Autore: Paola Drigo
Pubblicato da Minimum Fax - Maggio 2022
Pagine: 208 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Introvabili
ISBN: 9788833893662
ASIN: B07GDNQWJ7
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Il periodo sono gli anni ‘30, il luogo; le montagne del Friuli, la protagonista; una giovanissima e povera ragazzina, il suo nome è Maria Zerf. La sua è una storia tormentata e profondamente umana che fotografa la condizione di migliaia di donne in quell’epoca. Maria non ha un padre ma una madre che ama, sebbene le faccia tristezza, ma soprattutto una sorellina piccola che letteralmente adora. La sua vita è una lotta continua per la sopravvivenza che la porterà ad accettare umiliazioni e compromessi che la piegheranno ma non la spezzeranno. Maria all’apparenza debole e ferita come una fenice rinascerà dalle sue ceneri per proteggere quello che di più caro possiede al mondo fino ad oltrepassare un limite invalicabile per poter avere l’unica cosa che davvero desidera: essere finalmente libera.
Le donne. Fragili nell’attimo, ma indistruttibili nel tempo.
Fabrizio Caramagna
Nell’Italia della fine degli anni ‘30 tre donne si muovono tra le montagne inospitali del Friuli: sono Caterina e le sue due figlie Maria una ragazzina di 15 anni e Rosina una bimbetta di 7. Le tre donne girano i paesi vendendo manufatti a poco prezzo per poter affrontare l’inverno che è alle porte. Purtroppo, mentre si muovono di paese in paese, Caterina si ammala e le due ragazze vengono riportate a casa dallo zio che vive con loro. Da quel momento la vita di Maria muta in modo determinante. La lotta per la sopravvivenza, il suo crescere come donna, l’incontro con il giovane Piero e le vicissitudini la feriscono e la rendono sempre più consapevole che nella vita ci sono decisioni da prendere così difficili che possono spezzarti in due. Sconvolta da un segreto che le viene rivelato nel modo più brutale Maria si renderà conto delle sue priorità, dei suoi desideri e soprattutto che il bene, materno, è la forza più potente al mondo che non conoscere regole e rende così coraggiosi da arrivare oltre le regole del mondo del mondo.
Coraggiosa, onesta, generosa e paziente Maria è l’incarnazione del buono del mondo che non cerca nulla per sé ma dona tutto ciò che ha a quelli che ama.
Approfondimento
La maternità non conosce limiti e ragionamenti. La madre è sublime perché è tutta istinto. L’istinto materno è divinamente animale. La madre non è donna, ma femmina.
Victor Hugo
La pubblicazione di Maria Zerf nel 1936 fu accompagnata da un certo clamore. Alcuni argomenti, seppure in parte conosciuti, erano scottanti, di altri invece si preferiva “ignorare l’esistenza”.
Questo libro non è un semplice racconto, ma la realtà di una ragazza qualunque che, trovandosi nella stessa condizione della protagonista, avrebbe rischiato o vissuto la stessa durissima esistenza di Maria. Il modo di scrivere è decisamente diretto ed essenziale, con pochi tratti la scrittrice (peraltro una delle penne più importanti della nostra letteratura) riesce a delineare non solo i luoghi, rendendoli visibili come in una pellicola, ma anche a definire i tratti salienti dei suoi protagonisti. Le protagoniste femminili sono totalmente schiacciate dalla brutalità dell’uomo e sono vittime del suo egoismo e devono lottare due volte, sia per proteggere loro stesse sia per proteggere chi amano. Ridotte a meri oggetti usati per il lavoro o per il piacere, oppure solo per esercitare una forza bruta che serve a sfogare le frustrazioni dell’uomo, queste donne hanno una tenacia, una determinazione ed uno spirito di sacrificio che le rende eroine anche senza gloria.
Una lettura che lascia un malessere sottile, soprattutto perché queste erano le vere condizioni delle donne in quell’epoca e da allora per quanto le cose siano cambiate una parte di questa disumanità resta in piedi.
La cosa importante però è non relegare questo romanzo a una semplice critica alla condizione della donna, vi è tutto intorno un mondo che fatica a sopravvivere e che annega nell’ignoranza e nella mancanza di principi di rispetto ed umanità che favoriscono il dolore la paura ed il risentimento che si percepisce ad ogni pagina.
Da leggere perché è una perla rara di scrittura genuina senza nessun tipo di influenze dettate dalla moda anzi, se ne distacca, utilizzando il dialetto nel corso del racconto per farci arrivare con più intensità il senso di questa vita dedicata all’amore verso gli altri.
Antonella Flavio