Autore: Emilia Marasco
Pubblicato da Mondadori - Marzo 2016
Pagine: 222 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Romanzi
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Quattro bambine, quattro caratteri diversi, una forte amicizia e un libro che le unisce, una sola protagonista da emula-re: Jo March. Sogni e speranze di bambine trasformate poi in donne e divise dalla vita.
Giovanna, Lara, Carla e Silvia. Questi i nomi delle quattro protagoniste di Volevamo essere jo. Nella prima parte del libro le conosciamo da piccole: è la fine degli anni Settanta e le quattro bambine abitano tutte nello stesso condominio e sono unite da un forte legame di amicizia. Il filo che le unisce si rafforza ancora di più il giorno di Natale del 1976, quando Irene, la mamma di Lara, decide di regalare a ciascuna di loro una copia del libro Piccole Donne. Le amiche vengono assorbite interamente dalla lettura del libro, tranne SIlvia che, essendo più piccola, deve farsi aiutare dalla nonna per terminare la lettura. Nonostante questo, tutte vengono colpite dalla storia raccontata: proprio come loro le Piccole Donne sono quattro e hanno ognuna un carattere e un temperamento differente. Giovanna, Lara, Carla e Silvia, però, non hanno dubbi: ognuna di loro sente di essere Jo. Decidono così di interpretare il romanzo e di assegnarsi a turno il ruolo di Jo, una settimana a testa. Durante i loro giochi le bambine conoscono Edoardo, il figlio dei portinai, che diventa di diritto il quinto elemento del gruppetto. I cinque parlano dei loro sogni, di ciò che sperano di diventare da grandi, delle loro passioni e della voglia di realizzarsi, ognuno in un modo differente.
Nella seconda parte del libro, invece, ritroviamo le nostre protagoniste ormai adulte. Sono passati venticinque anni dall’ultima volta in cui si sono viste e la vita regala loro l’occasione per trascorrere un lungo weekend ancora una volta insieme: il gruppo delle Piccole Donne si riunisce e, a causa di un avvenimento improvviso, decidono di intraprendere un viaggio che le porterà a ritrovare la confidenza di un tempo, a confidarsi a vicenda, a tirare le somme della loro vita. Ricordano i sogni di un tempo e si domandano se ci sia un tempo in cui diventa tardi realizzare i propri sogni.
Volevamo essere Jo è un libro riflessivo, che vuole trasmettere un messaggio forte e chiaro: non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, basta volerlo. Il tono con cui è scritto è molto pacato, adatto a tutti, soprattutto a un pubblico femminile. Giovanna, la protagonista principale della seconda parte del libro, nell’età adulta si è adagiata e si è lasciata trasportare dagli avvenimenti: durante l’incontro con le amiche di un tempo, però, ritrova sé stessa e capisce che deve riprendere in mano la sua vita, facendo capire al lettore che non bisogna mai rassegnarsi alle scelte “obbligate” cui la vita ci mette davanti, ma bisogna sempre combattere per ciò in cui si crede.
Approfondimento
Volevamo essere Jo è scritto in modo semplice e scorrevole, si legge facilmente, anche se ha un ritmo, a mio parere, un po’ lento. Manca quel quid in più che porta il lettore a leggere senza sosta per arrivare al finale. Buona invece la descrizione dei quattro personaggi, ognuna delle bambine è ben tratteggiata, con il proprio carattere e il proprio temperamento, ognuna con il suo sogno nel cassetto da realizzare.
Belli i temi trattati: l’amicizia tra quattro donne che si perde a causa della vita e dei suoi imprevisti, ma che lascia un segno indelebile, tanto da farle ritrovare dopo ben 25 anni; l’amore e i sogni, con la speranza che questi prima o poi, si realizzino per tutti, l’importante è continuare a crederci.
Rosali