Titolo: SuccessoAutore: Martin Amis
Pubblicato da Einaudi - Marzo 2016
Pagine: 321 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: L'Arcipelago Einaudi
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Un appartamento di Londra, due coinquilini opposti e complementari e una sorellastra che lascia un tragico segno nel-le loro vite. Greg e Terry regalano al lettore suspense, invidie radicate e due modi differenti di affrontare la quotidiani-tà. C’è chi lavora e chi si piange addosso. Chi sta attento ai gesti dell’altro e chi invece si gode la vita senza badare a ciò che gli accade intorno.
I miei calcoli su come rimanere vivi e sani di mente su questo pianeta erano evidentemente sbagliati.
Il “diario” di Gregory Riding e Terence Service ripercorre, da gennaio a dicembre, un intero anno di riflessioni, invidie, paure soffocate, desideri ed episodi fuori dal comune, dove di tanto in tanto appaiono altri personaggi, sia femminili sia maschili, intenti a scuotere l’umore di Terry, alquanto furioso e confuso per il suo insuccesso con le ragazze, soprattutto in campo sessuale.
Il tutto inizia con Terry che nega, a telefono con Miranda, la presenza di Greg in casa, in quanto non smette di cercarlo, mandandogli addirittura delle poesie oscene; da qui scaturiscono due differenti comportamenti: Terry asseconderebbe tutte queste attenzioni perché ne è privo da molto tempo, mentre Greg vorrebbe mettere un punto perché esausto. Miranda è insaziabile e Greg ne inizia a essere disgustato; a Terry invece affascina molto questa ragazza di 19 anni per la sua cordialità nei gesti quando si incontrano e si salutano.
Nel frattempo tutto questo non fa che fornire maggiori dettagli su Greg e Terry lo desidera ardentemente, perché, spinto dalla sua invidia e gelosia per il successo del suo coinquilino, gli piacerebbe scoprire qualcosa di negativo nei suoi riguardi, come ad esempio una sua eventuale impotenza. Crescono così i complessi in Terry sul suo mancato fascino nel portare a letto le donne, a differenza dell’altro.
Si susseguono monologhi contornati di critiche sul coinquilino, sulla sua igiene personale, sulla sua dimenticanza dei nomi delle ragazze che conquista. In verità Greg non è altro che il suo fratellastro, in quanto fu affidato ai suoi genitori all’età di nove anni e ha sempre vissuto con il padre e la sorella, poiché la madre morì presto.
Da qui si innescano vari racconti e scomode “verità” sulla sua infanzia. Alla sua entrata in scena, la sorellastra Ursula dà inizio al loro rapporto malsano, sconvolgendo gli equilibri mentali per i suoi problemi esistenziali, considerando che in passato aveva “sfiorato” la morte tagliandosi le vene. Ora ha bisogno di aiuto e di qualcuno che la sorvegli e la faccia stare serena e tranquilla, con l’aiuto di una parola, che diventa un vero simbolo di Successo, ossia il termine “rinco”, che acquista addirittura un ruolo terapeutico se pronunciato in casi di emergenza. Il rapporto tra Ursula e Terry oltrepasserà le regole della cosiddetta parentela “fratello/sorella”, dando il via a un’intesa fisica oltre che mentale.
Approfondimento
Il finale di Successo non è affatto scontato. Ciò che colpisce è l’intreccio di forti sentimenti disprezzanti quali l’invidia, la gelosia, la commiserazione, il passato negativo che assilla i personaggi, l’inadeguatezza che si avverte per la collezione di sconfitte sessuali.
In alcuni momenti può sembrare ripetitivo ma credo che l’intento di Martin Amis sia stato quello di sottolineare la gravità delle situazioni, delle parole, delle affermazioni che rimbalzano da un soggetto all’altro. Si nota anche un forte senso di responsabilità nonostante la loro giovane età: un esempio è dato sicuramente dalla vicenda di Ursula che senza esitare viene accolta in casa con un “bagaglio” non così tanto leggero da svuotare. Il difetto che ho trovato è l’insistenza verso il sesso associato a un disagio alquanto esagerato.
Annalaura Diviccaro
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Alcune note su Martin Amis
Martin Amis è nato a Oxford nel 1949 e vive fra Londra e New York. È autore di due raccolte di racconti, sei opere di saggistica e quattordici romanzi.
