Autore: Rosario Pellecchia
Pubblicato da Feltrinelli - Marzo 2021
Pagine: 272 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807034305
ASIN: B08M9PZJDG
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Genny non capisce come le persone riescano a sopravvivere senza il minimo contatto umano, comportandosi come macchine senza sentimenti. Per lui questo concetto è inconcepibile. È proprio per questo che ha deciso di essere un rider, perché ha bisogno di contatti umani. Anche il solo immaginare la vita delle persone a cui porta le consegne, lo fa sentire bene. Basta poco per farlo sognare a occhi aperti.
“Lei lo sa che la conversazione più lunga che avrà con i clienti saranno cinque secondi sullo zerbino, vero?”
“Sì, ma in cinque secondi si possono scoprire un sacco di cose. Le case, per esempio, hanno ognuna un odore diverso. Si capisce tanto dall’odore di un appartamento.”
«Perché vuole fare il rider?»
«Gliel’ho già detto: le vite degli altri.»
Gennaro di Nola, detto Genny, è un ragazzo napoletano che si è trasferito a Milano. Come lavoro, fa il rider. E gli piace. Nessuno gli crede, perché quello del rider è un lavoro faticoso. Ma lui è sincero. A lui piace entrare in contatto con le persone, seppur per un tempo infinitamente breve. A lui piace sbirciare attraverso le porte, vedere l’interno di un’abitazione: gli fanno comprendere meglio chi sono le persone che si ritrova davanti. Un altro vantaggio è che questo lavoro lo sfianca a tal punto da impedirgli di pensare, di provare il dolore di una ferita non ancora rimarginata. Questo mestiere potrà anche sembrare monotono, ma non lo è. Può capitare di incontrare una vecchietta bisognosa di compagnia o un dodicenne con la tua stessa sofferenza impressa negli occhi.
Le balene non mangiano da sole non racconta una singola storia, ma un intreccio di molte vite e fa riflettere su come esse si incontrino, si incrocino e si leghino indissolubilmente tra di loro. L’anello che lega tutti i capitoli tra di loro è il cibo: ognuno ha una storia e un’importanza rilevante. Il tema principale è quello dell’amore visto in tutte le sue forme, che è la vera e propria colonna portante dell’opera.
“A volte il destino si mette di traverso, sai?”, gli dice la signora Maria con un sospiro. “Però sei talmente giovane e forte che, se pedali veloce, non riesce più a starti dietro.”
Approfondimento
Leggendo, mi sono appassionata al personaggio di Genny. Lui è una persona che vorresti avere come amica: è genuino, onesto, gentile e assennato. Ciò che più mi ha colpita è la sua spiccata fantasia, sempre pronta a prendere il volo verso nuovi e inesplorati orizzonti. Non accetta che la maggior parte delle persone viva la vita passivamente, partecipandovi, ma senza prenderne veramente parte. Lui ci si butta a capofitto, cerca di viverla appieno, osserva e canalizza tutto ciò che nota, sperando di soddisfare la sua innata curiosità. Il mestiere del rider è il suo modo di approcciarsi alla vita.
Al contrario degli altri suoi colleghi, infatti, lui ripensa continuamente alle persone cui ha portato le ordinazioni. Spesso si chiede che lavoro facciano, cosa faranno dopo che lui se ne sarà andato, che sentimenti provino. A Genny piace lambiccarsi il cervello alla ricerca delle risposte a queste domande, non sarebbe soddisfatto se non le trovasse. Genny è una persona che la vita ha provato a buttare giù, ferendolo, ma lui si è sempre rialzato con grinta, cercando di fronteggiare il dolore che lo attanaglia ogni giorno, determinato a uscirne vincitore.
Le balene mangiano da sole è un libro che ti tocca nel profondo, coinvolgendoti e facendoti immedesimare nei personaggi. È una lezione di vita che ti fa comprendere l’importanza di non smettere mai di credere nell’importanza e nella bellezza dell’amore.
“E il tuo sogno, invece, qual è?” […] “Vorrei che le persone fossero più felici”.