Autore: Joël Dicker
Pubblicato da La nave di Teseo - Marzo 2024
Pagine: 448 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834617021
ASIN: B0CTR393QP
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Ginevra, 2022. Due famiglie, due stili di vita, due classi sociali. Sophie e Arpad, Greg e Karine. Il benessere finanziario e la stabilità economica, l’imprenditoria e la classe media. In superficie, pianeti lontani anni luce. Ma nella profondità del nucleo, esistenze viscose e permeabili, che si scontrano in modo quasi osmotico, perdendo e scambiandosi frammenti, in tensione tra istinto e raziocinio, purezza e controllo, uomo e animale. Perché per quanto l’apparenza posso mostrare diversità, la natura umana è unica e immutabile.
Ho voluto trasformare una pantera in un cagnolino da salotto. Ma gli animali selvaggi sono come gli uomini. Li puoi ammansire, truccare, travestire. Puoi dare loro amore e speranza. Ma non puoi cambiare la loro natura.
Sophie e Arpad sono la coppia benestante che vive nella villa in mezzo al bosco di una periferia agiata, due figli obbedienti e col sorriso, un lavoro remunerativo in città. La vita come un film in un castello di vetro. O forse no. Greg e Karine sono la coppia del gradino sociale sottostante. Umile villetta a schiera in un mare di opulenza immobiliare, figli chiassosi e litigiosi, lavori umili ma stabili – lei commessa, lui poliziotto in carriera. O forse no.
L’ambivalenza, il segreto e l’inconfessabile sono gli architravi del romanzo di Joël Dicker, Un animale selvaggio. Si rivelano nella vita delle famiglie e sconvolgono le convinzioni dei personaggi stessi riguardo l’un l’altro. Possono onesti lavoratori diventare (o essere sempre stati) saltuari rapinatori di banche? Può un’amicizia in erba nascondere solo invidia e bramosia per una scalata di ceto? Può chi dedica la vita alla protezione degli altri nelle situazioni più a rischio farsi dominare e guidare da pulsioni corporee basse e riprovevoli? E può il passato, per quanto ce ne si allontani, tornare sempre a bussare alla porta?
Un animale selvaggio, inserendo due amanti, uno del passato e uno del presente, in una complessa trama insieme a una rapina irrisolta, un cliente troppo fedele e un poliziotto spione, trasforma la storia solo apparentemente innocua di due famiglie in un thriller macchiato di azione, tradimento e sconfitta. Per arrivare a un finale dove la volontà umana di salvare un rapporto interferisce con gli obiettivi innati dei propri impulsi segreti, nel bene e nel male, qualunque essi siano.
“Sono più che impulsi, Sophie: sono sentimenti!”
“E cosa si può fare contro i sentimenti? Sono la nostra unica, vera libertà.”
Approfondimento
L’ultimo romanzo di Dicker appare come un’ampia metafora delle relazioni umane come palcoscenico delle pulsioni tipiche del mondo animale, dove l’istinto e la purezza si contrappongono al controllo e al raziocinio. I personaggi si muovono e agiscono tra l’incudine dell’essere umani e l’ascia dei propri istinti, quelli che li fanno sentire più vivi, sballottati dall’uno agli altri, in balia di eventi e segreti spesso incontrollabili. Un romanzo di invidia e tradimenti, sollievi impropri intervallati a sensi di colpa sinceri, dove l’individualismo è quasi sempre più muscolare della solidarietà, a meno che non si tratti, paradossalmente, di amore incontrollabile; un sentimento di umanità, sì, ma involontario, indomabile.
Quello che forse manca, soprattutto a livello di ricchezza della prosa, è una profondità psicologica dei personaggi leggermente più accentuata, utile a quel processo di immedesimazione del lettore che rende universali le sensazioni ed i sentimenti dei personaggi. Nonostante ciò, lo stile di Dicker, ritmico e additivo, è un marchio di fabbrica, e i continui salti temporali nella narrazione rendono il libro uno dei più classici page-turner, per dirla all’inglese.
Pensando forse non a una morale, ma comunque al significato profondo del romanzo, Un animale selvaggio ha ricordato tanto, per lo meno a chi scrive, la favola della rana e dello scorpione: l’irrefrenabilità degli istinti (animali, nella favola), e il loro scontro con quel gioiello ancora in gran parte inesplorato che è la mente umana, evolutasi, anche biologicamente, a partire proprio dai sentimenti, le emozioni, gli impulsi. Per Sophie, Arpad, Greg e Karine, il conflitto interiore tra quel che è oggetto di libero arbitrio e quel che è invece dettato da madre natura, non controllabile, selvaggio.
Devi permetterle di essere quello che è: un animale selvaggio.
Matteo Quartieri