Autore: Francesco Fioretti
Pubblicato da Rizzoli - Gennaio 2015
Pagine: 318 - Formato disponibile: Copertina Rigida
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L’Inferno di Dante raccontato in chiave moderna. La descrizione dei vari gironi visti da dante nell’altro mondo fatta in maniera dettagliata e con una punta di suspense.
Dante in viaggio verso Arezzo con il suo amico Lippo tenta di fuggire a un manipolo di soldati ghibellini rifugiandosi in “una selva oscura”. Lì comincia il suo viaggio attraverso l’Inferno con la guida Virgilio, e analizza tutte le condizioni possibili dell’animo umano. Parlando con Virgilio riesce a scoprire che è stato mandato dalla sua amata Beatrice per condurlo attraverso i vari gironi fino al Paradiso e alla salvezza eterna.
Dante e Virgilio si incamminano per il sentiero ed entrano in una caverna buia dove vivono gli ignavi, persone che in vita non si sono schierate con nessuno ma si sono fatte gli affari propri. A valle raggiungono la riva dell’Acheronte, il fiume infernale, il passaggio vero e proprio tra la vita e la morte. Caronte, il lanoso nocchiero, li conduce dall’altra parte e precisamente al primo cerchio dell’Inferno: qui dimorano i non battezzati e i grandi spiriti del passato tra cui Saladino, Aristotele ed Euclide. Nel secondo cerchio li attende Minosse e le anime tormentate dall’eros; poi Cerbero, il cane a tre teste che sorveglia il girone delle anime affette dai disturbi dell’alimentazione. Tra il terzo e il quarto cerchio li attende Pluto, il demone, il cui nome significa ricchezza e infatti quivi giacciono gli avari, i prodighi, gli avidi e i consumisti.
Trasportati da Flegias arrivano alle porte della città di Dite, la città di fuoco, dove regna la malizia. A guardia dei tiranni c’è il Minotauro con i suoi aiutanti centauri e grazie all’aiuto di Nesso, uno di loro, arrivano nel loro periglioso viaggio al secondo girone dove si trovano i suicidi; qui costeggiando il fiume Lete, fatto di sangue bollente, giungono in un paesaggio spettrale dove incontrano i sodomiti. Attraversato il luogo della menzogna sulla schiena di Gerione, giungono ai piedi di una parete rocciosa da cui inizia il Malebolge, dove risiedono i ruffiani che hanno costretto le donne a vendere il loro corpo, i simoniaci, le persone che hanno frodato gli altri, i barattieri, gli ipocriti, i ladri, i seminatori di discordia, gli scismatici, i falsari.
Attraversano velocemente il Malebolge, dove il corpo umano viene straziato e lacerato in modi impensabili ed sono quasi giunti alla fine del viaggio in un luogo buio e nebbioso dove tre giganti dall’aspetto umano sporgono da un pozzo; una di queste creature li prende e li deposita sul fondo. Sono giunti al centro del mondo dove tutto è congelato: il fiume Cocito. Qui le anime sono distese supine sulla crosta ghiacciata.
Finalmente arrivano al cospetto di Lucifero, un diavolo immenso con ali gigantesche e tre bocche continuamente in movimento; in una viene masticato Giuda , nell’altra Bruto e nella terza Cassio. Scendendo nel pozzo di Lucifero, il mondo si capovolge e spuntano fuori a riveder le stelle.
Approfondimento
La selva oscura è un romanzo che ha reso accessibile a tutti una delle più grandi opere della letteratura italiana, in cui ci sono spiegazioni dei passi più oscuri e notizie biografiche dei personaggi nominati.
Ci sono tanti passaggi che agganciano il presente, come quello in cui si parla della terra dei fuochi e soprattutto della politica, corrotta allora come adesso. La selva è lo specchio dell’umana coscienza, una riflessione sulla conseguenza delle nostre azioni in vita e su quello che verrà dopo la morte.
Si tratta di un ossimoro narrativo per cui bisogna percorrere il dolore, il caos, la disperazione per raggiungere la gioia e la luce del Paradiso.
Manuela Delfino