
Autore: Donatella Rizzati
Pubblicato da Mondadori - Marzo 2016
Pagine: 391 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus

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Una dolce aroma di spezie pervade la stanza, gli scaffali sono stipati di orci e vasi in vetro, le men-sole ospitano erbe classificate con cura. Quando Viola entra per la prima volta nella piccola erboristeria di Montmartre percepisce un forte senso di appartenenza. Proprio per questo deciderà di farvi ritorno, molti anni più tardi, nel momento del dolore.

Michael non c’è più, una malattia spietata e intransigente l’ha portato via senza chiedere il permesso. Viola, impotente, vede il suo mondo sbriciolarsi e si lascia cadere nel baratro, consapevole di non avere più una sola ragione per svegliarsi la mattina. Come una mano che cerca nel buio l’interruttore, Viola riesce a trovare una flebile luce di speranza dopo aver vagato a lungo nelle tenebre. Le torna in mente quella piccola erboristeria nel cuore di Parigi, dove aveva trascorso molto tempo durante gli studi e dove, grazie alla guida di Gisèle, aveva imparato tanto sui rimedi curativi naturali. Quasi senza saperne il motivo, lascia Roma, prende un volo di sola andata per la capitale francese e si ritrova a varcare la soglia dell’antica erboristeria di Montmartre. Qui a piccoli passi riesce a riprendere in mano la propria vita, con Gisèle sempre al suo fianco, pronta a offrirle conforto e sincera amicizia.
Viola trova la forza per andare avanti forgiandosi una corazza di nuove routine. Si trasferisce da Gisèle e comincia a lavorare nell’erboristeria. Qui si crea uno spazio per esercitare la neuropatia e per mettere a disposizione dei clienti metodi curativi alternativi. La donna scopre di fare del bene anche a se stessa cercando di aiutare gli altri e a poco a poco riesce ad accettare la scomparsa del marito.
Tra tisane, spezie e fiori di Bach, gli occhi di Viola si scontrano e si perdono in quelli dell’affascinante Romain, un barista letterato dai modi pungenti. Una passione inaspettata travolge la protagonista, che dovrà decidere se continuare a tenersi aggrappata ai bordi della vita o provare a mettersi in gioco.
La piccola erboristeria di Montmartre parla di famiglia, di dolore, di rinascita. Donatella Rizzati regala ai suoi lettori un romanzo che fa stare bene.
Approfondimento
La piccola erboristeria è un luogo che il lettore non vorrebbe mai abbandonare, e da cui esce con dispiacere al termine del romanzo. Impossibile non affezionarsi alle scaffalature in noce, all’erbario miniato e al retrobottega. L’ambientazione suggestiva è sicuramente uno dei punti di forza del romanzo, come lo è la scelta della Rizzati di arricchire la narrazione inserendo vere e proprie ricette di tisane, rimedi e miscele.
Il racconto, consigliato a un pubblico squisitamente sentimentale, appassiona il lettore con l’altalenante storia d’amore tra i due protagonisti: l’insicura Viola e l’impertinente Romain. Al contempo la Rizzati riesce a suscitare molta curiosità attorno all’erboristeria e ai metodi curativi naturali, nemici piuttosto che complici della medicina tradizionale.
Tuttavia durante la lettura si incappa anche in aspetti traballanti e poco convincenti. La narrazione inizialmente appare lenta e faticosa, per poi diventare frettolosa nelle battute finali. Risultato: il lettore si appassiona troppo tardi e la sua curiosità viene soddisfatta troppo velocemente.
Inoltre, a voler fare i puntigliosi, a un certo punto Gisèle dice: “E molto spesso l’essenziale è invisibile agli occhi altrui”. Peccato che la Rizzati si scordi di dare a Saint-Exupéry ciò che è di Saint-Exupéry!
La piccola erboristeria di Montmartre, oltre a raccontare una storia d’amore, una storia di famiglia e una storia di accettazione, fa riflettere molto sull’importanza della cura di sé. È sempre questo il vero punto da cui ripartire.