Autore: Chiara Micozzi
Pubblicato da More Stories editore - Marzo 2022
Pagine: 236 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9798424929472
ASIN: B09VWN74HQ
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📙 Versione Kindle
Si dice che la fortuna sia cieca… ma se invece fosse proprio la Sfortuna, quella con la “S” maiuscola ad aprire le porte al futuro?
Angelica lavora da anni in una società farmaceutica, con tutti gli agi del “posto fisso”, ma anche con quel sottofondo di infelicità che nasce dal sapere di non essersi mai messi alla prova, di non aver cercato davvero di realizzare i propri sogni. Ma quando l’inaspettato risvolto della “Sfortuna” le fa perdere l'impiego, Angelica capisce che è il momento di rimboccarsi le maniche. Costi quel che costi.
Anche se il costo è quello di perdere ogni sicurezza economica per un lavoro di soltanto qualche mese, ma in una casa di produzione cinetelevisiva. Anche se il costo è quello di rinunciare al viaggio di una vita programmato con le amiche. Anche se il costo è quello di mettere a rischio il suo cuore e la sua carriera con Christian, affascinante e ambizioso sceneggiatore. Anche se il costo è quello di incontrare un uomo bellissimo ma assolutamente insopportabile come Roberto Ansaldi, il nuovo legale della casa di produzione; e dover volare con lui a Key West per definire un importante contratto.
Il banco di prova è pronto, e le insidie sono tante, ma grazie alle insostituibili amiche, una mamma pronta a ipernutrirla per farle sentire il suo amore e una super nonna che le dispensa perle di saggezza in dialetto prima di dormire, Angelica non teme il confronto ed è pronta a battersi per quello in cui crede.
E forse anche per il vero amore.
Qualcuno, però, ha detto che la speranza è l’ultima a morire e io voglio aggrapparmi a quella speranza con tutta me stessa.
“Chi si accontenta gode!…Così così” cantava Ligabue con la sua “Certe notti”.
È questo il caso di Angelica Federici, la protagonista di Proprio come in un film.
Angelica ha un lavoro che le sta troppo stretto, lontanissimo da quelle che erano sempre state le sue aspirazioni e fin troppo distante da quello che era il suo sogno… Ormai quasi del tutto abbandonato.
La sua vita scorre silenziosa, pacata, serena, lenta, quasi monotona. Da cinque anni lavora come assistente di direzione del CEO in un’azienda farmaceutica. È un impiego che le permette di pagare le bollette, l’affitto, di vivere una vita dignitosa ma i suoi piani, fin da bambina, erano ben altri. Aveva sempre amato scrivere, il suo sogno era scrivere, vivere di scrittura, aveva anche inviato dei suoi lavori presso svariate case editrici ma, non avendo mai ricevuto alcuna risposta, aveva deciso di riporre il sogno in un cassetto con la speranza di poterlo riaprire un giorno non troppo lontano.
Angelica a trent’ anni non può permettersi di lasciare il suo lavoro per inseguire un sogno, il mercato del lavoro non fa sconti a nessuno, bisogna accontentarsi. Qualcosa però sta per sconvolgere la vita di Angelica, una tempesta si abbatterà su di lei. Da un giorno all’altro verrà licenziata e… cosa farà?
Il mondo sembrerà crollarle addosso, quelle che prima sembravano essere le sue certezze sembreranno svanire nel nulla. Il suo, non era di certo il lavoro dei suoi sogni, ma era pur sempre un lavoro.
A trent’anni dovrà nuovamente rimettersi in carreggiata, alla ricerca di un nuovo impiego, rimboccarsi le maniche, riscrivere e aggiornare il suo curriculum, inviarlo, fare colloqui…invece di far un passo avanti, le sembrerà di farne cento indietro. Meno male che però non sarà da sola ad affrontare questo spiacevole imprevisto. A darle conforto, sostegno, coraggio ci sarà la sua famiglia e le sue storiche amiche.
