Autore: Percival Everett
Pubblicato da La nave di Teseo - Luglio 2021
Pagine: 288 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834607169
ASIN: B099HFZKRW
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Zach Wells si ritrova tra le mani una tanto assurda quanto terribile richiesta d’aiuto mentre tenta di dare un senso al male che ha colpito sua figlia. Il suo incessante flusso di coscienza ci catapulta in una schietta e disillusa rappresentazione dell’imprevedibilità della vita, una meravigliosa confusione di crudeltà e opportunità di redenzione.
Certa gente è semplicemente incapace di essere felice. E con certa gente intendo me.
In Telefono, questo breve ma denso romanzo, ci immergiamo nella vita di Zach Wells, professore universitario che vive nel clima afoso di Los Angeles insieme a sua figlia e sua moglie. L’intera narrazione è scandita da un incessante monologo del protagonista rivolto alla platea di lettori, tanto fitto da rendere i dialoghi un’apparente riproposizione postuma dei suoi pensieri. Ogni altro personaggio, anche il più rilevante, si manifesta attraverso il filtro delle percezioni di Zach, e nulla potrà aiutarci a capire cosa realmente provi o pensi. Il romanzo si compone dell’intreccio di diverse e variegate trame molto distinte, che Percival Everett tenta di mantenere insieme per poi decidere su quale di queste concludere (per capire bene cosa si intende, proseguire con l’Approfondimento).
Insoddisfatto della propria vita e passivo di fronte alle possibili soluzioni che potrebbero farlo emergere dal torpore quotidiano, Zach viene colpito duramente dalla comparsa in sua figlia di una malattia degenerativa. Nell’impossibile tentativo di comprendere le motivazioni del caso e nella disperata ricerca di una causa a cui appellarsi per riuscire a restare ancora in questo mondo, Zach si aggrappa al surreale. In un pacco ordinato online, trova un biglietto: “Ajudame”. Che sia uno scherzo, una trappola, o realtà, poco gli importa; cercherà la vita, proprio mentre quella di sua figlia gli scorre impotente tra le dita.
Approfondimento
Questo romanzo, finalista al premio Pulitzer 2021, presenta un aspetto molto peculiare. Percival Everett ha scritto infatti tre versioni dello stesso libro, ciascuna con un finale diverso e focalizzato su una differente trama della narrazione. Senza questa informazione, di cui ero privo finché non ho terminato il romanzo, l’esperienza di lettura mi è apparsa sinceramente scarna e la conclusione delusivamente affrettata. Lo stile intimo e viscerale con cui il flusso di coscienza riempie ogni pagina e trascina il lettore a fianco al protagonista sempre più in basso, viene oscurato da un taglio grezzo e addirittura fastidioso con cui le diverse sottotrame vengono abbandonate.
Tuttavia, tenendo conto della pluralità di versioni, e dunque della adesso comprensibile scelta dell’autore di fronte alla gestione delle sottotrame, mi rendo conto della validità dell’opera, in cui va fatto rientrare anche l’interessante proposito di provocare i lettori e di rendere peculiare l’esperienza di lettura. Sebbene preso singolarmente questo romanzo lasci un aspro retrogusto di incompiuto, sono convinto che questo Telefono senza fili in versione letteraria abbia raggiunto il suo obiettivo, o quantomeno generato una confusione degna di nota.
Alla fine spensi il televisore e fui costretto a prendere atto, per l’ennesima volta, di quanto sia difficile non pensare.