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Autore: Toni Morrison
Pubblicato da Frassinelli - Maggio 2020
Pagine: 144 - Genere: Saggio letterario
Formato disponibile: eBook, Rilegato
ISBN: 9788893420655
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La misura delle nostre vite è una raccolta di brani e citazioni degli scritti (romanzi e saggi) dell'autrice Toni Morrison, da Amatissima fino a L’importanza di ogni parola.
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Moriamo. Forse è questo il significato della vita. Ma produciamo il linguaggio. E forse è questa la misura delle nostre vite.
Queste sono le parole pronunciate da Toni Morrison (1931-2019) il 7 dicembre 1993, il giorno in cui riceve il premio Nobel per la Letteratura, prima autrice afroamericana a vincere questo prestigioso riconoscimento. Per tutta la sua vita l’artista ha sostenuto con forza e tenacia l’importanza del potere delle parole e il loro valore etico-morale. Solo gli scrittori, sostiene, sono in grado di trasformare il dolore in significato: il loro non è un dono ma un servizio reso all’umanità.
Autrice di romanzi considerati pietre miliari della letteratura americana (come L’occhio più azzurro, Il dono, Amatissima e Jazz,) la Morrison ci spiega l’importanza di ogni singola parola e il peso che queste hanno nelle nostre vite. Infatti, l’autrice, trova parole per la patria, la donna, la condizione di schiavitù:
Il linguaggio non potrà mai descrivere con esattezza la schiavitù, il genocidio, la guerra. E nemmeno dovrebbe aspirare all’arroganza di poterlo fare. La sua forza, la sua felicità stanno nel protendersi verso l’ineffabile.
In quanto scrittori, quello che facciamo è ricordare. E ricordare questo mondo significa crearlo.
Nelle opere di Toni Morrison si ritrovano spesso giovani donne che, all’interno della comunità afroamericana, hanno trovato il coraggio di ribellarsi al potere maschile cercando la propria realizzazione personale proprio come ha fatto lei:
Da dove ti viene il diritto di decidere delle nostre vite?” … “Te lo dico io da dove viene. Da quelle frattaglie di porco che ti penzolano in mezzo alle gambe. Be’, lascia che ti dica una cosa, fratellino: avrai bisogno di ben altro. Non so se sarai tu a prenderlo o qualcuno a dartelo, ma credimi, avrai bisogno di ben altro.”
“Una persona ragionevole si adatta al proprio ambiente. Una irragionevole no. Qualsiasi progresso, perciò, dipende da chi è irragionevole. Io preferisco non adattarmi all’ambiente. Rifiuto la prigione dell’«io» e scelgo gli spazi aperti del «noi».
Ciò che più colpisce nella scrittura di Toni Morrison è l’ossessivo rimando al dolore e alla sofferenza non solo personale bensì generazionale, addirittura secolare.
Le disgrazie non avvertono in anticipo. Ecco perché bisogna restare svegli – altrimenti ci mettono un attimo a entrare dalla porta. Posso disperarmi se voglio. Non devi cercare di mandare via il dolore. Non deve andare via. È giusto che sia così triste.
Dolore. Mi sembra di avere un’inclinazione, una specie di debole per il dolore. Fulmini e saette, rivoli di tuoni. E io l’occhio del ciclone.
Uno dei temi principali della sua narrativa è la discriminazione degli afroamericani e le ingiustizie inflitte sulla base di pregiudizi razziali, spaziando tra varie epoche della storia degli Stati Uniti d’America:
Sospettava che, per la maggior parte, le vere risposte su temi come schiavismo, linciaggi, lavoro forzato, mezzadria, razzismo, Ricostruzione, leggi Jim Crow, lavoro carcerario, migrazione, diritti civili e movimenti per la rivoluzione nera avessero tutte a che vedere con il denaro. Denaro negato, denaro rubato, denaro come potere, come guerra. Dov’era la lezione su come la schiavitù, a sola, aveva catapultato l’intero Paese da un’economia agricola all’epoca industriale nel giro di vent’anni? L’odio dei bianchi, la loro violenza, erano la benzina che alimentava i motori del profitto.
Approfondimento:
Ho letto con molto interesse questa raccolta di citazioni che mi ha trasmesso e insegnato il potere dirompente della parola e di come questa possa davvero dare voce e senso al dolore, alla segregazione, all’emancipazione, alla libertà. Lo consiglio vivamente.