
Autore: Kathleen Farrell
Pubblicato da Fazi - Novembre 2023
Pagine: 240 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9791259674753
ASIN: B0CL7GB98Z

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Come celebrare al meglio l’arrivo delle festività natalizie se non con una bella riunione di famiglia! Con tutti quei parenti che non si vedono da tempo e con i quali non si vede l’ora di passare del tempo tra le calde mura domestiche… o forse no?!
Perché diciamocelo: se non ci si vede per i restanti 11.5 mesi dell’anno un motivo ci sarà! Ed ecco che il periodo natalizio in famiglia diventa una ben studiata pantomima volta a impressionare gli astanti in merito a quanto splendida possa essere la nostra esistenza. Peccato che tra tutta questa ipocrisia ci sia anche qualcuno che non vede l’ora di rompere con la monotonia della sua vita e coglie proprio l’occasione delle vacanze natalizie per dare una svolta alla sua vita – e movimentare le vacanze ai famigliari.

[…] La gente si lascia dietro la propria vita con la stessa leggerezza con cui Kate ha gettato il soprabito su quella poltrona. E allo stesso modo in cui io sistemerò quel soprabito, quando tutti se ne saranno andati dovrò aspettare ore, forse giorni, prima di poter cancellare le tracce invisibili di coloro che sono estranei per il solo fatto che non vivono qui.
La malizia del vischio si apre con il quadro di una famiglia come tante, dove la madre – ormai rimasta vedova – vive con la figlia più giovane, ancora nubile, e la domestica nella residenza di famiglia e invita figli e consorti a trascorrere le feste natalizie.
Troviamo la figlia indipendente che vive a Londra da sola, orgogliosa dei traguardi raggiunti, la quale non vede l’ora di dispensare lezioni di vita alla sorella più giovane. Il figlio di cui non si avevano notizie da molti anni, espatriato anni prima e deciso a tornare a casa per iniziare un nuovo capitolo della propria vita. La figlia sposata, focalizzata su famiglia e lavoro. La domestica e un giovane bellimbusto che sembra corteggiare con fare ambiguo tutte le donne nubili della famiglia.
Insomma, un classico quadretto famigliare dove ognuno ostenta ciò di cui va più orgoglioso nella sua vita, senza lasciar trapelare che nessuna esistenza è priva di rimorsi e sofferenze.
Ciò che tuttavia sfugge a questa allegra famigliola è che le feste natalizie, seppur brevi, sono troppo lunghe per reggere una perfetta recitazione, che non faccia trapelare che in realtà ciò che si vuole ostentare non è altro che attentamente studiato per non rivelare le proprie fragilità e debolezze.
Ed ecco che una crepa si forma, fino a raggiungere chi di meno saldo è nella propria esistenza, suggerendo che forse, a questo bel teatrino non è poi così essenziale partecipare, e che questa non è poi la vita che realmente si desiderava.
Approfondimento
[…] Thomas la guardò interdetto. Questa è mia moglie, si disse: questa donna dura, inquadrata e priva tanto di intelligenza quanto di flessibilità. Solo stamattina ho affermato di amarla […], accettando come un dato di fatto che ciò che si è provato in passato continua automaticamente a essere vero nel presente. Ma in realtà non è così.
Il romanzo La malizia del vischio è scritto con la stessa ritmica delle vacanze natalizie: inizia molto lento, dando l’impressione che quelle 240 pagine non finiranno mai, per poi accelerare rapidamente, senza che il lettore si accorga che di punto in bianco è finito.
Contrariamente da quanto si possa pensare leggendo il titolo, questo romanzo, seppur “travestito” da dramma famigliare a toni comici, ha una preponderante nota nostalgica, che porta riflessioni su temi molto profondi e una più che accennata malinconia.
Fa riflettere su quanto sia invadente l’aspettativa che gli altri esercitano sulle nostre vite, di come essa ci porti a vivere esistenze che in realtà non ci rappresentano più, o che forse non ci hanno nemmeno mai rappresentato.
A Trafalgar Square la folla vagava senza meta. E la giornata era stata rovinata dalla visione di una ragazza che piangeva tutta sola. Perché, se una persona poteva soffrire da sola, significava che non tutto al mondo andava bene.
Roberta Mezza