
Autore: Samantha Vérant
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Febbraio 2016
Pagine: 282 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Pandora

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Può succedere che due persone stiano insieme per pochi giorni e si innamorino perdutamente? Che si per-dano di vista e si ritrovino dopo vent’anni con la stessa passione? Gli scettici storcono il naso ma fanno ma-le: nonostante le origini e le culture molto diverse e nonostante il tempo, Samantha e Jean Luc hanno coro-nato il loro sogno d’amore.

Alla soglia dei quarant’anni, il bilancio della vita di Samantha non è proprio positivo: ha studiato grafica pubblicitaria ed è diventata art director, ma l’azienda per la quale lavora sta effettuando una riorganizzazione del personale e, sostanzialmente, viene licenziata. Come se non bastasse la disoccupazione, anche il matrimonio con Chris, che va avanti stancamente da dodici anni, è agli sgoccioli. Lui è spesso fuori città per lavoro, ma quando sono insieme ormai si osservano come se non si conoscessero più. In un momento di coraggio, Samantha chiede il divorzio e si prepara a tornare a vivere dai suoi, in California.
Le spiagge, la villa di famiglia con piscina, il sole di Malibu…tutto bellissimo, ma resta il fatto che lei è senza lavoro e senza soldi; l’incarico di dog sitter rimediatole dalla madre le permette sì e no di pagarsi una pizza.
Nel frattempo, in una delle loro lunghe chiacchierate, lei e la sua migliore amica Tracy rievocano una vacanza fatta in Europa vent’anni prima, durante la quale a Parigi avevano conosciuto due affascinanti giovanotti. In particolare Samantha aveva trascorso due giorni intensi con Jean Luc, un ingegnere missilistico che le aveva fatto da guida e, tra una passeggiata sugli Champs Elysee e una visita a Montmartre, l’aveva stregata. Nonostante la passione, Samantha non rimandò la partenza e proseguì il viaggio; al ritorno in America, ad attenderla c’erano sette lettere d’amore inviate da Jean Luc, per esprimerle i propri sentimenti e chiederle di non sparire dalla sua vita. Samantha, segnata dall’abbandono da parte del padre biologico, aveva però una modalità da fuggitiva nel rapportarsi all’altro sesso: fu così che non rispose alle lettere e le chiuse in una scatola.
Per ingannare l’attesa di un nuovo lavoro, la brillante idea di Tracy è quella di creare un blog dal nome “Le più belle lettere d’amore”, dove pubblicare le lettere di Jean Luc e proporre agli utenti di inviarne di proprie per provare a competere con la delicatezza e il romanticismo di quelle del bel francese. Samantha, inizialmente titubante, decide poi di sfruttare la rete per scusarsi con Jean Luc del suo silenzio: pubblica le lettere e gli manda il link del sito, dopo averlo rintracciato via internet.
Mia dolcissima Smantha, non ho sinceramente idea di dove tu possa essere in questo momento, ma la mia anima ti cammina accanto in questo viaggio.
Jean Luc avrà accettato le scuse di Samantha? C’è stato un seguito alla loro breve storia di vent’anni prima? Sappiamo già che è così, l’autrice ha scritto questo libro apposta per dirci come è andata: lei e Jean Luc ora sono sposati e vivono in Francia. Quindi nessun finale a sorpresa, l’epilogo è noto fin dall’inizio; ciò che conta e che a Samantha Verant premeva di raccontare non è la meta raggiunta, ma il viaggio. Un modesto risultato letterario, ma un grande risultato esistenziale.
Approfondimento
Aprendo la pagina internet “sevenloveletters.blogspot.it”, ci troviamo davanti ai post che Samantha ha creato nel 2009 per scusarsi con Jean Luc; il primo è del 7 maggio e il numero sette, come scoprirete se leggerete il libro, è diventato una costante nella loro storia. Ci sono anche alcune foto di Sam e Tracy un po’ più giovani, durante la vacanza galeotta a Parigi. Le lettere d’amore di Jean Luc sono quasi commoventi, di certo è un uomo che non ha paura di mostrare i propri sentimenti.
Se quella raccontata in Sette lettere da Parigi fosse una storia completamente inventata ai fini narrativi dovrei dire che non è niente di speciale e che si tratta dell’ennesimo romanzo femminile che indistinguibile dal mucchio. Ma è una storia vera quindi mi limito a criticare la forma, che di fatto è mediocre e ordinaria. Il contenuto invece è tutt’altro che banale, visto che oggi siamo rimasti in pochi a credere alla favola del Principe Azzurro che prima o poi arriva. Anche Samantha ad un certo punto della sua vita aveva smesso di crederci, ma ha avuto fede e anche un po’ di fortuna.
Quindi grazie a Samantha Verant per averci reso partecipi della sua storia, del modo bizzarro in cui lei e Jean Luc hanno ripreso i contatti e hanno lottato con la geografia e la burocrazia per stare insieme, per sempre questa volta. Del resto che vi credete, l’Amore esiste davvero, non è un’invenzione da romanzo.