Autore: Gabrielle Zevin
Pubblicato da Nord - Maggio 2016
Pagine: 228 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa Nord
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Ogni persona racchiude in sé una moltitudine di sfaccettature. Alcune di esse rimangono latenti, altre si palesano nel tempo o a seconda delle situazioni. Innamorarsi di qualcuno significa apprezzarne ogni singola sfumatura, dalle tinte chiare a quelle sporcate di nero. Questa è l’eredità che un giovane padre, gravemente malato, decide di affidare alla sua piccola, scrivendole una lettera dai toni scanzonati ma capace di arrivare al cuore.
N – per tutte le pagine di L’altra metà del mondo non sarà concesso conoscerne il nome – è ancora molto giovane quando scopre di essere gravemente malato e di non avere molto tempo a disposizione. N. è devastato dal dolore. Non da quello fisico, che lo costringe a letto e lo rende totalmente dipendente dagli altri, ma da quello dell’anima, legato all’idea che sua figlia di sei anni rimarrà presto orfana e dovrà crescere senza l’affetto di una madre e di un padre. N. decide allora di scrivere una lunga lettera alla piccola Jane. Con un tono ironico e spensierato, nonostante la durezza del momento, N. racconta alla figlia di come ha conosciuto sua madre, Margaret, e del loro amore che, nonostante i momenti difficili, li ha sempre riportati lungo lo stesso binario.
N. sceglie di rivolgersi a Jane con una metafora. Le racconta del suo viaggio a Margarettown, la cittadina in cui sua moglie è nata e cresciuta. Qui N. ha trascorso un’intera estate con Maggie e ha avuto modo di conoscere tutte le donne della sua famiglia: la piccola May, una bambina solare e molto intelligente; Mia, una diciasettenne schiva con la passione per la pittura; Marge e il suo odio per gli uomini e, per finire, la vecchia Margaret, con la sua saggezza e la sua capacità di capire le persone. N. spiega a Jane che tutte queste donne, così diverse nei modi e nell’aspetto, non erano altro che molteplici sfaccettature della medesima persona: la sua Maggie. E lui aveva imparato ad apprezzarle tutte, da May a Margaret, perché innamorarsi veramente di qualcuno significa proprio questo: amarne ogni singolo aspetto. Sempre.
Questa è l’eredità che N. decide di lasciare alla figlia, ricordandole che sua madre non era solo la donna debole e depressa che si era tolta la vita qualche anno prima, ma una molteplicità di donne che avevano saputo farlo innamorare ogni giorno di più.
L’altra metà del mondo celebra l’amore. L’amore tra uomo e donna. L’amore tra fratello e sorella. L’amore per un figlio. Gabrielle Zevin, dopo il successo di La misura della felicità, torna in libreria con un romanzo dai toni dolci e spensierati capace di far divertire, commuovere e, soprattutto, riflettere.
Approfondimento
Alcuni libri fanno piangere, alcuni hanno qualcosa da insegnare, altri trasportano in realtà e mondi nuovi. L’altra metà del mondo è invece quel genere di romanzo che un lettore dovrebbe scegliere quando ha voglia di concedersi una coccola. Una storia d’amore dove non esistono giudici o giudicati. N. – forse l’autrice non da un nome al personaggio per permettere a ciascun lettore di immedesimarsi in lui – insegna che è facile essere innamorati quando tutto è nuovo e facile, ma lo si è veramente solo se si riescono a superare i momenti scomodi e quelli difficili.
Gabrielle Zevin ha steso un romanzo semplice ma con un carattere originale. La metafora utilizzata per rappresentare le molteplici sfaccettature di ogni persona è avvincente ed efficace. Lo stile di scrittura che l’autrice adotta è del tutto inusuale ma perfetto per accompagnare il lettore lungo tutto il percorso scandito dal romanzo. In particolare la vicenda viene raccontata da tre punti di vista diversi: quello di N., dove l’io narrante fa da padrone, quelli di Jane e Margaret, dove invece la narrazione procede sotto il comando della terza persona.
La curiosità dettata dalla trama e lo stile coinvolgente dell’autrice, portano a divorare il libro in poco tempo. Tuttavia è solo dopo aver assaporato anche l’ultima pagina che è possibile apprezzare veramente il messaggio racchiuso nel romanzo.
Un libro adatto per prendersi una pausa e coccolarsi un po’.