
Autore: Elena Ferrante
Pubblicato da E / O - Ottobre 2013
Pagine: 382 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Dal mondo

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“Storia di chi fugge e di chi resta” è il terzo capitolo della tetralogia de L’amica geniale. Elena e Lila sono ormai due giovani adulte impegnate ad affrontare vite diverse in città lontane ma legate da un rapporto che, nonostante le tante incomprensioni, riuscirà a tenerle indissolubilmente legate l’una all’altra.

Ora che ho qualche soldo, pensai, ora che chissà quanti ne guadagnerò, posso recuperare qualcuna delle cose perdute. O forse no, ero ormai troppo colta, troppo ignorante, troppo controllata, troppo abituata a raffreddare la vita immagazzinando idee e dati, troppo vicina al matrimonio e alla sistemazione definitiva, insomma troppo ottusamente compiuta dentro un ordine che lì pareva tramontato.
In Storia di chi fugge e di chi resta Non ci sono più le due bambine che hanno animato le pagine di L’amica geniale, primo capitolo della tetralogia. Né le adolescenti del secondo, Storia del nuovo cognome. Elena e Lila sono ora due giovani donne le cui vite divergono con sempre maggior evidenza.
Il romanzo pubblicato da Elena dopo aver conseguito la laurea alla Normale di Pisa sembra riscuotere i primi successi e il suo matrimonio con un membro della prestigiosa famiglia Airota appare imminente. Cosa resta di Napoli e del rione violento nel quale è crescita? Solo una persona sarà in grado di riportarla tra le strade della sua infanzia: Lila. Elena la ritroverà stanca e affaticata nella sua casa di San Giovanni a Teduccio con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio da crescere. È una Lina spenta, quasi ridotta all’ombra di quella che è stata, che avrà bisogno di trarre la propria forza dalla presenza di Elena. Una Lina, fiera e determinata, che continuerà a piegarsi senza però mai correre realmente il rischio di spezzarsi. Ed è attraverso Lina che Elena Ferrante ci accompagna alla scoperta di uno scenario più ampio.
Ci troviamo sul finire degli anni ’60 e l’Italia fa da sfondo a lotte, cortei, proteste, scioperi. Sangue nelle fabbriche, nelle strade, nelle aule dell’Università… Operai e studenti che pur ostentando ideali e prospettive comuni non possono che prendere atto di quanto li divida, di quanto i mondi dai quali provengono facciano fatica a entrare in comunicazione. Il rione lascia così spazio a Napoli, Milano, Firenze… ma a tratti torna a riaffacciarsi, a farsi di nuovo spazio.
La ruota gira, chi stava sopra finisce sotto, i pesci piccoli vengono risucchiati da una corrente troppo più forte rispetto alle loro scarse forze. Tutto appare confuso, nel rione come nel resto d’Italia. Saltano gli schemi, le convenzioni, le norme… ciò che fino a poco tempo prima appariva giusto diventa improvvisamente impronunciabile. Il tempo sembra aver modificato il suo corso: tutto scorre più veloce, in uno stato di costante e accelerato cambiamento. Nessuna certezza, nessuna staticità. E se la Storia con la S maiuscola sembra destinata a decisive trasformazioni anche le vite dei personaggi saranno travolte da un’ondata di inarrestabili metamorfosi.
Approfondimento
Quando saltano gli schemi, quando parlare di certezze appare quasi blasfemo, c’è chi sente il bisogno di cercare un nuovo equilibrio in luoghi diversi, all’interno di contesti ancora inesplorati. E chi invece quel nuovo equilibrio spera di trovarlo la dove è sempre vissuto, nelle strade zeppe di ricordi tra le quali ha mosso i primi passi. Questa semplice antitesi racchiude le scelte di Elena e Lila. La prima sembra fuggire da un passato che vorrebbe potersi scrollare di dosso, quasi fosse uno strato di polvere accumulatosi sulla pelle. La seconda da quello stesso passato sembra trarre la propria energia, una carica di cui non può fare a meno.
Ci si può chiedere chi tra le due mostri un grado maggiore di coraggio e se davvero la fuga sia solo una forma di resa, l’ammissione di una sconfitta. Ma c’è di più. C’è la ricerca, forse inconscia, di una qualche bellezza: una forma di grandezza capace di rendere la vita, un viaggio straordinario. Fuggire o restare, due scelte opposte che nascondono però uno stesso desiderio, quello di provare a essere felici.