
Autore: Franck Thilliez
Pubblicato da Fazi - Ottobre 2022
Pagine: 500 - Genere: Thriller, Thriller psicologico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Darkside
ISBN: 9791259671691
ASIN: B0BFBDFPJ9

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Lucas Chardon, rinchiuso in un ospedale psichiatrico, decide di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la polizia trovò otto cadaveri e lui, ricoperto di sangue e senza memoria. Nel frattempo, Ilan Dieduset riceve una chiamata dalla sua ex, Chloé, che ha trovato l'ingresso a Paranoia, un misterioso gioco di ruolo. Tentato, Ilan accetta di partecipare e, dopo una selezione, lui e altri sei vengono convocati in un ospedale psichiatrico abbandonato. Le regole del gioco sono inquietanti: niente è vero e uno di loro morirà. La paranoia cresce, confondendo sempre più il confine tra gioco e realtà.

Il sole iniziava a riflettersi sulla neve tutt’intorno e le montagne tendevano la loro massa di granito verso il cielo, come per proteggere quegli uomini che stavano scoprendo l’orrore assoluto. Il gendarme vide il subordinato che teneva sotto tiro un tizio ricoperto di sangue. L’uomo era seduto contro il muro, in abiti caldi, berretto calato in testa, le ginocchia raccolte al petto. Alzò gli occhi umidi di lacrime verso i due agenti e disse, con un tono spaventosamente neutro: «Mi chiamo Lucas Chardon, non ho fatto niente di male. Ditemi solo: da dove viene tutto questo sangue? E cosa ci faccio io qui, in mezzo alle montagne? Non mi ricordo niente».
Quando si ha tra le mani un’opera di Franck Thilliez è necessario armarsi di profonda concentrazione. Sono romanzi scorrevoli e piacevolissimi, ma nei quali l’enigma si staglia prepotentemente dietro i dettagli e se non vogliamo arrivare alla fine con ancora il dubbio di chi possa essere davvero l’assassino è necessario scandagliare tutte le singole parole prestando la massima attenzione. Credo fortemente che Thilliez sia uno dei più grandi scrittori di thriller psicologico, perché la difficoltà nel leggere i suoi romanzi è nella impossibilità di staccarsi dalla storia. Si diventa un tutt’uno con il racconto e si riesce a immaginare l’intera vicenda come se ne fossimo parte integrante.
A intrigare maggiormente sono i continui andirivieni tipici della sua firma, in cui i personaggi confondono e raccontano più ambientazioni insieme e si perdono nei meandri della memoria. Infatti sono spesso segnati da importanti paure e segreti del passato confusi da una mente addormentata e con qualche cedimento nel ricordo, narcolessia, catalessi e allucinazioni. In Puzzle ci si trova dinanzi alla storia alternata e parallela di due protagonisti: il primo è il triste e scoraggiato Ilan Dieduset, rimasto orfano di recente e in maniera del tutto dubbia, la morte dei suoi genitori non ha avuto ancora una spiegazione logica e secondo lui ruota attorno ad un complotto a causa della loro professione segreta di ricercatori; Ilan lavora alle pompe di benzina e si è ormai rassegnato a fare una vita di sacrifici, deluso e fortemente amareggiato dalla vita e dall’amore. Il secondo invece, è Lucas Chardon un ragazzo che viene ritrovato sulla scena di un efferato crimine macchiato di sangue in presenza di ben otto cadaveri di cui non conosce l’identità, avrà perso la memoria o davvero non è il responsabile di questi omicidi?
Questi due protagonisti sono affiancati dal commissario dedicato alle indagini e da Chloé, una misteriosa ragazza, ex fidanzata di Ilan, che ha totalmente cambiato la propria vita trasformandosi anche fisicamente con capelli cortissimi neri e occhi azzurri ottenuti da lenti a contatto. La giovane ha ancora la mania del gioco, compulsiva e agguerrita rintraccia il suo ex fidanzato Ilan per proporgli una nuova sfida, partecipare a Paranoia, un gaming abbandonato un paio di anni prima con l’idea che fosse solamente un imbroglio. Ma Paranoia esiste e Chloé ne ha le prove, in palio un montepremi che potrebbe radicalmente cambiare la vita di Ilan e permettergli allo stesso tempo di avere le risorse necessarie per indagare sulla scomparsa dei propri genitori, a questo punto non ci sono scuse bisogna incamminarsi nel progetto e affrontare la competizione. Convinto Ilan, Chloé gli dimostrerà che sono risultati come i prescelti e che solo loro con altri pochi protagonisti potranno partecipare al vero gioco di Paranoia, questa volta del tutto off-line, fra le mura di un sinistro e abbandonato manicomio.
«È stato stranissimo. Compariva sempre il cigno nero, ma i tizi in camice negavano l’esistenza di Paranoia. Volevano farmi credere che io avessi una rotella fuori posto e continuavano a ripetere che loro lavoravano per il Ministero della Salute». «Idem con me. È la loro strategia: non rivelarsi, lasciarci nel dubbio, continuare a scremare. Penso che volessero sapere se siamo dei buoni concorrenti, se reggeremo le prossime prove. Ci testano per fare la selezione. Visti i mezzi che hanno a disposizione, potrebbero sorvegliarci anche per strada, nei luoghi pubblici, osservando le nostre reazioni».
Ilan diede un’occhiata tutt’intorno. Pensò al furto in casa sua. «Fino a quando durerà tutto questo, secondo te? Quando inizierà davvero il gioco?». «Non ne ho idea. Ilian, c’è una cosa di cui ti devo parlare. Che oggetto c’era nella tua stanza?». «Un cacciavite».
Nel frattempo Lucas si trova in un carcere speciale, per malati di mente, ed è costantemente interrogato da una affascinante poliziotta dai capelli neri, non solo, ma Lucas è anche fuggito da un carcere, quali di questi? Quello dove si trova al momento dell’interrogatorio oppure quello in cui è stato rinchiuso in precedenza? Ma chi è in realtà Lucas?
Preparatevi ad affrontare uno shock dopo l’altro perché Thilliez è un abile illusionista e tra i tanti candidati a Paranoia potremmo esserci anche noi lettori.
Approfondimento
In quasi ogni racconto di Thilliez è presente la componente informatica se pur in forma più o meno evidente. Ci sono pirati informatici, abili riconoscimenti facciali, trabocchetti di hacker, record da milioni di combinazioni, giochi compulsivi, questo perché lo scrittore altri non è che un appassionato della materia, per questo motivo sarà molto complicato srotolare la matassa delle sue narrazioni senza applicare principi di logica.
Siamo di fronte a rompicapi che partono da subito e si sviluppano fino all’epilogo, questo non sempre anzi quasi mai è come ce lo aspettiamo, il più delle volte compariranno nuovi personaggi proprio sul finire della storia che erano altresì presenti in precedenza, ma che pochi lettori sono stati in grado di riconoscere. E così, trascinati da illusione e terrore ci si ritrova sospesi e catapultati in una scacchiera posizionata all’interno di una forsennata trappola tra le nevi delle Alpi.
Puzzle è forse un’opera un po’ digiuna rispetto alle successive, ma per essere una riedizione del 2014 il gusto di Thilliez anche se acerbo è da capolavoro.
Nausicaa Baldasso