Autore: Ricardo Piglia
Pubblicato da Feltrinelli - Marzo 2017
Pagine: 240 - Genere: Noir
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori
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Un giallo dal sapore noir, a tratti autobiografico e infarcito di citazioni letterarie che racconta quanto l’operato di un uomo possa creare problemi alla società.
Emilio Renzi, docente argentino di Letteratura inglese, viene invitato a trascorrere un semestre alla Taylor University, vicino a New York. Emilio sta cercando un modo per lasciarsi alle spalle un periodo buio sia dal lato professionale che privato per cui decide di accettare l’invito per trovare l’ispirazione giusta e per provare a dimenticare i suoi problemi.
Lì conosce studenti brillanti con un avvenire da accademici, cattedratici impegnati in bizzarre ricerche, barboni che sembrano vecchi saggi e soprattutto Ida, un’insegnante come lui con cui condividerà una parte di vita e diventerà il perno centrale di Solo per Ida Brown. Infatti, fin dal suo arrivo, il professore viene, per così dire, intrattenuto dalla sua “nuova amica”, la quale cercherà di infondergli la sicurezza e la voglia di vivere necessarie per poter affrontare la vita accademica e privata.
Purtroppo quando sembra che per lui sia iniziato un buon periodo accade un fatto sconcertante e del tutto inatteso che lo lascerà senza fiato.
A questo punto il nostro scrittore fallito/professore depresso vuole scoprire come siano andate realmente le cose, tanto più che, da qualche anno, diversi professori e ricercatori sono stati assassinati apparentemente per ragioni politiche da un misterioso gruppo terroristico.
Grazie ai consigli di una vicina di casa e all’aiuto di un investigatore privato, Emilio riesce a dipanare la nebbia che avvolgeva il caso, arrivando alla causa diretta di tutto quel mistero.
Un noir dal finale indefinito con pochi personaggi principali ma a mio parere inconsistenti; Solo per Ida Brown è un libro ricco di citazioni letterarie di Conrad e con alcune digressioni anche nell’ambito latinoamericano. Un thriller sulla carta ma a differenza di altri libri dello stesso genere che ho letto risulta molto pesante da portare a termine; in più ci sono una quantità di citazioni letterarie che rimandano a un gran numero di autori per cui è necessaria una preparazione accademica, motivo per il quale non l’ho apprezzato particolarmente.
Ispirato alle vicende di Unabomber, Solo per Ida Brown è un romanzo d’autore in cui ci sono un cadavere, un mistero e la ricerca della verità, ma anche la letteratura e la feroce critica al divenire degli Stati Uniti, a come un grande paese tenga sotto controllo i propri abitanti e quasi li obblighi a isolarsi in mezzo ai monti per liberare la mente. Noir, “campus novel”, biografia mascherata da romanzo, Solo per Ida Brown è molto di più, giacché Ricardo Piglia coglie l’occasione per affrontare le questioni che assillano l’occidente e per esprimere critiche per nulla velate nei confronti del sistema capitalistico giunto ormai al collasso.
Approfondimento
Solo per Ida Brown sembrerebbe un libro dallo sviluppo prevedibile ma improvvisamente e inaspettatamente il colore del racconto vira verso il giallo, con sfumature noir.
C’è molta letteratura – ma anche filosofia e sociologia e psicologia e politica e logica matematica – in questo romanzo; tante citazioni di libri e di scrittori ma alla lunga il tutto viene appesantito, e, nonostante le circa 200 pagine, rende il libro interminabile. Un romanzo che parte dalla constatazione di quel che il mondo è diventato per diretta responsabilità dei padroni del mondo.
Il tratto autentico di Solo per Ida Brown è la profonda tra idee, erudizione ed esercizio critico che dà vita ad una narrazione convincente, generando un continuo dialogo tra lettori , ognuno dei quali rimanda ad autori e libri che si connettono all’infinito e tessono una rete in cui si inseriscono armoniosamente la detection, il quadro d’ambiente e l’elemento autobiografico, sempre presente nelle opere di Piglia.
Manuela Delfino