
Autore: David Foster Wallace
Pubblicato da Minimum Fax - Settembre 2013
Pagine: 292 - Genere: Biografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Sotterranei
ISBN: 9788875215187

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
Attraverso una raccolta di interviste dal 1987 al 2008 possiamo risentire la voce dello scrittore David Foster Wallace, brillante e acuto, molto amato dai lettori, morto suicida nel 2008. In queste conversazioni si può ripercorrere la vita dell’autore, sempre narrata in modo ironico e divertente, nonché l’insieme delle sue opere e la sua volontà di spiegarle ai lettori.

Scrittore e professore universitario, descritto dalla sorella come uno che, dopo averci parlato solo qualche minuto, ti sembra appena sbarcato da una navicella spaziale, David Foster Wallace ha lasciato in eredità ai suoi estimatori un buon numero si saggi, raccolte di racconti e romanzi, tra cui spicca sicuramente Infinite Jest, romanzo del 1996 di oltre 1000 pagine di cui una parte abbondante solo di note a fine testo (388 note). Questo suo libro che ha saputo cambiare la lingua e la narrativa americana è ambientato a Boston in un futuro prossimo, in cui si incrociano storie di vari personaggi tra un’accademia di tennis e una casa famiglia per tossicodipendenti in riabilitazione e descrive un mondo in cui la ricerca della felicità diventa una dipendenza con cui si tenta di coprire una profonda tristezza esistenziale.
I critici hanno sottolineato i difetti di questa opera monumentale, soprattutto la prolissità e la difficoltà nel seguire la trama, ma Wallace spiega con semplicità che si tratta di un modo diverso di avere accesso alle emozioni, di una nuova modalità di scrittura circolare con continui rimandi a note o ad altre parti del romanzo, tanto che il libro si può anche leggere in modo non lineare. Inoltre Wallace ama sperimentare stili letterari particolari. Ad esempio in una conversazione afferma di odiare nei romanzi le epifanie improvvise non realistiche, e preferisce affrontare parti emozionanti dei suoi libri sotto forma di appunti schematici.
Nel saggio Brevi interviste con uomini schifosi viene affrontato il tema dell’amore moderno, sotto forma di domande e risposte immaginarie, ma l’estrosa immaginazione di Wallace arriva ad omettere le domande, segnandone l’assenza con una D maiuscola.
Vedere le cose attraverso i miei occhi, tutti gli arzigogoli e le giravolte assurde della mia scrittura in pratica si riducono a questo.
Wallace vuole scrivere “cose che parlano di che effetto fa stare al mondo, invece di offrire un sollievo dall’effetto che fa stare al mondo.”
Approfondimento
È un onore e un piacere ascoltare le parole di David Foster Wallace, riconosciuto come geniale dai moltissimi lettori che sono rimasti sconvolti dalla sua tragica morte, dopo una vita segnata dalla depressione e dall’abuso di sostanze. Wallace affronta le interviste con la consueta ironia:
A volte hai paura che le interviste siano noiose, per cui ti viene la tentazione di prendere un po’ in giro l’intervistatore tanto per renderle più interessanti. Può essere crudele. E forse a volte lo faccio anch’io.
È impossibile non restare folgorati e incuriositi dalla figura di questo autore definito nel 2000 uno dei migliori giovani scrittori d’America, dalla sua imprevedibilità, dalla sua sorprendente capacità di improvvisazione, dalle suo amore per il rischio e la sua forza da uragano. Le sue opinioni in fatto di filosofia, matematica, mass media, verità, ci fanno capire la sua visione del mondo, lasciandoci interessati, stupiti, perplessi e con la voglia di leggere le sue opere straordinarie.
Elena Naldi