Autore: David Ebershoff
Pubblicato da Giunti - Febbraio 2016
Pagine: 368 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Scrittori Giunti
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Un’autentica storia d’amore, in cui Greta conduce il marito Einar alla scoperta di sé e di Lili, la delicata fanciulla che vive nel suo corpo. Un romanzo che insegna come amare significhi anche accettare il cambiamento radicale dell’altro.
«Sappiamo perfettamente cosa ti sta succedendo. Lili vive dentro di te. Nella tua anima c’è una graziosa ragazza che si chiama Lili. È semplice. Non ha niente a che fare con la pazzia.»
«Mi chiedevo semplicemente cosa pensassi di me .»
«Penso che sei l’uomo più coraggioso che io conosca» disse.
Copenhagen, anni ‘20. Einar e sua moglie Greta sono entrambi pittori, lui di paesaggi, lei di ritratti. Un giorno Greta, improvvisamente rimasta senza la sua modella, chiede al marito di posare per lei in abiti femminili, in modo da poter ultimare il ritratto che stava dipingendo. La riluttanza iniziale di lui si trasforma in una vera e propria folgorazione: il contatto con la seta leggera non crea disagio, ma dischiude una verità difficile da affrontare. Una verità che trova le radici nell’infanzia del giovane ed efebico Einar. Nel suo corpo, infatti, non vive una sola persona ma coesistono due essenze distinte. Nasce così Lili, che con la sua delicatezza e il suo coraggio diventerà sempre più presente fino ad annullare completamente la parte maschile del pittore.
Greta sarà sempre accanto al marito nel suo percorso di trasformazione, e accetterà la sua femminilità con un amore che si farà dedizione assoluta. Grazie a Lili, divenuta ormai la musa ispiratrice dei suoi ritratti, ritroverà una nuova energia creativa che si tradurrà in una svolta sensazionale nella sua carriera artistica. Su consiglio di un vecchio amico di Einar, Greta deciderà addirittura di lasciare l’amata Copenhagen per trasferirsi a Parigi, dove Lili può godere di un ambiente maggiormente aperto e tollerante, anche a costo di farle “spiccare il volo” e perderla per sempre.
L’equilibrio del matrimonio, infatti, inizierà a vacillare quando Einar prenderà definitivamente coscienza di sé. Egli deciderà di sparire per sempre e di lasciar vivere solo Lili, diventando una donna in tutto e per tutto.
The danish girl è liberamente ispirato alla storia di Lili Elbe, il primo transessuale a sottoporsi, negli anni ’30, a un intervento chirurgico di cambiamento dei connotati sessuali. La tematica affrontata è di stringente attualità e viene approfondita senza morbosità né giudizi di tipo morale. Al contrario, con disarmante naturalezza e semplicità il lettore accompagna Einar alla scoperta di Lili, fino al finale aperto ma spiazzante.
Approfondimento
The danish girl racconta una storia di grande impatto, della quale colpiscono la fragilità di Lili e al contempo la sua cieca determinazione nel trovare la propria identità e nel voler raggiungere, finalmente, una vita piena e appagante.
Sono i personaggi femminili a riempire le pagine di David Ebershoff. Il lettore, grazie alla prosa evocativa e ricca di immagini efficaci, comprende i dilemmi di Lili ma allo stesso tempo non può non condividere le angosce di Greta, stretta, da un lato, tra quell’amore incondizionato per il marito che la porta ad assecondare con devozione la sua metamorfosi, e dall’altro, il progressivo sgretolarsi dei propri punti di riferimento relazionali all’interno della famiglia.
Resta in secondo piano, invece, la relazione di Einar/Lili con il mondo esterno. Non assistiamo alle interazioni di Lili con la società, ma l’occhio dell’autore si estende solo alle relazioni con il nucleo familiare e una ristretta cerchia di amici. Sarebbe stato interessante sondare le reazioni della gente comune nei confronti del fenomeno del transessualismo che ancora oggi è oggetto di facili luoghi comuni e pregiudizi.
Non pare così realistico che la progressiva manifestazione della femminilità di Einar, anche all’interno della sua stessa famiglia, sia accolta da tutti di buon grado e non vi siano da parte di nessuno atteggiamenti di rifiuto e di esclusione.
Marta