
Autore: Sue Miller
Pubblicato da Fazi - Giugno 2022
Pagine: 382 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9791259670533
ASIN: B09ZBCJNMT

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Graham e Annie sono sposati da quasi trent’anni. Nella loro cerchia di amici e conoscenti, sono considerati una coppia d’oro. Graham è un libraio, un uomo molto socievole con grandi appetiti: curioso, desideroso di compiacere, amante della vita e del cibo, conviviale organizzatore di feste vivaci. Annie, più riservata e introspettiva, è una fotografa. Sta per inaugurare la sua prima mostra in galleria dopo una lunga pausa ed è preoccupata che i migliori anni della sua carriera possano essere ormai passati. Hanno due figli adulti: Sarah, che vive a San Francisco, e Lucas, il figlio che Graham ha avuto dalla sua prima moglie Frieda. Sebbene Frieda, discreta e amorevole, sia una presenza costante nella loro vita, Annie è consapevole di essere il più grande amore del marito. Quando Graham muore improvvisamente, Annie è perduta. Che senso ha andare avanti, si chiede, senza di lui?
Poi, mentre è ancora in lutto, scopre un segreto rovinoso, che la farà precipitare nell’oscurità e la costringerà a chiedersi se ha mai conosciuto veramente l’uomo che ha amato: Graham la tradiva, e con una donna che lei conosce.

A volte però le restava addosso l’impressione che ci fosse una parte di lei che forse sperava in qualcos’altro. Un legame più profondo. Addirittura, forse, di nuovo la monogamia.
Graham e Annie sono sposati da parecchi anni, hanno una figlia di nome Sarah e sono riusciti a creare un equilibrio da famiglia allargata con la ex moglie di lui, Frieda, e il figlio Lucas. Si amano in modo pieno e spontaneo, così come si sono conosciuti: sorridendosi a vicenda. Graham è un omone gioviale e gentile, asseconda tutti e ama la vita in ogni suo aspetto. Ama la libreria che gestisce, perché fa parte di sé e perché è proprio lì che ha conosciuto Annie, profondamente diversa da lui: è minuta, elegante e curata, spesso distaccata e, per sua stessa definizione, fredda. Il loro equilibrio, comunque, non sembra vacillare mai, fino alla morte – per un malore – di Graham.
Nel lutto improvviso, Annie si ritrova a dover affrontare una vita pensata per due che si è ridotta a uno; tocca a lei continuare a tessere quella fitta e delicatissima rete di rapporti che prima teneva ben salda suo marito.
Scopre, però, anche una spiacevole verità: Graham la tradiva.
Il viaggio di amore e odio regressivo, che Annie compirà da sola pur circondata da molte persone care, è la vera trama del romanzo, che invita ad essere letto per scoprire un quadro familiare fragile e vero senza sentimentalismi.
Monogamia è un romanzo corale che dà voce a più personaggi incastrati insieme con giusto equilibrio.
Pur rimanendo Annie il punto focale della narrazione, il lettore ha la possibilità di entrare nei pensieri di Sarah e Lucas, così come di Frieda, forse il personaggio più riuscito per la sua incoerenza umana e la sua capacità di riconoscersi fragile. Un romanzo famigliare, che inizia dalla morte del punto saldo del nucleo, e ripercorre le vicende personali dei figli e delle mogli che gravitavano, più o meno consapevolmente, intorno a Graham. È lui, infatti, il centro e la periferia delle azioni degli altri: ha messo insieme un gioco a incastro perfetto, mirato a proteggere e proteggersi: l’uomo sente infatti il peso di compiacere tutti, a tratti anche la sua amante, senza farsi odiare. Se è inevitabile non piacere a tutti, per Graham questo non è possibile. Coinvolgere è travolgere, mettere insieme è unire dei pezzi spaiati che in lui confluiscono: i due matrimoni, i due figli, la fame di tutto ciò che la vita offre. Ciò che però Graham non ha mai considerato è come potrebbe resistere quell’equilibrio senza la sua imponente presenza.
Approfondimento
Il punto era questo, no? Lui aveva la sua vita, le sue preoccupazioni, e lei aveva le proprie. Era questo che stava succedendo tra loro? Il pensiero le mise tristezza.
L’ultimo romanzo di Sue Miller, autrice bestseller, è un romanzo famigliare con impostazione corale. Affronta e analizza i punti di vista di tutti i personaggi che sono parte di questo affresco famigliare grottesco.
La vicenda, la struttura, la sottile ironia che accompagna il testo sembra quasi sussurrare al lettore cinefilo di andare a riguardare I Tenenbaum, del regista americano Wes Anderson. Vi si ritrovano la difficoltà genitoriale, il rapporto genitore-figlio non sempre funzionale, la solitudine in mezzo agli altri e la malinconia di fondo che aleggia tra le pareti di casa.
Forse il richiamo è dovuto allo stesso vissuto, la stessa narrazione americana “sopravvissuta” agli anni Sessanta e Settanta, a sua volta reduce dalla parziale sconfitta del sogno americano. Forse è nel disagio generazionale del non-dialogo che questo romanzo trova il suo spazio e racconta più in ciò che tace che in ciò che mette su pagina.
Un album di famiglia vivo e credibile, che non chiede niente se non di essere assaporato: consigliato se amate l’agrodolce.
Silvia Rodinò