Autore: Pierre Martin
Pubblicato da BEAT - Dicembre 2021
Pagine: 269 - Genere: Noir
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Superbeat
ISBN: 9788865597736
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Isabelle Bonnet è Madame Le Commissaire. È stata al comando di una squadra speciale nella Police Nationale, finché un tragico evento non la convince a tornare dov'è nata, con la prospettiva di un incarico semplice, a prima vista: quello di riesumare vecchi casi irrisolti.
Un salto avanti, uno indietro, due di lato, poi in tondo. Di nuovo a Isabelle venne in mente quello stupido gioco per bambini in cui non si andava mai da nessuna parte.
Ha vissuto a Parigi per molto tempo, Isabelle Bonnet, ha lavorato per anni al comando di una squadra speciale della Police Nationale, con il delicato incarico di proteggere personalità importanti.
Sopravvissuta per miracolo a un attentato, che le ha comunque lasciato cicatrici nel corpo e nello spirito, decide di lasciare la grande città e si trasferisce, convalescente, in Provenza a Fragolin, dove è nata e cresciuta.
Fragolin è una località incantevole, con splendide spiagge, ottimo cibo, clima fantastico e un perenne profumo di lavanda con effetti terapeutici.
Il suo nuovo incarico, creato per lei su misura da un amico nei piani alti, consiste nello rispolverare vecchi casi di omicidio mai chiusi e cercare di trovarne la soluzione, senza pestare i piedi a coloro che avevano provato ma non erano riusciti a venirne a capo.
Anche il commissariato è stato allestito per l’occasione, ma non è un commissariato come gli altri perché Madame le Commissaire non rispetta gli orari di lavoro canonici: dorme fino a tardi, si ferma alla boulangerie per acquistare il pane e fa due chiacchiere con i vicini di casa. Del resto deve riposare e rimettersi in forze.
Tra una vecchia scartoffia e l’altra, dovrà anche occuparsi della sicurezza di una persona davvero singolare, che deve trascorrere un periodo di tempo in incognito e sotto protezione.
Con l’aiuto del suo sgangherato assistente, il sous-brigadier Apollinaire, farà del suo meglio per riuscire dove altri hanno fallito.
Tutto sommato Madame le commissaire e la vendetta tardiva è un libro piacevole da leggere, più che altro per il racconto della Provenza che aiuta l’immaginazione a trasferirsi in un luogo caldo, accogliente e rilassante. La protagonista dal punto di vista caratteriale non è ben definita e il contesto investigativo che inizialmente è avvincente, in seguito diventa un po’ scialbo.
Approfondimento
Sono per così dire la commissaria responsabile dei cadaveri schedati. Sono già mummificati e nessuno li vuole più. Me li regalano, ma prima devo trovarli.
L’attentato dinamitardo nel quale viene coinvolta e nel quale per poco non rimane uccisa, porta Isabelle a decidere di lasciare Parigi, rinunciare ad una promettente carriera nella Police Nationale e trasferirsi nella cittadina dove è nata, Fragolin.
È il luogo ideale per una persona che ha bisogno di riposo e di tranquillità, le persone sono amichevoli, i paesaggi incantevoli e non manca nulla per chi vuole gustare cibi e vini prelibati. Ha comunque un incarico, che le è stato affidato ed è stato inventato per lei da un vecchio amico al Ministero degli Interni: deve riportare alla luce vecchi casi di omicidio irrisolti e provare a chiuderli. E rovistando negli archivi un caso risalente a diversi anni prima, interessante e dai contorni torbidi, si presenta subito.
Isabelle lo sceglie fra tanti perché viene impressionata dalle brutali modalità dell’omicidio, avvenuto proprio a Fragolin, di un uomo con qualche scheletro nell’armadio. Non è un compito facile principalmente perché le sembra di non essere più lucida come un tempo e il materiale su cui lavorare è ridotto all’osso, ma anche perché deve cercare di non far sentire inadeguati i colleghi che prima di lei hanno lavorato ai casi.
Prende però tutto il tempo che le occorre e di certo non si presenta in commissariato di prima mattina, anzi, dorme molto, fa colazione con molta calma, chiacchiera volentieri con le persone e gioca a bocce col sindaco e con gli anziani di Fragolin, allineandosi al modo di vivere lento del cittadino provenzale. Si troverà suo malgrado coinvolta anche in casi di omicidio recenti, quindi non di sua competenza, che però presto si riveleranno una pista da seguire per portare a termine il suo lavoro. Potrà contare sulla determinazione, il coraggio e le intuizioni che l’hanno sempre contraddistinta e che sembravano averla abbandonata dopo l’incidente, ma anche sull’aiuto del sous-brigadier Apollinaire, una persona stravagante che indossa calzini di colore diverso ed è un pericolo pubblico alla guida, ma affidabile e competente.
Come se non bastassero le difficoltà che Isabelle dovrà affrontare, avrà anche l’incarico di proteggere una persona dai sicari che gli danno la caccia.
L’ambientazione in Provenza è davvero indovinata e l’autore Pierre Martin riesce, attraverso le sue descrizioni dei paesaggi ma anche di scene di vita quotidiana, a farci viaggiare con l’immaginazione, farci camminare sulle spiagge con Isabelle, sentire il profumo di lavanda che lei percepisce e gustare con lei i sapori provenzali. Magari sarebbe interessante scoprire perché l’autore ha scelto proprio il nome Fragolin per identificare la cittadina immaginaria dove si ambienta la storia.
La costruzione della trama e del percorso investigativo sono buone e ben scritte, nella prima parte, mentre nel finale, diventano banali e ho avuto l’impressione che l’autore volesse concludere in maniera sbrigativa.
Manca una maggiore caratterizzazione del personaggio di Isabelle, della quale sappiamo poco, mentre d’altra parte ci sono alcuni contesti non necessari ai fini della storia, pertanto potevano essere omessi nella narrazione.
È comunque un libro piacevole da leggere.
Angela Atzeni