Autore: Erminia Dell'Oro
Pubblicato da Baldini&Castoldi - Febbraio 2024
Pagine: 192 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I lemuri
ISBN: 9791254941225
ASIN: B0CV16K88T
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Luca, un giovane appassionato di arte e scacchi, incontra Laura, una traduttrice più grande di lui, in una libreria di Milano. Nonostante l'iniziale titubanza, tra i due nasce un'amicizia che si trasforma in ossessione quando Luca si innamora di lei. Laura, spaventata, lo allontana, ma lui inizia a perseguitarla, portandola a farlo arrestare. In carcere, Luca scivola nella disperazione, vittima di un sistema che lo abbandona e lo consuma. La storia è una critica al sistema carcerario e all'indifferenza sociale.
Non volevo più uscire nell’ora d’aria, avanti e indietro come un robot, c’è chi approfitta per riempire di botte qualcuno, c’è chi corre per mantenersi in forma, forma carceraria, chi cammina con lo sguardo perso nel vuoto, chi chiacchiera, i tre africani che cantano, il rumeno sorretto da un compagno di cella. Ora che mi sono fatto due amici, una coppia di piccioni, non voglio deluderli. Ho briciole in tasca, mi aspettano tenendosi lontani dagli altri, mi riconoscono, poi vanno a posarsi in alto e li osservo mentre si puliscono a vicenda le piume. C’è un silenzioso colloquio tra noi. «Portano le malattie», mi ha detto un biondino arrivato da poco. Mi veniva da ridere. Si accorgerà presto che non abbiamo bisogno dei piccioni per le malattie, magari si farà amico un topo. Gli ho detto di non spaventarli, se ne stanno in disparte, aspettandomi.
Una storia sbagliata, romanzo narrato magistralmente dall’autrice Erminia Dell’Oro, sviscera più storie sbagliate che ingloba tutti i suoi personaggi in un circolo vizioso fatto di indifferenza e sofferenza. Luca, il protagonista, pur essendo un brillante giocatore di scacchi e un lettore onnivoro, è al contempo vittima del suo passato e del suo dolore, fino a quando arriva a innamorarsi di Laura, una traduttrice molto più grande di lui, che diventerà la sua ossessione. Sarà proprio il suo comportamento malato e ossessivo ad aprirgli le porte del carcere. Da qui il volume offrirà un’acuta denuncia sociale sulle condizioni dei detenuti nelle carceri italiane, costretti a stare in sei rinchiusi in una cella piccolissima, o ancor peggio costretti a brancolare nel buio delle loro giornate, poiché chi è in attesa di giudizio non può fare niente, neppure lavorare. In questo volume l’autrice affonda il mito della rieducazione carceraria, narrando con cruda indifferenza una atroce verità.
Una storia sbagliata è un romanzo per stomaci forti che smaschera tanti stereotipi della società in cui viviamo che sono ancora ben lontani da essere abbattuti.
Approfondimento
Una storia sbagliata, romanzo uscito il 9 febbraio 2024, dell’autrice Erminia Dall’Oro è un romanzo crudo, intenso e a tratti forse troppo forte, che tende a ledere animi sensibili, perché analizza con lucida schiettezza la realtà carceraria italiana. Sono rimasta particolarmente colpita da alcuni brani che descrivono minuziosamente la giornata tipo vissuta in carcere dal brillante Luca che, trovandosi in attesa di giudizio, non può nemmeno lavorare. Quindi, per sopportare la disperazione, diventa amico di due piccioni.
Andava spesso in una grande libreria, sceglieva un libro e si sedeva in poltrona a leggere o a scrivere sul suo taccuino. Erano i momenti migliori della giornata, un luogo silenzioso, nessuno lo disturbava. Una sera, sentendo l’annuncio della presentazione di un romanzo, andò a sedersi nell’ultima fila. Accanto allo scrittore sedevano un critico letterario e una giovane donna che aveva seguito lo scrittore esordiente nel percorso della stesura del libro. Luca soffermò lo sguardo sulla sua treccia bionda, ed ebbe un momentaneo senso di angoscia, come se l’avesse già vista in un lontano passato o in un incubo dissolto nel tempo. Chiuse gli occhi, come per difendersi da un improvviso attacco di tormentate visioni, poi guardò le mani di lei, dita lunghe, sottili, senza anelli. Riuscì a concentrarsi sul romanzo di cui il critico stava parlando, la storia di un ragazzo tossicodipendente, diventato, dopo molte disavventure, un giornalista famoso. Era una buona serata per Luca, stava bene, non doveva sprecarla.
Quest’opera presenta uno stile forte, crudo e incisivo, particolarmente consigliato per gli appassionati di romanzi di denuncia sociale.
Emblematico risulta anche il significato salvifico della musica e della lettura, viste come uniche vie di comunicazione e come liberazione dalle angosce e slancio vitale. Ci si sofferma poi sul valore della libertà che si capisce solo passando attraverso la morte.
Mi siedo accanto alla finestra, non sono ancora le cinque ed è già buio in questo freddo giorno di fine ottobre. I rami degli alberi sembrano mute preghiere, tra i rami appare e scompare, tra le luci dei fari delle auto, la cabina dove Luca si fermava a telefonare, a cercare le voci che lo legavano ancora alla vita.
Un testo forte struggente e appassionante che toccando temi scomodi, quali il disagio mentale, gli stigmi sociali e la certezza della pena. Ci fa riflettere e punta il dito duramente su comportamenti coercitivi troppo spesso mascherati da falsi amori asfissianti.
Francesca Votino