Autore: Federica Formiga
Pubblicato da Laterza - Aprile 2021
Pagine: 216 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Manuali Laterza
ISBN: 9788859300649
ASIN: B0924MNLGF
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Federica Formiga spiega quali siano gli elementi che identificano il prodotto librario e propone, in un percorso sistematico attraverso i secoli, le tappe del suo sviluppo e i suoi maggiori protagonisti. Partendo dalle prime forme di testo scritto, passando per il Quattrocento e Cinquecento, dove il libro diventa oggetto in grado di contenere testo in quantità considerevoli, prodotto a costi relativamente bassi e capace di resistere nel tempo, per arrivare al Settecento e all'Ottocento, i secoli di svolta per gli autori, che iniziano a vivere del lavoro della propria penna, mentre gli editori si aprono alle nuove tecniche di stampa, che hanno lanciato il libro verso la modernità, passando dalla censura e dai diritti editoriali. Infine, agli e-book è riservata l'ultima parte, in cui si cerca di capire quali, forse, nuovi scenari aspettano il libro.
La rivoluzione culturale era ormai iniziata, e avrebbe avuto effetti di incalcolabile portata per un approccio standardizzato al sapere e alla scienza, alla diffusione e alla condivisone della conoscenza, con l’espansione della repubblica delle lettere e il fermento costante verso il progresso, che avrebbero condotto l’umanità all’epoca moderna, i cui elementi essenziali, a detta di Bacone nell’Aforisma 129, furono la bussola, la polvere da sparo e, appunto, l’invenzione dei caratteri mobili.
Oggetto quotidiano, amato e bistrattato, fonte di studio e di preoccupazione, ma anche di svago e di riflessione, il libro fa parte del nostro quotidiano, raccoglie le fiabe delle nostre notti da bambini e le storie che da grandi ci fanno addormentare; insomma niente ci è più familiare e consueto di un libro. Ma come è nato il libro, come questo oggetto quasi magico ha attraversato i secoli, modellandosi sui cambiamenti della società e sui diversi modi di trasmissione del sapere? Per rispondere a queste domande, Federica Formiga imbarca il lettore in un viaggio affascinate attraverso i secoli e le trasformazioni della società, per vedere come il libro si è andato trasformando, migliorando, perfezionando sino a diventare davvero l’invenzione perfetta, quasi non più suscettibile di cambiamenti.
Il lettore però deve fare attenzione, perché è un viaggio tanto affascinante, quanto difficile e che richiede impegno e pazienza, perché lo obbliga a riflettere, a studiare, a conoscere, a entrare nell’essenza delle cose, a cercare attraverso le trasformazioni dell’oggetto “libro”, anche le evoluzioni della società, la diversa consapevolezza dell’accesso al sapere e la diffusione stessa della conoscenza; ma allo stesso tempo è un viaggio incredibile che guarda dentro la società, dentro la struttura evolutiva dell’uomo, ne comprende le trasformazioni economiche e persino legislative. Parlare del libro è parlare dell’invenzione della stampa, delle corporazioni di stampatori, ma anche degli editori e degli scrittori, che vivono di libri e parole, significa scoprire che con la nascita del libro nascono anche le prime norme che regolano e proteggono la proprietà intellettuale, significa riconoscere l’esistenza e lo sviluppo di una legislazione sul diritto d’autore, che presuppone l’esistenza dell’industria editoriale che diviene fatto sociale di rilevanza economica.
Accanto all’invenzione “libro”, al suo modificarsi, ala suo evolversi dal papiro alla carta stampata, passa anche tutta l’evoluzione sociale ed economica della diffusione del sapere, che da appannaggio di pochi, diventa non solo alla portata di tutti, ma influisce in modo determinate sulla struttura economica e giuridica della società, generando un settore economico-sociale che prima di allora non era mai esistito. Accanto al libro, scopriamo una rivoluzione, che spesso avviene anche fuori dalla percezione del lettore e che continua instancabilmente ancora oggi.
L’invenzione perfetta non è certo un romanzo di facile lettura, ma allo stesso tempo è una lettura affascinante, che ripercorre accanto alla storia del libro la storia stessa della evoluzione socio-culturale dell’uomo; parlare del libro non significa solo parlare della trasposizione delle parole su un supporto cartaceo o digitale; ma significa aprire un orizzonte di analisi che travalica il tempo e lo spazio, che coinvolge il pensiero, le parole, la diffusione del sapere, l’industria editoriale e parte della forma stessa della nostra società; significa aprire gli argini di una rivoluzione silente che dal papiro passa all’e-book, portando con sé un modello di trasmissione del sapere che nasce e si modifica di pari passo con la struttura socio-culturale dell’uomo
Approfondimento
Il libro è davvero un’invenzione perfetta, quella che dopo una serie di invenzioni e di novità, non è ulteriormente modificabile; è quell’invenzione che ci accompagna nei lunghi viaggi, nelle notti insonni, nelle lunghe attese, l’invenzione che ci fa andare lontano pur restando seduti sul divano di casa; ma è anche quell’invenzione che ha attraversato i secoli, ha diffuso il sapere e tramandato la storia, che ha permesso di ricostruire il lungo viaggio dell’uomo attraverso i secoli, le battaglie e le civiltà. I modelli e le tecnologie nel corso dei millenni si sono continuamente rinnovati dando al libro la forma che vediamo oggi: maneggevole, pieghevole, flessibile, cartaceo o digitale; in qualsiasi maniera voglia il lettore, compagno discreto e vettore di storie e di mondi.
La perfezione della forma materiale raggiunta dal libro cartaceo, dovuta al raffinato equilibrio tra complessità e semplicità continuerà a regalarci i suoi frutti: attraverso questo piccolo e flessibile oggetto continueremo a reinventare mondi e a raccontare storie.