Autore: Francesco Guccini
Pubblicato da Giunti - Giugno 2020
Pagine: 288 - Genere: Biografico
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Scrittori Giunti
ISBN: 9788809891562
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Era importante indossare una camicia bianca le domeniche d’estate, ‘spianare’, chi poteva, un vestito a Pasqua. Era importante corteggiare una sola ragazza, sposarla e vivere con lei tutta la vita.
Non è facile scrivere un’autobiografia, afferma Guccini. Alcuni ricordi possono sfuggire alla propria memoria; tuttavia prova a raccontarci la sua vita iniziando dalla sua infanzia vissuta in un mulino sugli Appennini. I suoi nonni, mugnai, gli hanno insegnato il valore della fatica e del lavoro, la dignità di un uomo durante gli anni della guerra. Quegli anni sono duri: la fame, la carestia, gli stenti, vivere le cose semplici come le più importanti. Tanti gli elementi su cui riflettere, segni di un’epoca ormai passata intrisa di valori: lo stare insieme in allegria, vivere la famiglia con affetto profondo, raccontare storie, la gente che va a macinare al mulino ed è sempre una festa, i tuffi nel fiume con gli amici e i primi amori. E ancora: ospitare un forestiero che chiede ristoro. Emblematico l’episodio dell’irruzione dei soldati tedeschi e il coraggio di sua mamma nel fronteggiarli.
In città non è la stessa cosa, la vita scorre diversamente. Là nei boschi il tempo rallenta, viene vissuto come qualcosa di magico. Le estati, poi, prendono un altro sapore tra l’aria buona e i prodotti genuini.
Vi è anche un accenno alle sue radici: un tale Guccino da Montagù è un probabile antenato. “Non so che viso avesse”, afferma Francesco. Di certo, una generazione di mugnai. Una sorta di curiosità volta a comprendere le sue origini.
Gli anni passano. Una gioventù spesa a cercare lavoro per comprare le sigarette, i primi incarichi in un giornale, il lavoro alla Gazzetta dell’Emilia.
E ancora: le balere e il primo gruppo musicale. Le prime canzoni e i suoi incontri importanti con gli artisti. Le sue chitarre (tra cui due Martin). L’amore per la lettura (tanto da restare sveglio fino a tarda notte, per questo rimproverato da suo padre).
Il ritorno del padre dal campo di concentramento in Germania e i segni di distruzione della guerra.
Una vita di sacrifici, la guerra e il dopoguerra hanno costituito parte della sua esistenza. Esperienze di vita che hanno ispirato alcuni suoi pezzi.
Approfondimento
La sensibilità del cantautore traspare tra i suoi racconti di vita. Un’epoca in cui tutto era da ricostruire e da costruire ci insegna come la gente doveva risollevarsi e andare avanti, accontentandosi di quel poco che aveva. Il futuro incerto non aiutava. Bisogna aspettare il boom economico per vedere un’Italia pronta a ripartire.
Con la sua amara ironia Guccini scrive con uno stile leggero e scorrevole (nonostante gli argomenti delicati e drammatici). Mi è capitato di leggere altri suoi libri e confermo quello che ho sempre pensato: il gioco di parole che effettua ha l’obiettivo di narrare la società e la storia con grande empatia, spesso strappando un sorriso. Ciò si nota anche nelle sue canzoni, in tutta la loro poesia.
Questa casa, per me bambino, era il centro di un mondo fantastico: popolato di persone, sul fiume, con i boschi attorno e gli echi terribili ma abbastanza lontani della guerra, perché qui la guerra -fortunatamente – non ha avuto grandi ripercussioni.
Elisabetta Stega