Autore: Lauren Oliver
Pubblicato da Safarà Editore - Novembre 2015
Pagine: 363 - Genere: Young Adult, Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
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È l'ultimo anno di liceo per tanti ragazzi a Carp. L'estate per loro porta con sé, ormai da tanti anni, un gioco appassionante quanto pericoloso: Panic. I partecipanti si sfidano tra loro attraverso prove sempre più rischiose con la speranza di vincere alcune decine di migliaia di dollari, che promettono di portarli via da Carp e dalla mediocrità.
Heather, Bishop e Nat sono amici fin dall’infanzia e hanno appena concluso le scuole superiori. La giornata successiva alla cerimonia per la consegna del diploma è quella in cui si comincia a giocare al famoso Panic, gioco di cui praticamente tutti, nella cittadina, conoscono l’esistenza, anche se gli organizzatori fanno di tutto per tenere le prove – pericolosissime e al limite dell’illegale – nascoste alle autorità. Non si teme solo l’incidente o la morte, mentre si gioca a Panic, ma anche l’arrivo della polizia.
Nessuno dei partecipanti conosce l’identità dei giudici, che dovrebbe rimanere segreta anche al termine del gioco. Si procede per eliminazione, e i due giocatori rimasti si sfidano nel temibile e terribile Torneo finale, l’unica prova che rimane invariata nel corso delle varie edizioni.
Dei tre amici, Bishop è l’unico che sceglie di non partecipare, e vorrebbe dissuadere anche le amiche: è uno dei personaggi a parer mio meglio costruiti di Panic, il più maturo della compagnia e il più misterioso. Heather decide all’ultimo di prendere parte al gioco perché animata da volontà di riscatto, volontà che non basterà a farla vivere serenamente, come riesce a farle capire Bishop verso la fine. Bishop è uno dei personaggi principali, quella di cui sappiamo di più: arriva da una situazione famigliare disastrosa e si troverà ad affrontare problemi più grandi di lei, prendendosi anche la responsabilità della sorellina minore. Di Nat sappiamo meno, e non si capisce cosa la spinga a partecipare e a mettere in gioco la sua stessa vita.
Ai tre si aggiunge Dodge, un ragazzo che ha vissuto gli anni della scuola in panchina, sullo sfondo. Vive in una situazione difficile, con una madre che cambia continuamente compagno e una sorella disabile, diventata tale proprio dopo aver partecipato a Panic. È la sete di vendetta ad animarlo. Vendetta che non gli restituirà ciò che ha perso. In Heather e Nat, Dodge trova degli amici veri, che lo aiutano a proteggersi.
Panic non è solo un gioco pericoloso. È qualcosa che cambia i rapporti tra i partecipanti, che costringe a scoprirsi e a conoscersi davvero reciprocamente.
Che può distruggere ma che può anche unire.
Approfondimento
Panic è un romanzo ben costruito e ben congegnato. Il ritmo è serrato, si rimane sempre con il fiato sospeso, fino al finale, assolutamente non scontato.
I personaggi sono, in linea di massima, ben disegnati: solo il desiderio di vendetta di Dodge mi è sembrato un po’ estremo, cristallizzato. Anche sulla situazione famigliare di Heather l’autrice avrebbe potuto, forse, dirci di più. I dialoghi sono meravigliosamente verosimili in ogni loro parte.
Confrontando Panic con E finalmente ti dirò addio, l’altro romanzo della Oliver che ho letto, mi sento di poter affermare che l’autrice sta compiendo un processo di crescita che la porterà a regalarci storie sempre migliori.