Autore: Giulia Ciarapica
Pubblicato da Rizzoli - Aprile 2019
Pagine: 365 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788817109963
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Annetta non perdonerà mai tutto questo. Giuliana lo sa. La conosce troppo bene quella donna difficile e capricciosa, unica nel suo genere. Ma non può fare a meno di esserle legata, come solo una sorella può essere. Ricongiungersi a lei sembra impossibile quanto inevitabile.
Casette d’Ete non si lascia intimidire dal peso della Storia, affronta l’arroganza del tempo che scorre con quell’astuta indifferenza tipica dei borghi più piccoli.
Marche, 1945. Mentre l’Italia dell’immediato dopoguerra si districa tra le conseguenze politiche ed economiche di una scontro perso e appena concluso, i soldati tornano a casa. Casette d’Ete non è cambiata molto da quando Valentino è partito. Per le strade risuona lo stesso assordante silenzio, interrotto solo nei pressi dei laboratori dal suono del martello con cui i calzolai fissano la pelle delle scarpe alle suole. In alcune ore del giorno si sente anche il chiacchiericcio delle donne che, sedute fuori dalle botteghe, cuciono con le loro macchinette tentando contemporaneamente di mettersi in mostra agli occhi dei giovani uomini che di recente hanno ripopolato il paese. Ma Valentino è li per un motivo, rivedere Annetta. Si sono fidanzati prima della sua partenza, ma le cose non sono andate come lui sperava: L’intraprendenza e il fascino provocatorio della ragazza che lo avevano attratto cinque anni prima si sono rivoltati contro di lui. Annetta è una donna libera, indomabile, indipendente.
Non c’è occasione in cui non indossi il suo rossetto preferito, anche per andare a rubare nei campi. La sciatteria non le appartiene. Lei è spavalda come sa esserlo solo chi è profondamente innamorato di sé.
Tra loro non può funzionare. E così, negli anni successivi, egli finisce per innamorarsi e sposare Giuliana, una donna introversa quanto affascinante, restìa a dimostrare e ricevere affetto e sempre attenta a ciò che gli altri pensano di lei e delle sue scelte. Quest’ultimo aspetto del suo carattere sarà la sua maledizione. Ella è infatti la sorella di Annetta, e la paura del suo giudizio la accompagnerà per tutto lo sviluppo della sua relazione con Valentino. Annetta, d’altro canto, non è disposta a perdonare, almeno per adesso.
Primo di una trilogia, Una volta è abbastanza è un libro che non lascia indifferenti. Non è un romanzo familiare in senso stretto: Parallelamente alle vicende delle due sorelle e Valentino, l’autrice prende per mano il lettore e lo accompagna tra le strade di Casette d’Ete, lo fa accomodare nelle case degli altri abitanti e ne fa spettatore invisibile e silenzioso di drammi, segreti violati e scandali taciuti. Questa storia parla dei grandi interrogativi di sempre, di vite che nascono e di vite che si spengono, a volte per mali maggiori, a volte solo per indifferenza. Parla di sentimenti, di amore e gelosia, di indifferenza e intraprendenza. Nei vent’anni in cui si sviluppa la storia il lettore assiste alla lotta di un piccolo borgo di calzolai per uscire dalla miseria e stare al passo con i tempi. Sarà l’intuizione imprenditoriale di alcune famiglie e l’esigenza di un futuro migliore di tutti gli altri abitanti a riscattare il paese, grazie anche, come spesso accade, al giusto paio di scarpe.
Approfondimento
L’aspetto che più mi ha colpito di questo romanzo è il realismo, a tratti disarmante, con cui la scrittrice presenta ogni vicenda donandole vivacità e concretezza. L’attenzione quasi maniacale nel descrivere scene, paesaggi e personaggi è la marcia in più che fa sentire il lettore parte della storia, immergendolo gradualmente nella realtà di questo piccolo paese negli anni ’50. Questo genera emozioni contrastanti, ad esempio la rabbia per il bigottismo e l’indifferenza dell’epoca viene subito attenuata dal contesto storico e sociale descritto minuziosamente da Giulia Ciarapica. L’uso del dialetto contribuisce a generare questa sensazione di realtà, e il modo in cui viene utilizzato fa si che sia perfettamente comprensibile anche un lettore non marchigiano grazie alla capacità della scrittrice di rendere intuibile il contesto: il lettore viene talmente immerso nella storia che anche se nell’immediato non si capisce il significato di una parola, esso si palesa immediatamente una volta arrivati in fondo alla frase grazie alla precisione dei dettagli. E’ come se gli venissero fornite gradualmente delle chiavi per capire totalmente il contesto storico e sociale di questo piccolo paese e dei suoi abitanti, in modo da entrare in empatia non solo con i personaggi principali, ma anche con quelli che hanno un ruolo meno rilevante.
Consiglio questo libro a chiunque abbia voglia di una lettura scorrevole e mai banale, a chi non si aspetta lieti fini o personaggi suddivisi in buoni e cattivi, ma a chi è invece interessato a leggere una storia vera fatta di persone vere, caratterizzate da mille sfaccettature in continua evoluzione per auto comprendersi e accettarsi nella loro quotidianità.
Alice Monti