
Autore: Nadia Toffa
Pubblicato da Chiarelettere - Novembre 2019
Pagine: 208 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Reverse
ISBN: 9788832962840

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Viso da ragazza e forza di un supereroe, occhi scuri, capelli biondi e sorriso aperto. Guerriera fragile ed indomita. Giornalista capace di dare voce a chi voce non ne ha mai avuta, abile allo stesso modo con la penna e con le parole. Giovane donna coraggiosa, capace di affrontare in silenzio il suo ultimo percorso di consapevolezza ed accettazione, lasciando una testimonianza densa di poesia e, incredibilmente, di pace.

La bravura sta nel rivivere come fosse la prima volta emozioni già conosciute. Stupirsi del miracolo della vita Ogni giorno, posando lo sguardo sulle stesse cose con occhi nuovi. Una piccola parte della vita sono eventi che accadono, tutto il resto è come reagisci.
11 marzo 2019. Nadia Toffa, inviata e conduttrice della trasmissione televisiva Le Iene, saluta i suoi fan su Facebook scrivendo: “Mi raccomando, non fate i bravi oggi”. Lo stesso invito- ironico e dissacrante- è diventato il titolo del suo libro postumo, una raccolta di pensieri scritti febbrilmente da Nadia tra gennaio e giugno 2019, mentre la malattia che l’aveva colpita, un tumore, continuava a guadagnare terreno, senza lasciarle scampo.
Una sorta di diario, una raccolta di riflessioni sparse che Nadia ha volto condividere con i lettori, certamente, ma che ha rivolto soprattutto a se stessa, per colmare di parole e di pensieri i suoi ultimi giorni, quelli nei quali non ha mai smesso di lottare, quelli in cui la paura ha lasciato il posto al coraggio, quelli in cui la pace e la fede le sono stati accanto, colmandola di quella fiducia e serenità che si respira in ogni riga dei suoi scritti.
Il vero viaggio è quello dell’anima, il resto è di passaggio, ha una data di scadenza.
Don Patriciello, parroco di Caivano, come richiesto dalla Toffa stessa, ha celebrato il suo funerale e, durante l’omelia, non ha risparmiato parole di rispetto e stima per quella piccola, grande donna: “ Sei stata capace di metter l’Italia sottosopra unendo il Nord e il Sud….Sei entrata nel cuore di tutti. Hai raccontato le tue fragilità dandoci coraggio: Hai avuto fame e sete di giustizia”. È vero, Nadia è stata tutto questo, ma anche di più. È stata fino all’ultimo un vulcano di idee e di ottimismo, una carica di vitalità e di riconoscenza; non si è mai fatta scoraggiare, ci ha sempre creduto, fino alla fine. E se ha scritto di sofferenza, lo ha fatto solo marginalmente, quasi sfiorandola. E anche il riferimento alla malattia e alla morte, “Ti scongiuro, non mi chiamare. In questa candida bellezza, vorrei ancora un pochino danzare”, è scritto senza rancore alcuno e si trasforma in un inno alla vita altamente poetico.
Non fate i bravi è un vero e proprio testamento, una testimonianza di coraggio estremo ed il grido di chi, condannato al dolore ed alla sofferenza, si inonda di luce ed è capace di risplendere, nonostante tutto.
Approfondimento
Ogni pensiero scritto da Nadia Toffa e raccolto dalla madre Margherita offre spunti di riflessione interessante e profonda, ma particolare attenzione merita il suo percorso di scoperta o riscoperta di Dio. Nadia non è arrabbiata con Lui, non mostra risentimento nei suoi confronti, anzi. Il suo è un Dio che non commette errori, non è ingiusto e Nadia si sente in tutto e per tutto una sua creatura. Il suo dialogo con Dio è carico di speranza, la stessa speranza che l’ha accompagnata ogni giorno durante la sua battaglia contro il cancro- come lo chiamava Nadia con estrema schiettezza- e la stessa speranza che ciascuno dovrebbe continuare a coltivare e ad alimentare.
Dio non è crudele. Ci mette di fronte a prove che siamo in grado di superare. Ci supporta; l’unica cosa che gli manca, a lui che tutto può e tutto ha creato, è il nostro amore; avrebbe potuto obbligarci e invece ci ha donato il libero arbitrio. Puoi andare quando vuoi, hai le chiavi e conosci la strada per uscire. Sei cioccolato, energia subito in circolo; mia amara delizia, guerriero di luce. Il mio sorriso non conosce amarezza. Ho sete di te, del tuo profumo; ho fame del tuo sguardo. Sei la mia ambrosia, miele d’alta montagna.
È serena Nadia, è consapevole di essere vicina alla conclusione di un percorso e la fede le consente di scrivere di sé, con estrema semplicità e consapevolezza “Muovo le pedine che mi sono rimaste giocando a scacchi contro il destino confidando nel divino. ”