Autore: Benedetta Gargano
Pubblicato da Solferino - Maggio 2021
Pagine: 304 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Narratori
ISBN: 9788828204268
ASIN: B093ZY667X
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Può il vento del cambiamento vestire gli abiti di una nonna quasi centenaria da ospitare e da accudire? Può una nonnina ringiovanire nei suoi ultimi anni di vita e diventare un mito nel mondo dei social? Può il rapporto tra una nipote e una nonna essere una storia d’amore bella e commovente?
Benedetta Gargano ci racconta questo in L’invenzione della felicità: la sua storia d’amore con nonna Elisa.
“Mia nonna, il reperto archeologico, era sempre stata il centro della mia vita. L’amore pazzo, quello che domina le tue scelte, che fa apparire ogni sacrificio lieve al punto di non esserlo, quello che ti fa sentire salvo e disperato, compreso in ogni tua cellula, io lo avevo provato solo per lei.”
Benedetta e Paolo sono una coppia stabile, una di quelle coppie che (ormai) paiono avere un unico pensiero, essere un’unica entità.
Paolo e io avevamo finito con l’esistere soprattutto come coppia.
Una coppia fatta di abitudini e di riti consolidati, di monotonia, forse. Una coppia che non è riuscita ad avere figli. Ma un giorno in casa irrompe nonna Elisa e tutto cambia. Cambiano gli spazi da dividere (nonna si porta al seguito anche il passaggio di due badanti che si alternano nell’accudirla), cambiano i silenzi e le solitudini (nonna canta, racconta, dice sempre la sua), cambia il modo di dover gestire il tempo, si creano nuovi iter, nuovi compromessi anche.
Nonna Elisa è una forza della natura: una tifosa sfegatata del Napoli, un’amante del cibo e degli uomini (ma solo degli attori del cinema, perché la fedeltà per il marito non si tocca!).
-Ma quanto mi piace ‘stu Bruce Willis tutto zozzoso e ciaccato!
– Nonna, ma c’è un uomo che non ti piace?
-Uh, a bizzeffe! Ma cerco di non pensarci. Mi concentro sul bello delle vita io, certo non sul brutto
Nonna Elisa trova una nuova vita a casa di Benedetta, scopre internet, diventa una dipendete da Daipan (così ha ribattezzato l’Ipad); ma anche Benedetta, con il supporto della nonna, scoprirà il modo di liberarsi delle sue paure e delle sue vergogne e di cambiare. Ma, soprattutto, di credere in sé stessa.
Benedetta attraverso un atto di generosità (di amore!) arriverà a scoprire la sua forza e la sua determinazione perché
Per essere felici ci vuole coraggio.
E il coraggio a volte sta proprio nel provare a uscire dalla nostra zona di conforto
Benussi’, tu mi stai regalando la cosa più bella per una vecchia: una vita piena di novità.
Benedetta Gargano scrive un libro carezza, un libro che regala una ventata di belle emozioni. Un libro che fa sorridere, anzi proprio ridere in alcuni passaggi: le conversazioni tra nonna e nipote che dividono un capitolo da un altro sono un vero spasso
…gli uomini sono fatti così, prima o poi ti deludono sempre.
– Va be’ adesso però non generalizzare. Non vorrai mica sostenere che tutti gli uomini sono deludenti!
– No, hai ragione, ho esagerato. Tutti tranne Sean Connery.
– …
E ci sono molti riferimenti a quei film che nonna e nipote guardano insieme o separate (una sulla televisione e una sul daipan) o alle serie televisive (quello, del resto, è il mondo di Benedetta Gargano: sceneggiatrice televisiva di serie tv molto conosciute).
Vediamo un po’ cosa combina stasera Walter White.
Dove i protagonisti, a volte, vengono indicati senza il riferimento alla serie televisiva, quasi fossero personaggi della vita reale.
Nemmeno Don Draper beve prima delle otto del mattino.
E poi c’è il cibo, raccontato e fotografato. Cibo che diventa esso stesso ricordo di quelle origini che la nonna tramanda, ma anche veicolo verso qualcosa di nuovo.
L’invenzione della felicità è un libro che diventa spinta motivazionale per ogni persona che ha un sogno o un desiderio nel “famoso” cassetto e troppa paura, o troppa poca fiducia in sé stessa/o, per portarlo avanti. È un libro sulle seconde opportunità o seconde vite, che pare urlarci che i desideri non hanno scadenza, come non lo ha il tempo di decidere di cambiare o di iniziare a vivere.
-Benussi’ mia, da quanto sto qua mi sento dieci anni di meno.
-Quindi ti senti come se avessi ottantasette anni?
-No, hai ragione… mi sono sbagliata. Me ne sento ottantacinque.
Approfondimento
Ho pianto, lo confesso. L’ho fatto un attimo prima di chiudere il romanzo di Benedetta Gargano. Ho sentito forte la malinconia per nonna Elisa, un personaggio che riesce a entrarti nel cuore (come lo ha fatto in tutti quelli che hanno seguito le sue vicende su Facebook, dove Benedetta Gargano pubblicava aggiungendo #ioamomianonna – e portando tutti i suoi lettori ad amare quella nonna), ma ho sentito anche la nostalgia per la mia di nonna, quella che ormai da tempo non c’è più, ma che come nonna Elisa per Benedetta, fa parte della mia storia e comunque un poco con me c’è ogni giorno.
L’invenzione della felicità è uno di quei romanzi che ti spingono a ringraziare l’autrice, anche solo per lo spiraglio di speranza che ti hanno portato, per il pensiero, o la domanda, che ha mosso in te: quando si fa una buona azione chi è che ci guadagna veramente? Chi la compie o chi la riceve?
– Nonna, oggi non me lo dici che mi vuoi bene?
– No.
– E perché?
– Perché se si dicono troppo spesso, le parole d’amore perdono valore.
– Va be’, me ne farò una ragione.
– E poi ricordati che le parole d’amore più belle sono quelle mute
La saggezza della nonna…