Autore: Franco Faggiani
Pubblicato da Fazi - Aprile 2020
Pagine: 20 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893258029
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📙 Versione Kindle
La surreale situazione di isolamento dovuta al coronavirus raggiunge le tanto amate montagne di Martino e Leonar-do portando però con sé un inaspettato ed emozionante incontro.
La primavera è in arrivo ma quest’anno ha qualcosa di strano, esplode in solitudine ed è prepotente mentre il mondo è paralizzato da una pandemia che si propaga velocemente.
Martino e Leonardo osservano questo scenario dal loro piccolo borgo nelle Alpi Piemontesi sentendosi protetti dalle loro montagne ma allo stesso tempo allarmati dalla paura che la gente invada i loro luoghi ritenendoli l’unica via di fuga da questo virus micidiale.
Una mattina Leonardo scorge due tende da campeggio nel loro giardino e si precipita a controllare chi vi alloggia all’interno ed è qui che conosce Pietrino, un ragazzone autistico, e suo fratello Federico approdati in questa zona per portare a termine una missione molto personale.
Inizialmente Martino e Leonardo sono restii nell’approfondire la conoscenza dei nuovi visitatori ma alla fine, mossi dalla compassione e dalla condivisione delle loro storie, decidono di aiutarli e guidarli per portare a termine il loro compito.
Un racconto breve, semplice ma estremamente profondo.
Approfondimento
Martino e Leonardo hanno scelto da tempo di trasferirsi in un piccolo borgo e quindi sono già abituati a condurre una vita solitaria e ad avere rapporti minimi con le persone per questo il pericolo del contagio non è una cosa che li preoccupa.
Ciò che teme, soprattutto Martino, è che le persone che abitano nelle città decidano di rifugiarsi in montagna e questo lo induce a seguire in modo quasi ossessivo qualsiasi notizia sulla pandemia invece Leonardo reagisce in modo più spensierato e ottimista riuscendo anche a ironizzare sull’argomento.
Mi è piaciuto molto il passaggio in cui, prima dell’arrivo dei visitatori, Martino riceve una telefonata da un suo ex compagno di redazione. Si tratta della solita telefonata sterile e di circostanza che però lo induce a riflettere sulla natura dei rapporti e a comprendere quali siano quelli genuini e spontanei e che quindi meritano di essere coltivati.
Sono convinta che la pandemia abbia mostrato la vera essenza delle persone, facendo emergere chi è veramente interessato a mantenere un rapporto e chi invece è solo di passaggio nella nostra vita.
L’arrivo dei visitatori potrebbe rappresentare una minaccia invece, Pietrino e Federico, sono accolti con cautela e gentilezza e ben presto scopriranno di avere in comune diverse cose con i padroni di casa infatti ciò che accomuna i personaggi del romanzo sono il motivo della missione, che è compresa e condivisa specialmente da Leonardo che non perde tempo a raccontare la sua esperienza molto simile, e l’autismo che lega Pietrino e Martino.
L’essenza rispettosa e benevola dei visitatori viene percepita dai padroni di casa che decidono di supportarli e consolarli lungo il cammino che li porterà all’epilogo del loro importante incarico.
Questa storia si svolge in poche pagine ma sa toccare con semplicità uno degli argomenti più attuali e delicati che tutto il mondo è stato costretto ad affrontare, uno scenario terrificante che ha occupato diversi mesi della nostra vita.
Induce con delicatezza a rivalutare la nostra scala dei valori, il nostro tempo che non è mai abbastanza ma che spesso riempiamo di cose vuote e inutili, ci spiega l’importanza di un dolore che viene condiviso senza troppe parole ma con grande empatia e la forza delle piccole cose che diventano preziosi sostegni a cui aggrapparsi quando tutto sembra essere perduto.
Consiglio assolutamente questo libro perché offre un’opportunità per cambiare, per salvare quello che di buono questa pandemia ci ha fatto scoprire e cioè che basta poco per essere felici e spesso non siamo in grado di rendercene conto perché troppo presi dalla nostra vita frenetica e sempre alla ricerca di qualcosa.
Abbiamo avuto la possibilità di rallentare e di capire che la felicità è fatta di momenti, di persone care, di legami profondi e di piccole e semplici cose che non possiamo più ignorare.
Petra Raimondi