Autore: Max e Francesco Morini
Pubblicato da Newton Compton - Maggio 2021
Pagine: 224 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Nuova narrativa Newton
ISBN: 9788822750198
ASIN: B094C4JTQT
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Qual è il mistero che si cela dietro la dipartita del celebre compositore Wolfgang Amadeus Mozart?
Vienna, 1811. Cherubino Hofner, il protagonista del romanzo, lavora come giornalista alla gazzetta cittadina «Die Wiener Stimme». È un appassionato di musica classica, e a vent’anni dalla morte di Mozart, dopo aver assistito a uno spettacolo musicale che mette in scena una replica delle Nozze di Figaro, decide di investigare sulla morte del compositore. Una morte misteriosa, ancora priva di una versione ufficiale, a cui Cherubino Hofner dedica un’inchiesta a puntate sul suo giornale. Così incontrerà personaggi coinvolti nella vita del grande musicista, ognuno dei quali sembrerebbe conoscere, a qualche livello, i fatti che hanno portato alla morte di Mozart, fino a giungere ad una sorprendente, inaspettata rivelazione.
La sua morte era un mistero come lo era stata la sua esistenza, l’esistenza di un genio, ma anche di un essere umano, piccolo, fragile e forse ancora più incompiuto di tutti noi, pieno di debolezze e peccati. E di eccessi. Un mistero come la sua musica, d’altra parte, l’unica che riusciva a far vibrare dentro di me, miracolosamente e vera mente, il senso della nostra vita e le sue più profonde emozioni. Rimanendo, al tempo stesso, inafferrabile e perfetta come l’Infinito che aveva la presunzione di raccontare.
Oggi parliamo del libro Mozart deve morire, dei fratelli Max e Francesco Morini. Come i loro libri precedenti, si tratta di un giallo ben congegnato che dosa sapientemente suspence e mistero.
Il protagonista principale è Cherubino Hofner, un giornalista della gazzetta cittadina appassionato di musica classica. Proprio da Cherubino Hofner partirà un’appassionante indagine sulla morte di Mozart, che secondo l’uomo nasconde molti punti interrogativi.
Così, dopo aver vinto le resistenze del direttore del giornale per il quale scrive, un tale Herr Wassermann, inizia l’inchiesta che si rivelerà essere anche un viaggio attraverso sé stesso, tramite la quale conoscerà diversi personaggi che hanno incrociato il percorso di vita del grande compositore, scomparso vent’anni prima rispetto alle vicende narrate nel libro.
L’indagine riscuote subito un grande successo, e tappa dopo tappa viene pubblicata sulla gazzetta cittadina dallo stesso Cherub Hofner, in una sorta di percorso a puntate che coinvolgerà moltissimo la platea dei lettori. Così, in un dedalo di ipotesi intriganti, scopriremo i legami di Mozart con la massoneria, nonché le possibili ragioni per le quali diverse persone lo avrebbero voluto morto, dall’invidia suscitata dal suo talento musicale, alla gelosia dei colleghi, fino ai debiti non pagati e alle motivazioni sentimentali ed economiche che potrebbero aver spinto al delitto le donne con le quali il celebre compositore era entrato in relazione.
Parlando dell’impianto narrativo, possiamo dire che Mozart deve morire è scritto con un ritmo incalzante, in un susseguirsi di colpi di scena capaci di calamitare l’attenzione di ogni lettore.
La continua suspense è favorita anche dall’ambiguità dei personaggi, che sembrerebbero essere, a qualche livello, tutti coinvolti nella scomparsa di Mozart, fino a un finale che, senza ombra di retorica, potremmo definire spiazzante e capace di lasciare letteralmente a bocca aperta, capovolgendo ogni certezza che pensavamo d’aver acquisito durante il proseguo della lettura.
Approfondimento
Ormai ero arrivato alla fine dell’inchiesta: otto articoli, come mi aveva chiesto Wassermann. Serviva una conclusione: quale mezza verità scegliere e trasformarla in verità per i lettori?
Mozart deve morire presenta diversi spunti di interesse, a mio avviso concentrati verso la parte finale del libro, dove l’attenzione del lettore viene convogliata sul significato spirituale del talento di Mozart per la musica.
Le pagine conclusive, nello specifico, ci porteranno a riflettere su cosa comporti a volte pagare il prezzo del successo, e come questo non sia sempre positivo come sembra.
Può infatti nascondere delle insidie che offuscano la luci della fama e della ribalta a esso conseguenti. Scopriremo infatti come una definizione genuina di “successo” possa essere trovata semplicemente entrando in connessione con quel Dio, o come preferiamo chiamarlo, che ha animato ognuno di noi con un dono unico e speciale che siamo chiamati a scoprire, a custodire come nostro, e, qualora lo desiderassimo, a regalarlo al mondo.