Autore: Marcel Aymé
Pubblicato da L'orma - Aprile 2020
Pagine: 34 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook
ISBN: 9788831312370
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Sabine è una giovane donna francese che vive il suo matrimonio con un uomo ordinario nascondendo un segreto del tutto straordinario che la riguarda molto da vicino. Sabine possiede un dono incredibile che è riuscita a tenere gelosa-mente nascosto per tanto tempo. Ma il fortuito incontro con un giovane artista farà vacillare la sua fermezza d’animo.
Una gioia talmente bella da non sembrare di questo mondo.
Un dono tanto incredibile come quello dell’ubiquità può essere nascosto forse a lungo, ma non certo per sempre, eppure è quello che riesce a fare Sabine, moglie apparentemente devota di un normale funzionario, a Parigi, in un’epoca non ben precisata. Sabine comprende che questa sua particolarità potrebbe spaventare il marito se ne fosse messo al corrente, quindi decide di goderne inizialmente per proprio conto, sdoppiandosi in caso di utilità come ad esempio l’avere molte sé stesse con le quali dialogare in un noioso giorno di pioggia. Purtroppo, i segreti, come le bugie, hanno le gambe corte e un giorno Antoine, il consorte, rientra a casa in un momento poco opportuno, quando Sabine non è sola, ma più d’una! Il marito, dotato d’animo nobile e ciecamente fiducioso nella moralità della moglie, crede di essere affetto da un qualche disturbo fisico che gli provoca le traveggole! Iniziando a curarsi per tale fantomatico malanno, spinge la moglie a diventare più spregiudicata, approfittando sempre più spesso della sua singolare capacità. Ma può bastare un solo uomo ad una donna che può moltiplicare sé stessa per un numero infinito di volte? La risposta può essere una sola e la scintilla che incendia l’animo irrequieto di Sabine nascerà dall’incontro del tutto casuale con un giovane di nome Théorème, presunto artista di bell’aspetto e altrettante speranze, il quale circuisce Sabine tanto da spingerla a vendere i suoi gioielli per mantenerlo. Quando Sabine è con Antoine, mentre il suo doppio è con Théorème, le si dipinge in volto un’espressione angelica, tale da esprimere “una gioia talmente bella da non sembrare di questo mondo”. O almeno il povero marito ingenuo e devoto ha quella convinzione. Invece Sabine esprime il suo amore per qualcun altro, per quell’artista che le fa perdere la testa fino al punto di pensare di rivelargli il suo segreto. Ma una tale decisione potrebbe portare a dei risvolti drammatici, oppure dare a Sabine la libertà di raggiungere quell’amore che insegue di nascosto, spinta da una cieca passione che “la fa pregare soltanto per lui, affinché la bellezza della sua arte si facesse ogni giorno più splendente”.
Le Sabine è un piccolo libro che vuole essere una grande allegoria della vita, da un punto di vista femminile, in un’epoca in cui il femminismo ancora non aveva messo radici. La vita matrimoniale, o comunque amorosa, rimane al centro del romanzo per tutta la sua durata. Questa è rigorosamente insoddisfatta e spinge la protagonista alla continua ricerca di un uomo migliore al quale legarsi, come unica risposta alla ricerca di una realizzazione intima e personale.
Approfondimento
Leggendo questo singolare racconto di Marcel Aymé pare che l’autore abbia voluto rappresentare in chiave fantastica quella che era la parabola della vita femminile nella sua epoca. Sabine, la protagonista, non ha un lavoro, è sposata con un uomo buono, onesto e benestante, che forse stima, ma non ama. Infatti, si annoia e si “sdoppia” per tenersi compagnia mentre il marito è al lavoro. Si invaghische di un giovane artista, affascinante, ma non del tutto onesto, il quale diventerà solo il primo di moltissimi amanti dei suoi altrettanti doppi, diventando un’icona di quell’insoddisfazione che forse all’epoca le donne non avevano il coraggio di esprimere. Purtroppo, questa scontentezza è relegata al lato romantico dell’animo femminile, come se fosse l’unico da analizzare e in questo senso il romanzo rivela la sua datazione. Interessante l’abietto personaggio che compare verso la fine del racconto, “il gorilla” che punisce con la sua brutalità Sabine/Louise, che vuole forse significare come la testardaggine femminile debba arrivare a toccare il fondo, prima di comprendere i propri errori!
Lettura insolita, ma scorrevole, a tratti grottesca, a tratti drammatica. Consigliata a chi ama il genere steampunk, con un punto di vista alternativo sul genere fantastico d’epoca.
Francesca Balacco