Autore: Guadalupe Nettel
Pubblicato da Einaudi - Agosto 2016
Pagine: 238 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Supercoralli
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Un inverno, una storia d’amore che riesce a superare l’oceano. La storia di chi fugge da un passato travagliato e cerca riparo nel presente, un racconto che, nelle fredde notti invernali, scalda il cuore.
Sono due i protagonisti di Quando finisce l’inverno, due estranei che non potrebbero essere più diversi.
Da una parte dell’oceano, a Parigi, c’è Cecilia. Venticinque anni, messicana, scappata dalla sua terra natale in Europa non solo per studiare all’università, ma anche per fuggire da un’infanzia difficile, una madre che l’ha abbandonata, un padre incapace di prendersi cura di lei nonostante tutto l’impegno che ci ha messo. Le sue giornate si dividono tra lo studio, i libri e le passeggiate al Pere-Lachaise, il cimitero proprio dietro casa sua, perché nulla la tranquillizza di più dei cimiteri, delle tombe e del loro silenzio.
Dalla parte opposta dell’oceano Atlantico, invece, a New York, c’è Claudio. Cubano, sulla quarantina, e lavora in una casa editrice in città. La sua è una vita che segue degli schemi fissi e immutabili: fissa è la posizione in cui devono trovarsi le stoviglie, fisso è il suo calendario settimanale, che programma i suoi pomeriggi, i suoi allenamenti in palestra e che prevede un’uscita a settimana con Ruth, quella che si definisce “la sua fidanzata”, una donna che lo attrae ma che non è certo la donna dei suoi sogni, con la sua aria sofisticata, i vestiti costosi e le scarpe dai tacchi troppo alti. Lui è un uomo amante della semplicità, del minimalismo, che odia gli eccessi e le esagerazioni.
Così quando Claudio, durante un viaggio a Parigi, grazie a un’amica in comune, vede per la prima volta Cecilia, capisce che la sua anima gemella non può che essere lei, quella ragazza così semplice e schiva, che lo guarda senza aspettarsi nulla da lui.
Inizia così un inverno che i due passeranno assieme, almeno con il pensiero, scambiandosi mail che solcano l’oceano per passare dall’uno all’altra. Entrambi hanno già una relazione, lui con una donna troppo frivola per essere quella giusta, lei con un uomo che soffre di una strana malattia di cui non sa nemmeno il nome, un uomo che da alcuni mesi se n’è andato in Italia senza dirle quando tornerà: l’amore fra i due amanti può quindi scoppiare, fiorire tra le righe dei messaggi che si scambiano.
Tra i due si instaura un’intimità che ha del pericoloso, perché li fa affacciare al precipizio che è il passato, un abisso che risucchia e non permette di tornare indietro. Così, come l’inverno, ogni cosa è destinata a finire, in un libro che ammalia e avvince.
Approfondimento
Non è la storia di un amore, quella che ci presenta Gudalupe Nettel, ma la storia della vita di due persone lontanissime, eppure così vicine. Con il suo libro, l’autrice ci presenta una perfetta descrizione di due animi e delle loro paure, delle loro insicurezze e delle loro preoccupazioni. Con loro il lettore pensa, si muove, agisce, immedesimandosi con l’uno o con l’altra, oppure con entrambi, chissà.
Nel freddo dell’inverno, il cuore si scalda nel leggere la storia di due vite, imperfette come tutte le vite sono, e per questo stupende.
Forse il ritmo del romanzo si fa alle volte quasi troppo lento, e la cosa rischia a lungo andare di rovinare la qualità complessiva del testo, ma questi momenti di maggiore monotonia vengono velocemente rianimati da capitoli più avvincenti, che risvegliano l’attenzione del lettore riportandolo al centro del racconto.
Quando finisce l’inverno è un libro che non vuole insegnare nulla, solamente raccontare piccoli sprazzi di vita, senza idealizzarla né distorcerla, prendendola così com’è, curiosa e imperfetta, unica e speciale, trasformando uno scorcio di quotidianità in un libro stupendo.