Autore: J. Ryan Stradal
Pubblicato da Mondadori - Aprile 2016
Pagine: 318 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus
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Si dice che un palato eccezionale per i gusti piccanti càpiti una sola volta in una generazione: questo è il dono che Lars Thorvald lascia a Eva, la sua unica e amata figlia; il suo particolare talento la porterà a sperimentare sapori, profumi e sensazioni sempre più raffinati e particolari, facendo di quest’arte la sua ragione di vita.
A diciotto anni Lars Thorvald ha già alle spalle, suo malgrado, anni di esperienza nella preparazione del lutefisk, il tradizionale piatto scandinavo a base di merluzzo salato. Grazie a questa ricetta imposta dai genitori, ha affinato le sue doti diventando un piccolo mago in cucina e la sua aspirazione è ora diventare un rinomato e originale chef.
Il suo sogno comincia a prender forma e pochi anni dopo sarà proprio nel ristorante dove lavora che incontrerà Cinthia, l’intraprendente e volitiva collega che diventerà, insieme al suo adorato lavoro, l’amore della sua vita.
Dal loro tranquillo e felice matrimonio nasce Eva, luce degli occhi di Lars: da marito e cuoco raffinato si cala completamente nel suo nuovo ruolo di padre, attento e affettuoso, e soprattutto sempre pronto a condividere con la piccola tutto ciò che riguarda il suo lavoro, diventando la depositaria della sua arte culinaria.
Di contro, la madre si appassiona sempre più alla degustazione di vini e, insoddisfatta, si rende conto che essere madre non fa per lei: la sua vocazione è diventare sommelier e fare carriera in quel nuovo mondo fatto di colori, aromi e consistenze lontano dalla banale quotidianità.
Eva cresce così trovando consolazione e appagamento nei sapori esotici conosciuti grazie alle ricette del padre: la osserviamo a undici anni coltivare il peperoncino più piccante del paese nell’armadio di casa, a quindici alla sua prima esperienza come assistente cuoca in un ristorante, fino a diventare una chef impareggiabile e misteriosa, che cucina i menù più ricercati e costosi, in grado di stordire con i suoi piatti commensali di ogni dove fino a quando la sua fama raggiunge qualcuno di inaspettato…
In Peperoncino fresco a colazione, J. Ryan Stradal ci trasporta e ci fa immergere nel variegato mondo del cibo e della sua cultura, fatto non solo di gusti contrastanti e a volte sublimi ma anche di riscoperta e salvaguardia di tradizioni quasi dimenticate, accostando raffinatezza a semplicità, sperimentazione a conservazione, grazie alla protagonista e a personaggi di contorno che riescono ad esprimere tutta la loro passione attraverso quest’arte millenaria.
Approfondimento
Peperoncino fresco a colazione è il romanzo d’esordio di J. Ryan Stradal, un libro leggero che si legge tutto d’un fiato, scorrevole ma non banale.
La prima parte è senza dubbio la più divertente: la figura di Lars, novello padre alle prese con l’alimentazione della figlia neonata ci strappa numerosi sorrisi. Seguire la crescita e le esperienze di Eva incuriosisce e ci rende partecipi, ma il personaggio non è delineato in maniera del tutto convincente: ci appare intelligente, schiva, dolce e distaccata ma non si evince, dalle sue scelte e dalle sue interazioni, niente di più. Inoltre interi capitoli sono dedicati a personaggi secondari, alcuni vicini a Eva, altri che sfiorano solo il suo cammino.
La freschezza del romanzo sta quindi tutta nella prima parte, mentre viene meno nel prosieguo; il finale non è comunque scontato e ci porta sicuramente a riflettere: quale direzione vogliamo dare alle nostra vita? Seguire le nostre passioni o sottostare alle responsabilità? E soprattutto, possiamo rimediare ai nostri errori, si può trovare un compromesso tra rifiuto e perdono?
Sabrina Bizzarra Rambelli