Autore: Raphaëlle Giordano
Pubblicato da Garzanti - Febbraio 2024
Pagine: 240 - Genere: Narrativa, Psicologia / crescita personale
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Narratori moderni
ISBN: 9788811008330
ASIN: B0CS6N77WB
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“Sono un po' busy, anche tu? Fa niente tanto lo so che lo farai lo stesso.”
“Non c’è problema anche se dovrò rinunciare a qualcosa”
“Puoi aiutarmi?”
“Certo”
“Io sono impegnato ma tanto lo so che ci sei tu che puoi farlo”
“Nessun problema”.Questa è Joy la protagonista di questo romanzo, una donna che, nell’ambiente di lavoro, ha messo da parte sé stessa nella speranza di piacere a tutti. Poco importa se nessuno l’apprezza veramente, se tutti la usano e la prendono in giro rendendole la vita un inferno emotivo, Joy cerca conferme, la sua stima passa per l’approvazione di chi le sta intorno, perché lei non si sente mai all’altezza, mai abbastanza brava, mai abbastanza competente, mai abbastanza tutto... Per sopravvivere Joy dovrà indossare mille maschere, fare appello alla tecnologia, inventarsi una personalità che, se da un alto è la salvezza, dall’altro la distrugge ogni giorno spegnendo in lei la gioia della vita. Arrivata al limite delle sue possibilità Joy si ritroverà ad un bivio: riprendersi la sua vita o perdersi definitivamente?
Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce sé stesso.
Erich From
Joy è una giovane donna che vive a Parigi e lavora in una prestigiosa agenzia pubblicitaria. Nonostante la sua vita sembri di successo, non lo è. A causa della sua insicurezza Joy vive in perenne ansia di non riuscire di essere all’altezza dei suoi colleghi per questo motivo è diventata praticamente la tuttofare per tutti. Persino il suo stagista la “bullizza” prendendola in giro. Mentre è già impegnatissima, le viene affidato il compito “arduo” di organizzare una serata per celebrare non solo l’anniversario dell’agenzia ma anche gli stessi proprietari che nella vita reale sono anche marito e moglie. Ovviamente il panico si impossessa di lei, non solo per il lavoro difficile che l’aspetta ma anche per il suo legame “particolare” con Ugo, il suo capo. Alla ricerca di qualcosa di eccezionale, Joy incontra Benjamin, titolare di un’agenzia di organizzazione di eventi che ha fama di essere originale, e il suo mondo carico di stress, ansia e timore si scontra con un universo fatto di tempo giusto per ogni cosa, di calma che permette la riflessione e di pause per rendere al meglio. Lo shock che ne consegue la destabilizza visto che per lei il massimo del relax è scaricare app che le permettono di andare avanti per non crollare. Lavorando fianco a fianco Joy incontrerà persone meravigliose come Carmen e Rayane, che rendono il mondo in cui le si sta affacciando talmente diverso dal suo quasi da indispettirla.
Mentre il lavoro con Benjamin e la sua agenzia prosegue in Joy comincia a farsi strada una sorta di intolleranza verso il proprio mondo e un senso di ribellione comincia a crescerle dentro cominciando in modo sottile a costringerla ad aprire gli occhi. Mentre anche il suo rapporto con Ugo va peggiorando, Joy comincia ad acquisire consapevolezza di sé stessa passando attraverso una serie di dubbi e incertezze che spessano la destabilizzano e le fanno fare marcia indietro.
Finalmente arriva la sera della fatidica festa, il lavoro è stato immane e impegnativo, ma Joy ha preparato molte più sorprese di quelle immaginate e rivelerà a tutti quelli che gli stanno intorno chi è lei davvero e cosa è capace di fare.
Approfondimento
La vita comincia quando smetti di lavorare è la storia non solo di una rinascita, ma di un’esplosione di amore per sé stessi, un atto di gratitudine e per il lavoro svolto per la propria crescita personale, che passa attraverso un lungo periodo di sofferenza, di mortificazione per sé stessi e di frustrazione.
La vita comincia quando smetti di lavorare non ha nulla a che fare con il miraggio, di molti in questo momento, di una pensione d’oro e del godersi la vita, ma del momento esatto in cui “smetti di lavorare” per nascondere chi sei perché hai paura di non ottenere l’approvazione degli altri. Joy dà un senso smisurato alle opinioni dei colleghi e capi come se quelle fossero le opinioni che contano, ma non è così. Il problema di ingigantire opinioni delle persone che ci girano intorno si riconduce solo alla mancanza di autostima e di scarsa fiducia in sé stessi.
Ho rivisto molti miei amici ed anche me stessa in questo libro. Complice una scrittura garbata ma diretta, che trasmette le sensazioni come se le vivessi in prima persona La vita comincia quando smetti di lavorare è uno specchio del percorso lavorativo di milioni di persone. In effetti per Joy non è importante guardare gli obiettivi che ha raggiunto ma solo quelli che “non” ha ancora raggiunto e quindi non riesce non solo a vedere il suo vero valore, ma a pensare di non essere mai abbastanza e non poter migliorare.
Sentirsi giudicati, criticati, presi in giro, mortificati non aiuta per nulla la nostra self-confidence e questo, in casi estremi di sensibilità, può portare a dei veri shock emotivi.
Molto brava Raphaëlle Giordano che ci fa volere per tutti noi un Benjamin o una Carmen a sostenerci e soprattutto a ricordarci di volerci più bene.
Un libro sicuramente da leggere, interiorizzare e su cui riflettere, perché quando tutto si ridimensiona anche i giganti diventato nani.
Antonella Flavio