Autore: Silvia Vecchini
Pubblicato da Bompiani - Maggio 2020
Pagine: 128 - Genere: Letteratura per ragazzi
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Ragazzi
ISBN: 9788830102064
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“Il ragazzino è dentro la notte. Nessuno può seguirlo. Nemmeno le parole. Non c’è sole né pioggia né vento. Il ragazzino è nel più grande e sconfinato deserto. Non c’è nessuno. Poggia le piante dei piedi nel fondo del mondo, si allunga fino alle stelle spente, apre le braccia nel silenzio abissale…”
Il silenzio, a volte, parla molto più di qualunque parola e altre volte le sostituisce quando quello che si ha davanti, che si sente, fa vibrare talmente tanto le corde del cuore da non trovare il modo giusto per esprimerlo. Questo è quello che mi è accaduto leggendo “Prima che sia notte”, libro breve ma colmo di emozioni e delicatezza, un sussurro in mezzo al chiasso del mondo che fa capire che a volte la grandezza non sta nell’apparire, nel mostrare a tutti i propri talenti, ma nell’essere se stessi sempre e comunque, nell’accettarsi e non farsi fermare dai propri limiti.
Figura centrale di questo romanzo è Carlo, un ragazzo che non sa cosa siano i suoni, la musica, i rumori, perché è sordo dalla nascita. Come se non bastasse anche i suoi occhi, il portale con cui comunica col mondo, hanno dei problemi: con uno non ci vede per niente e anche l’altro ora sta cominciando a fargli brutti scherzi.
Ci si aspetterebbe, vista la situazione, che Carlo fosse sempre triste, arrabbiato con tutti, di malumore… e invece ride, gioca e scherza come qualunque altro ragazzo della sua età. La persona che gli sta più vicino è sua sorella, la voce narrante del libro. Ama il fratello più di se stessa. È la sua compagna di giochi, la persona che lo incoraggia, che lo consola che gli sta accanto in ogni momento, ma non perché è costretta a farlo, ma per puro e semplice amore, perché vede in quel ragazzo che i più forse potrebbero compatire, la grandezza di Dio.
La mamma non sa che prima di dormire dico una preghiera ogni sera
….
Credo che dio non stia soltanto lassù
A volte credo sia Carlo…
Intorno alle figure dei due giovani, al loro rapporto meraviglioso, ruota il resto del mondo. Dal ragazzino che si invaghisce di quella piccola donna battagliera e della complicità che ha con Carlo al punto di diventare anche lui suo compagno di giochi, al commesso del supermarket, alla bidella della scuola, che ammirano il coraggio e la voglia di vivere di questi ragazzi e cercano, con azioni invisibili, di rendere un po’ più semplice la loro vita, ai loro genitori che nascondono le lacrime e affrontano le difficoltà a testa alta, all’insegnante, anch’esso sordo, che lotta per far si che Carlo trovi sempre un modo di affacciarsi alla vita.
Le battaglie che il nostro giovane eroe deve affrontare sono tante, ma lui che conosce la solitudine del nulla assoluto farà di tutto per poter vivere e ci riuscirà, perché lui lo vuole veramente, forse più di chiunque altro.
Approfondimenti
Che io sia innamorata di questo libro credo si deduca da ogni mia parola. Inizialmente mi sono trovata un po’ spiazzata per lo stile adottato dalla scrittrice che alterna capitoli in prosa ad altri in versi e a volte usa la scrittura per disegnare i suoi pensieri, ma cosa intendo si può comprendere solo col libro in mano.
Ho dovuto leggere alcune pagine per intuire il senso delle prime poesie che sembravano campate in aria. Era una bambina che parlava, di questo ero sicura, ma cosa mi stava dicendo?
Appena la polvere che nascondeva il significato nascosto di questo libro è stata spazzata via lo splendore delle parole e della storia mi ha scaldato il cuore.
Mi è piaciuto molto come la scrittrice ha condotto tutta il racconto, come ha inserito le voci di tutti i personaggi secondari senza farli mai parlare direttamente, entrando nei loro pensieri in punta di piedi, esattamente come loro sono entrati nella vita di questi due fratelli, con un profondo rispetto che nasce dal trovare l’immensità la dove nessuno si sarebbe mai preso la briga di cercarla. È la stessa cosa che ha fatto lei: entrando in punta di piedi nella storia vera che ha ispirato queste pagine, ha messo in luce un mondo spesso ignorato, rendendogli giustizia e restituendogli la grandezza che nasce dal saper accettare le difficoltà anche quando appaiono insormontabili.
Aira