La sua famiglia è il suo rifugio, il suo porto sicuro, il suo Wonderwall, il suo muro delle meraviglie, eternamente pronto a ripararla e a proteggerla dalle insidie della vita. I suoi genitori sempre comprensivi, soprattutto sua mamma, dolce e pronta a consolarla e a consigliarla. E poi la nonna, la sua adorabile nonnina, amante della buona cucina e della pasta fatta in casa ma soprattutto una donna dalle mille domande, che vuole sapere tutto della sua nipotina, è una donna estremamente curiosa e talvolta quasi “invadente”, ma pur sempre il suo “faro ispiratore”.
Le sue amiche, Sara e Valentina, sono quelle che invece le danno la spensieratezza, l’allegria, la gioia, quelle con cui ha condiviso gli anni più belli della sua vita e con le quali trascorre ogni venerdì sera chiacchierando e bevendo tisane e occasionalmente cocktail assolutamente analcolici.
Dopo svariati colloqui, sarà proprio una delle sue amiche a informarla di un lavoro presso una casa di produzione cinematografica, la Lion Enterprise. Ad Angelica sembrerà quasi un miraggio, le sembrerà che qualcosa finalmente stia per cambiare, che le cose stiano iniziando a muoversi secondo i suoi desideri, secondo quelli che erano sempre stati i suoi sogni e… Ci riesce, riesce ad ottenere quell’impiego. È entusiasta, felice, elettrizzata, quel lavoro potrà essere la svolta che aveva sempre desiderato.
Alla Lion, dove Angelica sarà subito colpita in modo piacevole dal suo nuovo capo e dall’ambiente lavorativo, si imbatterà in due ragazzi, completamente diversi uno dall’altro.
Cristian, è un affascinate sceneggiatore con il quale fin da subito sembra nascere una reciproca simpatia. È gentile, socievole, allegro, espansivo, carismatico. E poi c’è Roberto, avvocato, dalla personalità più spigolosa, più cupa, più distante, più riservato. Due personalità agli antipodi ma che lasceranno un segno indelebile nella vita di Angelica.
Galeotto sarà un viaggio di lavoro negli Stati Uniti, nel Key West, che Angelica farà con uno dei due ragazzi.
Ma le insidie saranno dietro l’angolo… Dopo una serie di avvenimenti, di incomprensioni, di finti e veri tradimenti, Angelica dovrà fare i conti con sé stessa, dovrà scegliere se lottare per quello in cui ha sempre creduto e per quelli che sono da sempre stati i suoi sogni, o lasciar correre, rassegnarsi e deporre una volta per tutte le armi.
La sua sarà una sconfitta o una vittoria??
Approfondimento
Credere nei propri sogni e lottare per realizzarli.
Questo è quello che ci ripetiamo da bambine, da ragazzine, da adolescenti. Questo è quello che ci hanno insegnato i nostri genitori. Ma quante di noi ci riescono davvero? Cosa succede ai nostri sogni? Dove vanno a finire? Perché spesso ci accontentiamo?
Il più delle volte, quando cresciamo, quando ci troviamo di fronte alla realtà, quando il mercato del lavoro ci spiazza, quando le nostre aspettative erano sempre state altre ma le opportunità per realizzarle poche, ci vediamo costrette ad abbandonare i nostri sogni, ci rinunciamo, crediamo di non farcela, gettiamo la spugna. È proprio questa paura di fallire e di non essere all’altezza che ci induce ad accettare quel che si trova, a percorrere la strada più semplice, perché in quel momento è ciò di cui abbiamo bisogno.
Ci serve una spinta, che provenga da noi o da qualcuno che creda in noi, perché anche quando non ce la faremo, sarà proprio questo qualcuno che ci convincerà a credere in noi stesse, nelle nostre vere potenzialità e capacità, e ci ricorderà che la vita potrà essere come in un film dove i nostri sogni potranno realizzarsi.
Non era uno stupido Schopenhauer quando diceva “Volere è potere”, bisogna provare, se davvero si desidera qualcosa è necessario impegnarsi al massimo, provare provare provare, ricevere porte in faccia ma mai cedere, cadere ma rialzarsi sempre e sempre più forti di prima e sperare, perché no, anche in un po’ di fortuna.
Simona Signoriello