
Autore: Paloma Sánchez-Garnica
Pubblicato da Piemme - Marzo 2017
Pagine: 432 - Formato disponibile: Copertina Rigida

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Marta, che ha tutto per essere felice ma che il destino e la società antiquata in cui vive rinchiude in gabbia. Amicizie sbagliate, famiglie unite dagli obblighi, passioni che possono salvare o far precipitare nella tragedia. Madrid sullo sfondo, magica e pronta al cambiamento, ma forse ancora troppo legata al periodo storico che sta vivendo.

Mi chiedo perché diavolo una donna possa voler studiare, perché voglia indossare i pantaloni se i suoi fianchi e le sue gambe sono fatti per le gonne.
La musica del destino è un romanzo fortemente legato al periodo storico in cui è ambientato, gli anni ’40. Una società chiusa e maschilista dove è ancora in uso il delitto d’onore, dove per le donne l’unico scopo è accudire la casa e fare figli, dove il potere è ciò che determina l’importanza di un uomo, ma anche anni in cui i primi moti di ribellione e il desiderio di indipendenza e di realizzazione di sé si insinuano tra le strade di una Madrid affascinante, a volte oscura e appassionata.
Devi vivere la tua vita, la vita che scegli tu e non quella che ti viene imposta da tuo marito o da una società di ipocriti e di invidiosi.
Marta è madre, moglie, amica, ma soprattutto una donna con passioni e desideri. La sua vita è la musica, solo suonare il pianoforte la fa sentire libera, le regala il conforto da una vita che sta andando alla deriva. Un matrimonio che si è spento con il passare degli anni, un marito distrutto dal fallimento che lei accudisce ma non riconosce più, la fanno sentire prigioniera in una gabbia con la consapevolezza di non poterne uscire. La figlia Elena è vittima anch’essa di quella società retrograda e si ritrova costretta a un futuro predestinato senza che Marta possa far nulla, perché sa che ribellarsi potrebbe essere una rovina. Ma le passioni nascono all’improvviso, i sentimenti non possono essere repressi e quando la situazione precipita Marta dovrà compiere delle scelte difficili, pericolose per il bene di chi ama e di sé stessa.
La musica, signora Ribas, è l’espressione di Dio, è il suo linguaggio, e la composizione è la creazione di quel linguaggio.
Marta è una protagonista con molte fragilità, insicurezze, ma allo stesso tempo la sua forza, la sua determinazione e l’istinto a ribellarsi emergono in molte situazioni. Una donna ferita e disillusa che però non si arrende, nonostante tutto. La Garnica ne fa un personaggio umano, reale, ricco di sfaccettature e non ne nasconde i difetti, gli egoismi e i desideri riuscendo ad avvicinarla al lettore, a trasmetterne le frustrazioni e i contrasti.
La musica raccontata dall’autrice è sinonimo di vita, libertà, possibilità e aleggia come una speranza sopra le vite della protagonista e della figlia Elena.
L’autrice non si sofferma solo sul personaggio principale, ma tratteggia i contorni di tutti i personaggi con molta attenzione rendendoli uno specchio della società in cui è ambientato il romanzo. Giochi di potere, rapporti di forza, violenze e tradimenti sembrano essere radicati e difficilmente scalfibili. Una prosa che scorre, capace di mantenere alta l’attenzione e la curiosità del lettore, in cui descrizioni e sentimenti si intrecciano, e portano a un epilogo sorprendente e sconvolgente.
La musica del destino è il racconto di un luogo, di un tempo, del desiderio di libertà e di sentimenti che cercano una strada per esprimersi.
Approfondimento
La musica del destino è il secondo volume della saga La sonata del silencio che racconta la vita di Marta Ribas, una vita fatta di amicizie, amori, segreti e tradimenti con un unico filo conduttore: la passione per la musica. Temevo che non avendo letto il precedente volume non sarei riuscita ad avvicinarmi al romanzo, invece l’autrice riesce a raccontare una storia che sembra nuova, dando informazioni sul passato senza invadere il lettore di avvenimenti e spiegazioni, mantenendo invece l’attenzione concentrata su ciò che sta vivendo in quel preciso momento la protagonista e tutti i personaggi che sono intrecciati alla sua vita.
Per me che non amo particolarmente i romanzi ambientati in periodi storici passati è stata una bella scoperta, coinvolgente, destabilizzante nel pensare a uno stile di vita e una società che oggi sembrano lontanissimi da noi e impossibili da credere e invece realmente esistiti, una lettura che fa riflettere sui diritti e il rispetto per tutti e sulla forza dei sentimenti.
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