Autore: Isabelle Allende
Pubblicato da Feltrinelli - Ottobre 2019
Pagine: 352 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807033438
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Terribili scenari di guerra si intrecciano ad una vicenda di riscatto umano, una storia d’amore, un affresco di resistenza, integrazione e resilienza in un libro in cui storia ed immaginazione si fondono con la maestria a cui Isabel Allende da sempre ci ha abituati. Un omaggio alla memoria, una dichiarazione di amore al Cile, a Salvador Allende e a Pablo Neruda in una storia di esilio e di speranza.
Quel 3 settembre del 1939, il meraviglioso giorno dell’arrivo in Cile degli esuli spagnoli, in Europa scoppiò la Seconda guerra mondiale.
Il 3 settembre 1939 il piroscafo francese “Winnipeg”, salpato un mese prima dalla Francia, approda nella città cilena di Valparaíso, “lungo petalo di mare e neve”. A bordo della nave, tra gli oltre duemila spagnoli fuggiti dalla madrepatria in cui, al termine della Guerra Civile, il potere è stato assunto dal generale dittatore Francisco Franco, il Caudillo, si trovano anche Roser e Victor, pianista di talento lei, giovane studente di medicina lui.
Quel giorno d’estate a Bordeaux, il 4 agosto del 1939, sarebbe rimasto impresso nella memoria di Victor Dalmau, di Roser Bruguera e degli oltre duemila spagnoli che partivano per quel paese bislungo del Sudamerica, aggrappato alle montagne per non cadere nel mare, del quale non sapevano nulla.
I due non sono fidanzati, non sono amanti, ma sono stati in qualche modo uniti dal destino- che, come sempre, spariglia le carte- ed insieme affrontano il viaggio, sulla nave della speranza, alla ricerca di quella pace che in Spagna non è più loro concessa. Ed in Cile, la terra promessa, un’opportunità concreta, ben oltre un semplice miraggio, la loro vita prende il volo: riescono ad integrarsi e a sentirsi cuori pulsanti del nuovo Paese.
Roser ….. non si guardava mai indietro, per idealizzare una Spagna che non esisteva più. Non se ne erano andati senza un motivo. Il suo implacabile senso della realtà la teneva al riparo da desideri frustrati, da rimproveri inutili, da grandi rimpianti e dal desiderio di lamentarsi.
Ma i rischi, le privazioni, non sono finiti: nel 1973, a seguito del golpe, il presidente cileno in carica Salvador Allende cade e il generale Augusto Pinochet sale al potere. Da una guerra all’altra. Che fare, dunque? Il destino di Victor e Roser è nuovamente condizionato dalla Storia. Il Cile non è più un luogo sicuro, si devono nuovamente preparare i bagagli e partire, questa volta verso il Venezuela. Un nuovo esilio ed un nuovo inizio per Roser e Victor.
Le vicende dei due protagonisti principali si snodano lungo un periodo di storia cruenta e dolorosissima, descritta attraverso gli occhi dei due giovani, che scappano da una guerra per poi ritrovarsi in un’altra ed un’altra ancora, senza mai perdere, però, la speranza di riuscire a farcela. Victor e Roser, pur così diversi, fanno fronte comune e decidono di non mollare, di non soccombere mai, anche quando si sentono traditi da chi dovrebbe, invece, proteggerli. La loro è la storia di un’umanità disfatta, sradicata dalle proprie radici, ma non piegata; un’umanità che, quando si tratta di mostrare coraggio e tenacia, non si risparmia e, soprattutto, fa della solidarietà e dell’etica il proprio punto di forza.
Lungo petalo di mare è un romanzo storico, ma è anche una grande storia d’amore, un amore nato da una necessità contingente e cresciuto poi in maniera esponenziale, permeato da picchi di delicatezza e nobiltà tali da risultare coinvolgente e toccante. Isabel Allende, con la scrittura poetica, precisa e profonda che da sempre la caratterizzano, ha firmato un nuovo capolavoro. Impeccabile. Bellissimo. Un romanzo che non solo rievoca una pagina di Storia, ma invita il lettore a condividere con I protagonisti “nuove navigazioni…. E così fino alla fine”.
Approfondimento
In tutto il romanzo è mantenuto un perfetto equilibrio tra realtà e finzione: nei ringraziamenti finali la stessa Isabel Allende rivela che “Questo è un romanzo, ma i fatti e i personaggi storici sono reali. Quelli inventati sono ispirati a persone che ho conosciuto. Non mi sono dovuta immaginare molte cose, …Questo libro si è scritto da solo, come se me lo stessero dettando”
Ciascun capitolo del romanzo inizia con una citazione di Pablo Neruda, la cui voce diventa il filo conduttore della narrazione: “In mezzo alla notte mi domando:/che avverrà del Cile?/Che ne sarà della mia povera povera/patria buia?” (Pablo Neruda, Insonnia, in Memoriale di Isla Negra)
Neruda, “un uomo del Sud, della pioggia e del legno, figlio di un operaio delle ferrovie, che recitava I suoi versi con voce cavernosa…”’ non rappresenta tuttavia solo un cameo all’interno della storia, ma è uno dei protagonisti di questo lungo viaggio tra Spagna, Cile e Venezuela. Fu infatti solo grazie all’impegno e allo spirito organizzativo del futuro Premio Nobel per la Letteratura che il viaggio del piroscafo Winnipeg poté diventare realtà, facendo del poeta un precursore delle così tristemente attuali operazioni umanitarie e rendendolo fiero del proprio progetto: “Che la critica cancelli tutta la mia poesia, se le pare, ma questo mio poema, che oggi affido alla memoria, non potrà cancellarlo nessuno.”
Connie Bandini