Autore: Robin Sloan
Pubblicato da Corbaccio - 12/10/2017
Pagine: 228 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Rilegato
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Lois è una giovane informatica di successo, vive a San Francisco e lavora per una azienda di robot, ma la sua vita ha una svolta quando due amici le regalano un vasetto di lievito madre per la preparazione del pane. Questo lievito sarà lo “starter” per un nuovo modo di vedere il lavoro, la tecnologia e i rapporti tra le persone.
La giovane programmatrice Lois ha un ottimo impiego nel campo robotico, ma non ha amici, si nutre con gel energetici e la sua vita le appare un po’ vuota; non ha però paura di raccogliere la sfida lanciata da due fratelli che cucinano e consegnano zuppe e pane a domicilio. L’incarico che le lasciano è di nutrire un vasetto di starter, un lievito madre speciale di antichissime origini; dopo tanti tentativi andati a vuoto Lois riesce ad imparare a cucinare il pane, fragranti pagnotte con la crosta dorata che assumono la forma di una faccia, a volte sorridente, altre meno. Lois capisce l’importanza della musica, dell’atmosfera e dell’amore sul comportamento dello starter e comincia a volere bene a lui la soprattutto a uno dei due fratelli cuochi, ormai trasferito in Europa, ma in costante contatto via e mail con lei.
“Beoreg! Cuoco e panettiere, maestro delle doppie spezie, artefice del mio benessere”
Lois decide di lasciare il suo impiego, ma non le sue competenze informatiche; entra a fare parte di un mercato basato sull’agricoltura unita alla tecnologia, e riesce con successo a programmare un braccio robotico panificatore; i contatti con persone innovative e originali fanno però capire a Lois le sue vere aspirazioni, che non coincidono con il successo economico e superficiale. Anche le nuove anziane amiche conosciute al “Club delle Lois, sezione di San Francisco” chiariscono una volta per tutte che la sua vita sarà oltreoceano, insieme a quel ragazzo che regalandole un vasetto di lievito le ha veramente rivoluzionato la vita.
Approfondimento
Di recente ho letto oltre a questo, altri due romanzi incentrati sull’arte della panificazione: Pane per i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni e Intenso come un ricordo di Jodi Picoult; non può essere una coincidenza che sempre più spesso il pane diventi metafora di creazione, di meraviglia, di vita.
“Quel pane era vita”
Nella nostra società dove tante persone hanno eliminato il pane dalla loro dieta, dove il pane è visto come il nemico, come un vizio da allontanare, invece in letteratura viene rivalutato, rimesso al suo giusto posto alla base dell’alimentazione ma anche alla base di un’arte antica, in cui servono gli ingredienti giusti, tempo pazienza e amore, forza fisica e forse quel pizzico di magia costituito da batteri del lievito che svolgono la loro azione misteriosa in silenzio e al buio.
Ne “Il magico pane dei fratelli Mazg” (in lingua originale semplicemente Sourdough, Lievito) viene proprio sottolineata l’importanza dei batteri nel processo di panificazione, visti come individui che vivono, lottano, conquistano territori o vengono sconfitti nel combattimento tra due lieviti madre differenti. Questo originale punto di vista è utile a ridimensionare l’importanza che diamo a noi stessi, alle nostre ansie personali, ai nostri piccoli problemi che ci condizionano e ci impediscono di vivere appieno la nostra vita.
Infine, la tecnologia rappresentata dai robot non costituisce una minaccia, bensì un‘opportunità; il futuro prospettato da Robin Sloan è una cucina in cui l’amore per la tradizione viene aiutato e supportato dalle moderne invenzioni, senza snaturarlo.
Consiglio questo romanzo a chi ama il pane e vuole carpirne i segreti e il valore tramite una lettura piacevole e innovativa.
Elena Naldi [amazon_link asins=’8863809291,B075QCCF6X’ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’3bec9f00-8072-11e8-8a32-ddc0e8bf6559′]