Autore: John Meade Falkner
Pubblicato da Neri Pozza - Settembre 2016
Pagine: 153 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura
Collana: I neri
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La stanza di John trasuda amore. Il suono dolce che fuoriesce dalle corde del violino, impregna l'aria di magia e di poesia. Ma improvvisamente, tutto cambia; un cigolio, un rumore la interrompe e tutto diventa ossessione.
John Maltravers, nobile di famiglia, frequenta l’università di Oxford nel 1841. È molto bravo nello studio, ma, soprattutto, è appassionato di musica e suona il violino in maniera eccellente. Nel college conosce uno studente, Mr William Gaskell, che come lui è un ottimo musicista di pianoforte. Quasi tutte le sere si incontrano nella sua camera per suonare insieme. William trascorre un breve periodo in Italia e al suo ritorno regala all’amico degli spartiti di musica italiana senza nome e senza titolo, tranne uno: l’Areopagita. Decidono di suonarla, ma accade qualcosa di strano: un rumore, uno scricchiolio di sedia, come se qualcuno si fosse seduto e ascoltasse quel suono soave; tale rumore si ripete alla fine del pezzo, quando “la presenza” si alza e se ne va.
I rumori di una persona che si siede e si alza erano così marcati che non mancava di fare loro una forte impressione.
In seguito a questo episodio, John ritrova in un armadio a muro nascosto uno Stradivari antico, e, senza conoscerne la provenienza, inizia a suonarlo e a farlo suo.
Nel frattempo John conosce Mrs Constance Temple, si innamora e convolano a nozze. Da questo matrimonio nasce il piccolo Edward. Sembra tutto perfetto, ma John subisce un declino psicologico, che lo porterà gradualmente alla follia. Lo Stradivari e l’Areopagita sono circondati da una maledizione e dalla comparsa “dell’ombra”:
Vide o credette di vedere, una sorte di penombra che pareva prendere forma umana.
Abbandona la sua famiglia, per vivere la vita di “quell’ombra” e portarla a termine.
Lo Stradivari perduto è un classico psicologico, quasi un giallo, in quanto contornato da una figura misteriosa per tutta la durata del romanzo.
Leggendo le sue pagine, il lettore entra nel mondo dell’Inghilterra del 1800: il mondo dei palazzi sfarzosi, degli stemmi di famiglia, dei grandi balli e delle grandi orchestre; il mondo soave della musica del violino che, trasporta, chi lo ascolta, in una nuova dimensione.
La gagliarda, che suoniamo di continuo, ha un’eccezionale capacità di stimolare la fantasia a immaginare o a riprodurre scene di un tempo.
Ma la musica soave, viene ingrigita dall’esasperazione di John, che si sente imprigionato da quella musica; e che diventa esasperazione, malattia, solitudine.
Sono sicuro che se un certo tipo di musica è benefico ed edificante, altre melodie hanno un effetto altrettanto nocivo e snervante.
I personaggi rappresentano diverse categorie caratteriali: John, è la debolezza mentale e psichica, è facilmente suggestionabile e perde il contatto con la realtà; Mrs Costance Temple, la moglie, una donna fragile, incapace di mettersi nei panni del marito e di capirne la sua fragilità; Sophia Maltravers, la sorella di John, rappresenta la donna forte, capace di gestire le situazioni più difficili, una donna caritatevole, devota al fratello e alle tradizioni di famiglia anche nei momenti meno facili; Mr Gaskel, l’amico menefreghista, superficiale, viziato, ma fedele al sentimento dell’amicizia.
Approfondimento
John Meade Falkner è un romanziere e poeta inglese, che ha in comune con il protagonista, oltre alla nazionalità, anche l’aver studiato a Oxford. Con Lo Stradivari perduto ha voluto così rappresentare la sua società e la sua voglia di viaggiare. Scrive questo romanzo con la struttura di una lettera scritta dalla zia al nipote e dall’amico Gaskel. In questo modo rende il lettore partecipe delle ansie e delle paure vissute dai protagonisti con la stessa intensità.
Questo libro lo consiglierei a vari lettori, come ad esempio a chi ama lo stile gotico e la suspense della paura o a chi apprezza i classici e le descrizioni specifiche. Ma personalmente invito i lettori a leggere questo stupendo romanzo e a farsi trascinare dalla bellezza della musica, e perché no, anche a immaginare di ballare nelle grandi stanze da ballo con il proprio principe azzurro o dama da ballo, pensando che, intorno a quelle mura, qualche segreto aspetta di essere svelato a ogni passo di danza.
Emanuela Cassone