia che, specialmente nel prologo, sembra poter coinvolgere il lettore, soprattutto quello che nutre un particolare interesse per quel periodo storico.
L’autrice Fiona McIntosh però si perde troppo spesso in dettagli e descrizioni non pertinenti ai fini della storia e non riesce, a mio avviso, a suscitare quell’empatia con la protagonista che è necessaria perché una storia riesca nel suo intento di catturare l’attenzione del lettore, emozionarlo e trasportarlo quasi fisicamente dentro al contesto. Insomma nonostante Katerina riferisca di vicende terribili che nessun essere umano dovrebbe mai vivere, non mi è stato possibile appassionarmi alla sua vicenda. Inoltre i dialoghi sono perlopiù scontati nei contenuti e a tratti superficiali.
Questa lettura ha comunque il merito di avermi fatto scoprire l’esistenza dei Kindertransport, che meriterebbero un approfondimento a parte, cioè dei treni che, durante l’invasione nazista, organizzavano la partenza di bambini piccoli in luoghi sicuri, soprattutto in Inghilterra affidati a famiglie adottive, in modo che le famiglie di origine, una volta finita la guerra, avrebbero potuto ritrovarli e riunirsi. Purtroppo il ricongiungimento familiare avvenne in pochissimi casi.
Angela Atzeni