Autore: Jussi Adler-Olsen
Pubblicato da Marsilio - Marzo 2020
Pagine: 504 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Farfalle
ISBN: 9788829703777
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Adiacente alla costa di Cipro, il mare restituisce il corpo di una donna. Una migrante in cerca di salvezza, inghiottita dal Mediterraneo. Una persona diversa dalle altre, almeno per Assad, tra i protagonisti di questo avvincente romanzo. La donna non è annegata. È stata uccisa. Un omicidio che spingerà il nostro Assad a fare i conti con un passato oscuro, a lungo sepolto. In parallelo, Alexander, un ragazzo di Copenaghen, è intenzionato a mettere in atto un folle piano per vendicare la donna assassinata. Il preludio della vittima in mare innescherà così una pericolosa caccia all'uomo, nel tentativo di neutralizzare l'ombra di un attentato devastante, proprio nel cuore dell'Europa.
Com’è noto, la speranza è sempre l’ultima a morire e, spesso, anche l’unica cosa che ci resta.
Oggi parliamo del libro Vittima numero 2117, dell’autore danese Jussi Adler-Olsen.
Il romanzo presenta peculiarità che caratterizzano un giallo poliziesco ben scritto. L’intreccio è scorrevole, la trama avvincente. Come si evince dalla sinossi, la vicenda si snoda principalmente intorno alla figura di Assad, uno dei protagonisti del romanzo, che, insieme a Carl, Gordon e Rose, lavora agli spinosi casi affidati alla “Sezione Q”. Proprio Assad, durante lo svolgersi della storia, dovrà fare i conti con le ombre di un passato troppo a lungo celato, che lo porteranno a scontrarsi con un pericoloso terrorista in cerca di un’orribile vendetta. In parallelo, conosceremo un ragazzo di Copenaghen di buona famiglia, di nome Alexander, che con l’intenzione di vendicare la donna uccisa progetterà un piano omicida che metterà a nudo l’abisso di una profonda follia. Passando alle caratteristiche narrative del romanzo, possiamo affermare con assoluta certezza di essere al cospetto di un libro davvero ben costruito, dal ritmo incalzante, coinvolgente, sempre nel vivo dell’azione. La cornice degli eventi, ambientata tra Danimarca e Germania, garantisce un piacevole dinamismo alle sequenze del racconto, con capovolgimenti di fronte e colpi di scena che desteranno continua sorpresa, soprattutto nell’intreccio che lega lo svolgimento della storia alla famiglia di Assad, figura chiave del romanzo. In definitiva, si tratta di un romanzo ben articolato, che si lascia leggere con scorrevolezza e interesse.
Approfondimento
Il silenzio è un’arma contro tutti. Aveva sentito dire una volta. Nel silenzio morivano i rapporti tra le persone, sparivano le amicizie. Era la migliore arma dei politici, più ancora della menzogna.
Tra i punti da porre in risalto c’è, a mio avviso, la figura di Alexander. Un ruolo, il suo, che si snoda sullo sfondo della vicenda principale, senza per questo risultare meno determinante. Un personaggio che ispira profonde riflessioni circa la responsabilità della famiglia d’origine sullo sviluppo emotivo di un individuo equilibrato e convenzionalmente sano. Scopriremo infatti, come un nucleo parentale che sia privo di amore e di genuino interesse, possa contribuire alla formazione di una personalità deviata, tendente alla perdita di contatto con la realtà. Sebbene sia un tema delicato dove non è possibile generalizzare, possiamo ravvisare come, in linea di principio, la privazione dell’amore e della presenza familiare possa ingenerare in comportamenti anti-sociali più o meno pericolosi. La tematica su come la sofferenza emotiva possa degenerare in comportamenti ed azioni violente è in realtà presente in tutto il libro, ricordando a tutti noi la forza del bene, e insegnando, ancora una volta, come il male richiami solo altro male, col rischio di sprofondare l’intera Comunità in una spirale di dolore, ove chi opera per ripristinare l’ordine, può almeno fregiarsi del merito di non essere stato indifferente.
Alessandro Testa