Autore: Joël Dicker
Pubblicato da La nave di Teseo - Maggio 2018
Pagine: 640 - Genere: Thriller, Noir
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani Noir
ISBN: 9788893449014
ASIN: B07CNPMN4N
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
Avevo pensato di trascorrere la mia ultima settimana da poliziotto passeggiando nei corridoi e bevendo caffè con i colleghi, in attesa dell’addio definitivo. Ma da tre giorni me ne stavo chiuso nel mio ufficio dalla mattina alla sera, sprofondato nel fascicolo dell’indagine sul quadruplice omicidio del 1994, che avevo riesumato dagli archivi. L’incontro con quella Stephanie Mailer mi aveva scosso: riuscivo a pensare solo all’articolo che mi aveva dato e alla frase che mi aveva detto: “La risposta era sotto i suoi occhi... Solo che non l’ha vista.”
La scomparsa di Stephanie Mailer si svolge a Orphea, una città immaginaria degli Hamptons, alle porte di New York. Un detective, Jesse Rosenberg, sta per andare in pensione e festeggia con i colleghi il sospirato riposo. Tutti si congratulano per i casi da lui brillantemente risolti. Ma una misteriosa giornalista lo avvicina e gli dice che in realtà un caso non è stato risolto correttamente, infatti aveva sbagliato: in un quadruplice omicidio di vent’anni prima, avvenuto il giorno dell’inaugurazione del festival di teatro cittadino.
Una passante che faceva jogging, il sindaco e i suoi familiari, erano stati brutalmente assassinati. Il caso era stato affidato a due giovani, ambiziosi detective dell’anticrimine, Jesse Rosenberg e Derek Scott che credono aver chiuso il caso incriminando un ricco ristoratore, Ted Tennenbaum. La giornalista ora però gli comunica che è in procinto di pubblicare un articolo sul quadruplice omicidio del ’94 da cui risulterà evidente che la polizia in quel caso fermò l’uomo sbagliato. Poche ore dopo il colloquio però la giornalista scompare.
Approfondimento
La scomparsa di Stephanie Mailer segna il ritorno alle origini di Joël Dicker al thriller. In realtà è difficile inquadrarlo in rigidi schemi di un genere predefinito. Il romanzo sta fra il noir, il poliziesco e il giallo deduttivo, pregno di mistero, con altissimo tasso di suspense. Piuttosto conviene parlare di una storia con un altissimo grado di adrenalina, dove la trama gialla si intreccia indissolubilmente con la storia individuale dei protagonisti e dell’una e degli altri al lettore vengono forniti stralci poco alla volta, come pezzi di un puzzle che solo alla fine sarà possibile disporre nella maniera corretta, dopo aver a lungo tentato incastri apparentemente corretti ma non perfetti. La trama intricata ma avvincente, mescola abilmente piani temporali e generi narrativi. È un gioco di scatole cinesi, un romanzo nel romanzo. Un percorso a ostacoli, un intreccio di menzogne e verità, tenuti insieme da uno stile che riesce a mantenere la propria coerenza, con tinte camaleonticamente ironiche, divertenti, tragiche, sensualmente intense ed eleganti.
Colpi di scena, ritmo serrato, alternanza di voci e prospettive, gioco di analessi e prolessi, torbidi segreti, barlumi di realtà e apparenze non permettono al lettore di distogliere lo sguardo dal libro e di assumere, capitolo dopo capitolo, un punto di vista diverso di tutta la vicenda. Questa è una mystery story densa di un fascino sinistro, a tinte fosche; un gioco degli specchi; passato e presente che si alternano, si intrecciano pescando a mani nude nell’apparente normalità della provincia americana, che è caratterizzata dall’ipocrisia di facciata.
Ci si dilunga ben poco sulle descrizioni e i numerosi flashback risultano tutti strumentali alla narrazione. L’Io narrante cambia di continuo, cosicché si ha una polifonia di voci, tante umanità che corrono parallelamente alla fabula principale, tante verità e nessuna, fino all’epilogo finale, che imprime energia cinetica alla storia, fa sobbalzare il lettore. In questo modo si ha una storia mai noiosa e monotona, ma si è sempre portati a leggerlo fino all’ ultimo respiro.
In un percorso umano triste e discendente, fino alla recita nella “Notte buia”, l’opera di Kirk Harvey, l’ex capo della polizia, personaggio surreale, che cercherà di smascherare l’assassino durante la recita del suo dramma, ma che invece trascinerà la popolazione di Orphea nel caos, in un melodramma collettivo, e inchioderà il lettore fino all’ultima pagina.
Decisamente consigliato, migliore anche de La verità sul caso Harry Quebert, non prende voto pieno per un finale non all’altezza, anche se sorprendente.