
Autore: Tabitha Suzuma
Pubblicato da Mondadori - 2011
Pagine: 353 - Genere: Drammatico
Formato disponibile: Brossura

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Due fratelli costretti a vivere in una realtà pesante, a occuparsi della famiglia mentre la madre sperpera tutti i soldi per uscire la sera. Non possono chiedere aiuto a nessuno, solo contare l'uno sull'altra, finché il bene si trasforma in qualcosa di Proibito.

Affinché questa recensione abbia valore, dovete iniziare a leggerla partendo da un presupposto: se la vostra vita dipendesse esclusivamente dall’unica cosa che non potete avere, cosa fareste?
Lochan e Maya sono l’unico collante della famiglia Whitley. Con una madre alcolizzata e assente, i servizi sociali non ci metterebbero molto a portare via i fratelli più piccoli: Kit, Willa e Tiffin, ma per fortuna loro due riescono a gestire la situazione. Nonostante tutte le difficoltà, sembra che nulla riesca a minare il rapporto fra Lochan e sua sorella, che fin da piccoli hanno imparato a fare affidamento l’uno sull’altra. Ma quanto può diventare profonda la complicità? Qual è il limite oltre cui l’amore diventa perversione?
Davanti alla scrittura di Tabitha Suzuma non si può parlare di stile, il libro non acconsente a essere letto; nelle pagine vi sembrerà di sentire la voce dei protagonisti. A poco a poco, l’etichetta di fratello e sorella perde i contorni netti che siamo abituati a conoscere, fino a sfumare in qualcosa di più, fino a diventare PROIBITO. Questo libro è perfetto per scuotere il banale binomio cuore/amore che la letteratura italiana non manca mai di propinarci.
Mentre leggevo mi sono ritrovato alle prese con la mia coscienza, il testo mi ha costretto a pensare: te la senti di giudicare un amore come questo? Riesci ad attaccargli un’etichetta senza essere riduttivo? No, non ci sono riuscito. Lochan non parla quasi mai con le persone, è timido, ha paura. Maya non si stanca mai di ripetergli che ce la può fare. Lei, invece, si è sempre sentita sola con tutti tranne che con lui. I protagonisti cambiano quando stanno insieme, diventano migliori. Questo amore dà loro il coraggio necessario per trasformare la paura in forza e sopportare la vita di tutti i giorni.
Ma un amore nascosto è sempre qualcosa a metà, così facendo si nutre di momenti rubati, che non dovrebbero esistere, aumentando la propria fame. Quello che bastava, inizia a diventare poco più che sopravvivenza. Avrei agito in modo diverso non potendo amare liberamente mia moglie? Cosa fareste voi se medicina e veleno fossero nettare dello stesso calice? Non posso saperlo, ma io avrei bevuto, anche a costo di morire, come Maya, come Lochan… Se cercate un libro profondo ma scorrevole, Proibito di Tabitha Suzuma è uno dei pochi testi in grado di sconvolgervi senza che vi stanchiate.