
Autore: Bea Buozzi
Pubblicato da SEM - Giugno 2020
Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura, eBook

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Diana Spensi ha tutto dalla vita: un fidanzato bellissimo, una casa in centro a Milano e il lavoro della sua vita, redattrice di punta del magazine di viaggi “She Travel”. Ma quando un brutto giorno tutto va a rotoli, è costretta a ricominciare da capo e guardare la propria vita, oltre la soglia dei trent’anni, da un diverso punto di vista.

“Dietro a un miraggio c’è sempre un miraggio da considerare, come del resto alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricominciare.” (Francesco De Gregori)
Diana ha superato gli -enta, ha un fidanzato catalano di rara bellezza che si è trasferito nel suo appartamento nel centro di Milano e il lavoro che ha sempre sognato: è la penna di punta del magazine mensile “She Travel” dedicato al mondo dei viaggi. Ma quando un giorno perde ogni cosa, è costretta a fare i bagagli della sua vita perfetta, salire su un treno e tornare da dove viene e da cui sua madre, Regina, non se n’è mai andata, una casa popolare dell’hinterland milanese. Ma Diana non porta quel nome a caso, perché è nata il 29 luglio 1981, il giorno in cui Lady D divenne la regina preferita dal popolo inglese: una regina senza corona, dunque, ma pur sempre una donna destinata a far parlare di sé.
Dal crollo della sua vita Diana si rialza infatti con un ottimismo che ha il sapore delle parolone da guru della madre e nel giro di pochi giorni, non senza l’aiuto della fedele amica Sofia, mette in piedi un blog di viaggi a basso budget, si fa un viaggio a Londra dove conosce persone con cui ritroverà il successo professionale e, perché no, anche il vero amore.
Bea Buozzi scrive in modo chiaro e sincero, anche se troppo didascalico per essere un romanzo in prima persona e che si può far rientrare nella narrativa di formazione e di amore. La sua protagonista rispecchia tante donne, troppe, che si sono viste chiudere le porte in faccia per l’età, per i tagli ai budget dell’azienda, e che sono scese a compromessi con la propria vita privata del tutto inutilmente. Per questo, Diana è un incoraggiamento a tutte (ma anche a tutti, è un discorso generale) per non lasciarsi mai abbattere dai casi della vita e usare le proprie qualità e le proprie passioni per noi stesse, senza permettere agli altri di demolirci per qualsiasi cosa non sia considerata accettabile dalla società. È inoltre un evidente esempio di come funziona l’agghiacciante mondo dei contratti: una carriera pluriennale fondata su un contratto di collaborazione esterna può essere demolita da una stagista che con le unghie e con i denti riesce ad accaparrarsi il contratto a tempo indeterminato. È la vita, purtroppo.
Non ho personalmente apprezzato la dinamica di relazione tra Diana e il suo primo fidanzato Gabriel, che naturalmente si rivela altro dal modello di Armani che accoglie la sua partner mezzo nudo e con la cena pronta. Capisco che l’amore sia cieco, che ogni relazione sia diversa e che nessuno possa giudicare da fuori le dinamiche di una coppia, ma non potrei mai prendere ad esempio né accettare che una persona (partner, sorella/fratello, amico/a) viva sulle mie spalle senza dare un benché minimo segno di voler essere un sostegno valido, per di più portando in casa mia uno sconosciuto suo compagno, rendendo la casa un magazzino per le sue pretese artistiche, usando la mia carta di credito come una banca illimitata e, cosa ancora peggiore di tutte, imponendo la dieta e lo stile di vita.
Approfondimento
Nulla a parte il blog naticonlavaliga.com è vero, tranne i viaggi e le (dis)avventure. Il blog esiste davvero, è piuttosto somigliante alla descrizione fatta nel romanzo ed è un coacervo di suggerimenti e storie sul mondo dei viaggi, soprattutto low cost.
Il fatto che questo romanzo sia stato pubblicato durante la crisi mondiale a causa della pandemia è molto importante: laddove i confini geografici sono chiusi, quando le paure peggiori fanno capolino nelle nostre vite come la perdita del lavoro o del partner, la possibilità di rimanere soli con se stessi è un trampolino di lancio per ripartire da zero ed essere più creativi di quanto siamo mai stati prima.
La forza interiore è la protezione più potente che hai. Non aver paura di assumerti la responsabilità della tua felicità (Dalai Lama).
Laura Pegorini